Roman Polanski: la Polonia rifiuta l’estradizione agli USA

Roman Polanski

Roman Polanski è scampato alla minaccia di estradizione negli USA dalla Polonia. Il procuratore di Cracovia ha infatti dichiarato che il regista non dovrebbe essere estradato in quanto non sono stati trovate cause per un appello.

 

L’ufficio del procuratore ha dichiarato: “Un’analisi delle prove raccolte nel caso autorizza a dire che la richiesta di negare l’estradizione di Roman Polanski alle autorità USA è corretta”. La decisione porta a conclusione una lunghissima lotta che il governo degli Stati Uniti porta avanti contro il regista dagli anni ’70, per il presunto stupro di una tredicenne durante un servizio fotografico. Polanski, che possiede entrambi i passaporti francese e polacco, è ora libero di volare a casa sua, la Polonia, per poter riprendere a lavorare.

“In merito alla vicenda Polanski, posso dire di essere molto sollevato che il fatto si sia avviato alla conclusione. In questo modo Roman può tornare a casa e cominciare a lavorare a un film pianificato”, queste le parole di Jan Olszewski, uno degli avvocati di Polanski.

Il regista ha già dichiarato di voler continuare a lavorare e di avere intenzione di girare un film sull’Affare Dreyfus in Polonia. Il film sarà basato sul romanzo di Robert Harris, An Officer and a Spy e sarà una co-produzione con attori americani. Non vediamo l’ora di rivedere il grande regista liberamente a lavoro dietro la macchina da presa.

Fonte: Variety

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