locandina KARAWAN FESTIVAL nov 2014 Kevin SpaceyLa prima star hollywoodiana di un certo livello ad essere presente in una produzione cinese è Kevin Spacey. Il film è Inseparabili, prodotto nel 2012 e che verrà presentato domenica 30 Novembre all’interno del Karawan Festival: il sorriso del cinema migrante, a Roma, nel quartiere multi culturale di Tor Pignattara presso la ex sala consiliare dal 26 al 30 Novembre.

 

Kevin Spacey ha il ruolo di un eccentrico agente di borsa americano che vive in Cina che cambierà la vita del protagonista, Li, che è un disegnatore di protesi che sta passando un periodo difficile a causa di una doppia tragedia familiare. Come se non bastasse, sul lavoro vogliono fargli tenere una falsa testimonianza. Li è sul punto di farla finita, ma al momento giusto qualcuno bussa alla sua porta. È Chuck, misterioso americano che vive in Cina investendo in borsa, e che dà una scossa alla vita di Li, ma non tutto è come sembra

Oltre al film con Spacey sono previste le proiezioni di altre commedie provenienti dai vari punti del mondo: si parte mercoledì con Oltre il cerchio film del Bangladesh del regista Golam Rabbany Biplob, per proseguire con film brasiliani, azeri e un’interessante anteprima, del documentario Sweet dreams,sulla prima gelateria aperta in Rwanda da delle donne.

Ci sarà anche spazio per i bambini a cui è dedicata la mattina di Sabato 29 con la lettura di Robin Hood. Oltre ai film sono previsti concerti di gruppi africani, bengalesi e indiani e un incontro sul futuro dei cinema chiusi a Roma.

L’ingresso è a sottoscrizione e le proiezioni avverranno nella ex Sala Consiliare del Municipio V in Via della Marranella 2.

Il programma e maggiori informazioni sono reperibili sul sito: www.karawanfest.it e sulla pagina Facebook: www.facebook.com/karawanfest

Nato nel 2012, Karawan è il primo festival di cinema che affronta i temi della convivenza, dell’identità, dell’incontro tra culture in tono programmaticamente non drammatico, partendo dalla convinzione che il sorriso sia il terreno d’incontro naturale fra le diverse culture del mondo, il “luogo” ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani.

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