Continua la “lotta” a distanza del regista inglese contro il digitale, nonostante a Hollywood il digitale (e il 3D) hanno sempre più spazio, c’è qualcuno che prende le difese della cara e vecchia pellicola.

 

Sabato durante l’annuale Conferenza del the Producer’s Guild of America il cineasta inglese ha detto Se cercate un modo per abbattere i costi la soluzione è riprendere in digitale, su questo sono pienamente d’accordo. Ma se si è alla ricerca della qualità, la pellicola ancora non ha eguali. È il miglior strumento per raccontare una storia e fornisce una maggiore profondità all’inquadratura. Il passaggio al digitale rischia di svalutare il lavoro di noi registi. Conclude dichiarando che non ha alcun interesse nella ricerca elettronica ma, Quello che mi interessa è usare la migliore tecnologia possibile che è il film.
Attacco pesante e che avrà fatto abbassare parecchi sguardi a numerosi registi tra cui Peter Jakson, David Fincher e James Cameron che hanno esternato pubblicamente la loro conversione “al lato digitale” ma nonostante questo, Nolan non si è tirato fuori dai giochi sostenendo che fa uso di tecnologia digitale nel processo di editing e per gli effetti speciali e in altri modi, ma alla fine vuole che i suoi film vengano girati sulla pellicola.
Deciso si, ma non definitivo poiché lascia comunque uno spiraglio sostenendo che Se in futuro si raggiungerà il livello qualitativo della pellicola, la sua profondità e il suo aspetto estetico, non escludo che possa iniziare ad usare il digitale. Per ora però siamo molto lontani.

Quindi per Nolan, l’effetto speciale rimane concentrarsi sulla storia e ciò che il pubblico si aspetta, poiché Fare film su larga scala è un questione di nervi. Sarà per questo motivo che per il terzo e conclusivo capitolo della trilogia di Batman non ha usato molto la seconda unità, durante la conferenza ha sostenuto che se ne è servito solo per le grandi sequenze d’azione, poiché preferisce girare tutto da se. Ha detto inoltre, che queste unità di ripresa in parallelo siano soltanto un costo eccessivo per le case di produzione.

Fonte: The Hollywood Reporter

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