Il Giocatore: Rounders – recensione del film con Matt Damon

Il Giocatore film

Il Giocatore: Rounders è il film del 1998 diretto da John Dahl e con protagonisti nel cast Matt Damon, Edward Norton, Martin Landau, John Turturro, Famke JanssenJohn Malkovich.

 
  • Anno: 1998
  • Regia: John Dahl
  • Cast: Matt Damon, Edward Norton, Martin Landau, John Turturro, Gretchen Mol, John Malkovich, Famke Janssen

La trama del film Il Giocatore: Rounders

Il Giocatore: Rounders filmTrama: Michael (Matt Damon, protagonista “acqua e sapone” perfettamente a suo agio nella parte)  è uno studente newyorkese di giurisprudenza che ha una passione (o forse un’ossessione compulsiva) per il poker. È abile, ha fiuto, si sa muovere in mezzo agli “squali” e sa come spennare per bene i “polli” più ingenui.

Una sera crede di compiere il colpo della sua vita vincendo contro il russo Teddy Kgb (John Malkovich), affiliato della mala, battendolo direttamente sul suo campo di gioco (il club di sua proprietà); ma il ragazzo sbaglia i calcoli, forse pecca di Hybris e si abbandona alla propria arroganza…  fatto sta che perde la partita. 30.000$ dollari, i risparmi di una vita, la retta universitaria, e perfino il suo rapporto con la fidanzata Jo (Gretchen Mo) ne risente.

L’amico, giocatore e mentore Joey Knish (John Turturro) gli offre un lavoro serio, pulito. Per sei mesi Mike esce dal giro, smette di giocare. Ma il richiamo del tavolo verde è troppo forte, e le mille luci di Las Vegas semplicemente irresistibili… la situazione si complica ulteriormente quando esce di prigione l’amico di sempre, il “fratello” Lester Murphy detto “verme”- nomen omen, come dicevano i latini- (Edward Norton), il quale non faticherà troppo a riportarlo sulla “retta via” del vizio e del gioco…

Analisi: Nel 1998 il regista John Dahl regala alla storia del cinema un film senza grandi pretese ma con un cast all-stars assolutamente d’eccezione che riesce a diventare in breve tempo un oggetto di culto non solo per gli appassionati del genere.

Il Giocatore, il mondo del poker attraverso gli occhi di un giovane Matt Damon

Il Giocatore è un film sullo sport? Probabile, se mescolare un mazzo di carte e calare una mano vincente è uno sport nazionale. Perché Il Giocatore Rounders analizza nel profondo il mondo del poker filtrandolo attraverso gli occhi di un giovane, ma esperto, giocatore (un rounder, appunto) che sa bene come giocare le carte che il destino gli ha servito, non senza incontrare numerosi ostacoli sul proprio cammino.

A suo modo, forse, può anche  raccontare una storia esistenziale, perché Michael ha sempre respirato e vissuto in quel mondo, lui le regole del gioco non le ricorda nemmeno più: ormai fanno parte del suo dna, del suo tessuto umano e personale. E negando la sua vera natura- o “vocazione”, se preferite- per amore della fidanzatina Jo non raggiungerà la felicità personale né la piena realizzazione di sé.

Il Giocatore: rouders recensioneSnodandosi tra citazioni dei più famosi giocatori della storia del poker e partite giocate fino all’ultimo respiro, il film Il Giocatore risulta, in definitiva, un pregevole prodotto pronto a soddisfare qualunque tipo di palato, dall’appassionato pokerista al cinefilo più incallito fino allo spettatore casuale.

La regia asciutta, mai prolissa, la trama scarna ed essenziale come i dialoghi ricreano con sapiente maestria il sottobosco newyorkese popolato da volti pallidi e stanchi, barbe sfatte dopo sessantaquattro ore di partita, mafiosi russi, creditori sadici, club fumosi, night-club infimi e bari da quattro soldi; sembra quasi di ritrovare, in quei vicoli malfamati illuminati dalle luci artificiali le atmosfere del miglior Martin Scorsese “nudo e crudo”, e la voce narrante di Michael che fa da “colonna sonora” alle prime immagini ci riporta dalle parti del cinema noir, come nei grandi classici della letteratura hard-boiled.

Nonostante sia una pellicola lenta e riflessiva, proprio come una partita di poker, dove fino alla fine si attende il colpo di scena che sovvertirà la partita e decreterà il vincitore, forse ci regala alcune tra le più belle interpretazioni degli attori protagonisti: un taciturno John Malkovich impone la propria presenza sullo schermo pur pronunciando soltanto una manciata di parole, ma il suo modo di masticare i biscotti Oreo non lascia spazio all’immaginazione… Edward Norton è perfetto nel ruolo di verme, un viscido codardo che risulta, però, agli occhi dello spettatore come un’irresistibile canaglia; Matt Damon mette in scena in modo credibile e intenso il dilemma morale e personale che affligge il suo personaggio: mollare tutto e mettere la testa apposto, oppure assecondare la propria vera natura?

Come insegna il professor Abe Petrovsky (interpretato da un convincente Martin Landau), è difficile non seguire la propria vocazione. Anche se il gioco potrebbe rivelarsi più pericolo del previsto e si potrebbe correre il rischio di… restare bruciati.

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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.