Buon Compleanno Diane Lane

diane lane

Con una mamma modella di Playboy, non stupisce che lei sia così affascinante; e con un papà acting coach, non stupisce che abbia deciso di fare l’attrice. Comincia molto presto, Diane Lane, perché a 6 anni è già alle prese col teatro sperimentale, e a 12 ottiene una parte in una pièce con Meryl Streep.

 

Anche al cinema ci arriva in tenera età, e il debutto al fianco di Sir Laurence Olivier (Una piccola storia d’amore, 1979) fa ben sperare per la carriera di Miss Lane, che, appena tredicenne, viene indicata dal celebre collega come “la nuova Grace Kelly”. Previsione un po’ azzardata, forse, ma Diane ha avuto i suoi momenti di gloria, soprattutto accoppiata con aitanti colleghi. A dire il vero, già dalle prime apparizioni si circonda di maschietti, tanto che agli inizi degli anni Ottanta viene inclusa nel cosiddetto ‘Brat Pack’, il gruppo di attori della new generation, destinati a diventare delle star: gente come Tom Cruise, Patrick Swayze, Matt Dillon.

Il fatto che lei sia l’unica a portare la gonna aiuta, e alla fanciulla basta una manciata di film per farsi notare:  I ragazzi della 56° strada, Rusty il selvaggio e Cotton Club. Purtroppo, quest’ultimo si rivela un fiasco totale;  e, purtroppo, si tratta del secondo flop di Diane nello stesso anno (il 1984), dopo il naufragio al botteghino di Strade di fuoco, progetto su cui aveva puntato tutto, tanto da rifiutare Splash – Una sirena a Manhattan e Risky Business. In sostanza, i titoli che avrebbero dovuto catapultarla nel firmamento hollywoodiano la tradiscono, e lei decide di ritirarsi per un po’.  Torna a far capolino in qualche pellicola sul finire degli Ottanta, quando è ormai la moglie di Christopher Lambert (da cui avrà la sua unica figlia, prima del divorzio nel ’94), e lentamente riprende a lavorare con una certa stabilità, dedicandosi a progetti variegati, dal biopic Charlot di Attenborough, all’action Dredd – La legge sono io, fino alla quarta collaborazione con Coppola in Jack. La rinascita vera e propria arriva alla vigilia del nuovo millennio, col ruolo dell’intraprendente camicettaia in A Walk on the Moon – Complice la luna accanto a Viggo Mortensen, primo di una lunga serie di maschioni che allieteranno la sua carriera negli anni a venire.

Nel 2000, infatti, è la volta di Mark Whalberg (La tempesta perfetta), seguito da non uno, ma ben due amanti d’eccezione, Richard Gere e Olivier Martinez, in Unfaithful, dove Diane è appunto l’infedele del titolo. La sua disinvoltura sentimentale viene premiata con una bella nomination all’Oscar, anche se c’è da chiedersi quanto abbia dovuto sforzarsi per tradire l’ingenuo marito con uno come Martinez… E il maschio latino le deve piacere assai, perché nel carnet artistico c’è pure Raoul Bova (Sotto il sole della Toscana, 2003), anche se poi Diane torna sui suoi passi, ricongiungendosi con Gere in Come un uragano (2008). Ultimamente l’abbiamo vista dismettere i panni di femme fatale per fare la mamma: una mamma molto speciale, con un figlio come Superman (Man of Steel, 2013). In attesa di riprendere il ruolo nel chiacchieratissimo sequel , magari si metterà alla ricerca di un nuovo compagno, dopo la recente ufficializzazione del divorzio da Josh Brolin (suo marito dal 2004). Certo, le premesse per una felice unione non erano delle migliori se, a pochi mesi dalle nozze, lui era già in manette per violenza coniugale in seguito a una lite. È vero che la mogliettina si è affrettata a dire che non aveva nessuna intenzione di far arrestare l’amato consorte (e che era stato tutto un “misunderstanding”), però le basi sembravano un po’ traballanti, ecco.

Le candeline, invece, sono ben salde sulla torta. Il prossimo anno saranno 50 ma, se continua a mantenersi così, la signora non avrà niente da temere. HAPPY BIRTHDAY DIANE!

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...