La Festa di Roma non è un evento dedicato soltanto al cinema ma anche alla musica degna compagna e complice della settima arte. Ad allietare il pubblico romano e non quest’anno, oltre all’iconico Jovanotti che ha fatto ballare tutto l’auditorium con alcune della sue hit più famose, abbiamo goduto di un’ospite d’eccezione, una grande personalità della musica internazionale, Michael Bublè, che ha presentato il documentario Michael Bublè Tour Stop 148 diretto da Brett Sullivan. Ma se state pensando ad una semplice registrazione di un concerto live portato poi sul grande schermo, l’opera di Sullivan vi sorprenderà. Conosciamo tutti l’indiscusso talento di Michael Bublè, unico ormai a portare avanti lo stile intimo e sussurrato dei crooner dei primi del novecento, ma questo documentario ci fornisce qualche informazione in più non sull’artista ma sull’uomo Bublè e sul suo incredibile e numeroso staff.

 

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Gestire tour mondiali, che possono durare anche anni, è un processo molto complesso e stressante che ha bisogno, per funzionare alla perfezione, di persone competenti e di una buona dose di umanità. Grazie a Tour Stop 148, possiamo infatti conoscere i volti delle persone che lavorano in silenzio dietro le quinte e che rendono possibili gli spettacolari concerti di Bublè; tecnici audio e video, attrezzisti, costumisti, musicisti, coriste, lavorano in sincrono fianco a fianco, a volte per più di ventiquattro ore di fila, affinché tutto sia perfetto. Il documentario di Brett Sullivan, pur puntando molto sull’aspetto tecnico e logistico del tour, ci mostra anche stralci di alcuni dei concerti più belli di Michael che riesce sempre e comunque a coinvolgere il suo pubblico. La location che più di frequente appare in video è quella della famosa O2 Arena di Londra che ha ospitato Bublé innumerevoli volte; tra giochi di fuoco, maxi schermi, fuochi d’artificio, porzioni se-movibili di palcoscenico che, come i tasti di un pianoforte, sembrano muoversi a ritmo di musica, divertenti coreografie con l’orchestra stile anni cinquanta, un semplice concerto si trasforma in un evento indimenticabile.

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Esteticamente forse più vicino al contenuto speciale dell’home video di un concerto che ad un vero e proprio documentario, Tour Stop 148 riesce comunque nel suo intento ovvero quello di mostrare un lato del tutto inedito del cantante ed intrattenere tutti gli appassionati della musica del cantante italo canadese. Disponibile nelle sale solo il 25 e 26 ottobre, Michael Bublè Tour Stop 148 è un appuntamento da non perdere!

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RASSEGNA PANORAMICA
Carolina Bonito
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Carolina Bonito
Appassionata di cinema e televisione sin dai tempi del Big Bang, è adesso redattrice di Cinefilos e Cinefilos Serie tv e caporedattrice per Lifestar.
festa-di-roma-2016-michael-buble-tour-stop-148-recensioneGestire tour mondiali, che possono durare anche anni, è un processo molto complesso e stressante che ha bisogno, per funzionare alla perfezione, di persone competenti e di una buona dose di umanità. Grazie a Tour Stop 148, possiamo infatti conoscere i volti delle persone che lavorano in silenzio dietro le quinte e che rendono possibili gli spettacolari concerti di Bublè...