Quel maledetto Treno Blindato è il film cult di Enzo G. Castellari con protagonisti nel cast Bo Svenson, Peter Hooten, Fred Williamson, Michael Pergolani e Jackie Basehart.

 

La Trama del film:  uscito in Italia con l’improbabile titolo Quel Maledetto Treno Blindato, il film racconta le vicende di un gruppo di soldati destinati alla fucilazione, nell’Europa del 1944: il disertore Berle, il ladruncolo Nick Colasanti, “L’assassino” Fred,  l’ammutinato Tony e il tenente Yeager, che si è rifiutato di adempiere a degli ordini; questo manipolo è destinato ad una tragica fine, ma una gomma forata e l’opportunità di scappare restituisce loro la speranza di passare il confine e stabilirsi in Svizzera.

Quel maledetto Treno Blindato il cult di Enzo G. Castellari

Quel Maledetto Treno BlindatoIl “Castellari- pensiero” può essere riassunto con una sua massima: un buon film si riconosce a partire dal titolo. Se il titolo provoca nello spettatore reazioni di stupore e curiosità allora funziona. Una delle sue pellicole più note ha un titolo che sicuramente desta queste sensazioni: The Inglorious Bastards, i Bastardi senza Gloria del titolo, incuriosiscono per il loro improbabile e chiassoso assortimento, che regala ad un film- prevalentemente di guerra- un gusto per la narrazione del tutto diverso, che lo rende diverso da tutto quello che era stato girato fino a quel momento (siamo nel 1978).

Quel maledetto Treno Blindato è un film di guerra atipico proprio per via dei suoi protagonisti: improbabili, chiassosi, recalcitranti, ecco perché nel 2009 Quentin Tarantino dichiarerà di essersi- palesemente!- ispirato alla pellicola di Castellari per realizzare il suo Bastardi Senza Gloria, che non si tratta di un remake dell’originale bensì di una personale reinterpretazione del regista che omaggia un cult dimenticato, a partire dal titolo. Tarantino già in altre pellicole precedenti aveva omaggiato Castellari e il suo mondo “Bastardo”, facendolo balzare nuovamente agli onori della cronaca cinefila.

Quel Maledetto Treno Blindato

Quel Maledetto Treno Blindato si delinea come un prodotto “fumettoso”, grazie pure al costante intercalare del personaggio di Nick (“Gulp!”) che rende il personaggio caratteristico e allo stesso tempo lo iscrive in un piano d’eccesso supportato dalle immagini rutilanti e dalle situazioni “al limite della credibilità”: cult dimenticato per anni e tornato alla ribalta da troppo poco tempo, in realtà si configura come uno degli esempi più sfavillanti di War Movie riletto in chiave anni ’70, grazie pure alla sceneggiatura firmata anche da Sergio Grieco, che nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi Western e poliziotteschi memorabili (soprattutto per gli appassionati cultori del genere) tra i quali La Belva Col Mitra (1977).

Nonostante la regia imperfetta e le sviste tecniche disseminate in ogni inquadratura-e che rendono il film proprio un prodotto di genere del suo tempo- tutti questi elementi rendono Inglorious Bastards un memorabile tentativo di contaminazione i generi nella suggestiva cornice dei seventies.

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Ludovica Ottaviani
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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.
quel-maledetto-treno-blindatoQuel Maledetto Treno Blindato si delinea come un prodotto “fumettoso”, grazie pure al costante intercalare del personaggio di Nick (“Gulp!”) che rende il personaggio caratteristico e allo stesso tempo lo iscrive in un piano d’eccesso supportato dalle immagini rutilanti e dalle situazioni “al limite della credibilità”: cult dimenticato per anni e tornato alla ribalta da troppo poco tempo, in realtà si configura come uno degli esempi più sfavillanti di War Movie riletto in chiave anni ’70