Ed Wood, il film cult di Tim Burton con Johnny Depp

Ed Wood film

ED WOOD è il film cult del 1994 di Tim Burton. Protagonisti nel cast di Ed Wood sono Johnny Depp, Sarah Jessica Parker, e Martin Landau.

 

Quel genio visionario di Tim Burton ha aggiunto, nel 1994, alla sua ricca filmografia un “gioiellino” cinefilo: Ed Wood, che vede un istrionico Johnny Depp nei panni- e nei “baffetti”- di Edward D. Wood Jr., “il peggior regista mai esistito” secondo molti critici che si aggirano in quel di Hollywood.

Ed Wood, il film

Burton narra l’ascesa di questo mediocre regista di serie B, autore di flop immortali come Glen or Glenda (1953), film semi-autobiografico il cui tema di fondo era il travestitismo (costante nella vita di Ed Wood stesso, crossdresser che amava indossare golfini d’angora); oppure il disastroso Bride of the monster (1955) fino al trash-cult  Plan 9 from Outer Space (1959), considerato dagli addetti ai lavori come il suo… “capolavoro”. L’occhio critico di Burton segue le vicende di questo improbabile regista mosso dal sacro fuoco dell’arte cinematografica e della sua scalcinata troupe alle prese con la realizzazione di pellicole con un’imbarazzante scarsità di mezzi tecnici.

Ma la vita di Ed Wood cambia dopo l’incontro con il suo idolo Bela Lugosi (uno straordinario Martin Landau con tanto di accento ungherese) al quale dona gli ultimi sprazzi di popolarità in una carriera costellata di grandi successi e di abissali ombre nere (come lo spettro della tossicodipendenza). Nella realtà anche la carriera di Wood seguì quasi lo stesso iter di quella del suo “maestro”: negli ultimi anni di vita girò infatti improbabili film softcore e porno per mantenersi economicamente finché un infarto, dovuto molto probabilmente all’abuso di alcool, non lo stroncò all’età di cinquantaquattro anni.

Ma il biopic di Tim Burton sceglie volontariamente di non narrare l’amaro declino della vicenda personale di un uomo a  cui il regista stesso dice di essersi ispirato in più di un’occasione, come per esempio nel suo capolavoro Edward mani di forbice dove il nome del protagonista è un tenero omaggio a Wood.

Ed Wood e la biografia di Rudolph Grey

Il film parte da una sceneggiatura di Scott Alexander e Larry Karaszewski che si sono ispirati a loro volta alla biografia di Wood scritta da Rudolph Grey  ed intitolata Nightmare of Ecstasy. Tim Burton commentò a caldo la lettura dell’opera dicendo che Ed Wood era solito usare ardite perifrasi e lunghissimi periodi per descrivere concetti assolutamente banali e, inoltre, aveva la tendenza a considerare i suoi film alla stregua di capolavori come Quarto potere. Solo che, invece di peccare di boria, Wood riusciva a farlo con tale innocenza e trasporto da rendere il tutto estremamente credibile.

Ed WoodBurton ricostruisce con dovizia di particolari, aiutandosi pure con le brillanti interpretazioni dei suoi interpreti, il mondo “mitico” della vecchia Hollywood dei tempi d’oro, e lo fa con uno sguardo sognante e vivo che rimanda direttamente all’insana passione da cui era affetto Ed Wood stesso: il cinema.

Nel ricreare quell’atmosfera il regista californiano si allontana  dal clima tipicamente gotico di altri suoi lavori (Edward mani di forbice, Il mistero di Sleepy Hollow) e si avvicina invece decisamente alle atmosfere da B-movie e horror della Hammer con cui è cresciuto e che ha omaggiato nella pellicola del 1996 Mars Attacks!. Inoltre, il rapporto tra Ed Wood e il suo modello Bela Lugosi ricorda quello tra Burton stesso e il suo mito Vincent Price, come pure la scomparsa prematura e dolorosa del personaggio di Lugosi nel film è un omaggio del regista di Burbank al suicidio dell’amico e collaboratore Anton Furst, scenografo del Batman del 1989.

Con questo improbabile, divertentissimo e sentito biopic, Tim Burton celebra una delle tante figure mitiche che popolavano la sua fantasia di bambino inquieto appassionato di cimiteri e di storie macabre.

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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.