Unbreakable – Il Predestinato: recensione del film

Unbreakable - Il Predestinato

Unbreakable – Il Predestinato è il film del 2000 diretto da M. Night Shyamalan e con protagonisti Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright e Spencer Treat Clark.

 

Anno: 2000

Regia: M. Night Shyamalan

Cast: Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright Penn, Spencer Treat Clark

Unbreakable - il predestinatoUnbreakable – Il Predestinato Trama: Uscito miracolosamente illeso da un terribile incidente ferroviario, dopo aver partecipato ai funerali delle vittime, David Dunn (Bruce Willis) trova sul parabrezza della sua auto un biglietto con un interrogativo semplice quanto inquietante: “Quanti giorni della tua vita sei stato malato?”.

La domanda è di quelle cui qualsiasi persona ‘normale’ potrebbe rispondere con facilità, tuttavia Dunn si accorge di non essere tanto normale se né lui, né le persone che lo circondano ricordano con esattezza una singola occasione in cui lui non sia stato in salute. In calce al biglietto un indirizzo, recandosi al quale Dunn  si trova di fronte al gestore di una galleria d’arte,unica nel suo genere, visto che espone solo fumetti (per lo più di genere supereroistico) da collezione; il titolare, Elijah (Samuel L. Jackson), appare subito essere l’altra ‘faccia della medaglia’ rispetto a Dunn, condannato da una malattia genetica che rende le sue ossa fragili come carta velina a vivere con perenni dolori, passando da un ricovero all’altro.

La malattia ha costretto Elijah a passare l’infanzia chiuso in casa, e in questo risiede la sua passione per i fumetti di supereroi, diventata un’autentica fissazione, che l’ha portato a contattare David proprio nella convinzione che il sopravvissuto a quel tremendo incidente sarebbe stato una sorta di sua ‘controparte’ invulnerabile. Elijah convince così David a diventare una sorta di ‘giustiziere’, diventandone il ‘mentore’: David scoprirà così non solo di essere dotato di invulnerabilità e superforza, ma svilupperà anche una sorta di ‘senso senso’ che gli permetterà di scoprire gli atti criminali compiuti dalle persone solo toccandole. La vicenda colpirà peraltro l’immaginazione del figlio di Dunn, che però scoprirà di non avere gli stessi poteri del padre, mentre il protagonista ricorderà un episodio rimosso del suo passato, che aveva coinvolto la ragazza che in seguito sarebbe diventata sua moglie (Robin Wright Penn). Come nella migliore tradizione dei supereroi però, non  tutto è come sembra, e in un finale inatteso si scoprirà quale livello di follia abbia raggiunto l’ossessione di Elijah…

Unbreakable – Il Predestinato, un film di un supereroe moderno

Unbreakable - Il Predestinato

Analisi: L’anno è il 2000, ere geologiche prima dell’attuale esplosione dei supereroi sul grande schermo: nello stesso anno sarebbe uscito il primo film dedicato agli X-Men, per l’Uomo Ragno si sarebbe dovuto aspettare il 2002, e così via, fino alla raffica di blockbuster, marvelliani e non solo, che continuerà a travolgere i cinema per almeno un altro paio d’anni.

Forse davvero M. Night Shyamalan è dotato del ‘sesto senso’ che aveva dato il titolo al suo precedente film e ancora oggi suo successo insuperato, e che caratterizza anche il protagonista di Unbreakable (ancora una volta Bruce Willis): un film che sembra aver assolutamente precorso i tempi, nel quale Shyamalan infonde la sua passione per i fumetti dei supereroi, giostrando con efficacia attraverso tutti i ‘topoi’ del genere,  tra eroi loro malgrado, confronti tra opposti, ricerca dell’origine e dei limiti dei propri poteri, etc…

Per gli amanti dei supereroi, Unbreakable – Il Predestinato è uno dei film più riusciti del genere: avesse voluto dedicarsi a un film dedicato a persone dotate di superpoteri qualche anno dopo, il regista sarebbe probabilmente stato costretto a lavorare sull’adattamento di qualche fumetto già esistente: operare su un’idea completamente propria, dare vita alla sua personale ‘storia di supereroi’ ha permesso a Shyamalan di fare esattamente il film che voleva, esaudendo uno dei sogni riposti di ogni appassionato.

Unbreakable - Il PredestinatoL’accoppiata Willis – Jackson (che aveva già mostrato di funzionare egregiamente in occasione del terzo capitolo della serie di Die Hard) si rivela un ingranaggio perfettamente rodato. Willis (che con Shyamalan sembra sempre riuscire a dare quel quid in più) mostra il lato più debole dello ‘sparatutto’ McClane o di altri analoghi personaggi: un uomo comune che si trova dotato di poteri non richiesti e che vive questa sua condizione in modo certamente non tranquillo; Jackson dal canto dà vita a una figura oscura, tormentata, su cui per tutto il film aleggiano ombre che solo nel finale verranno fugate, svelandone la vera natura.

Ugualmente plumbee sono le atmosfere, che in parte riportano lo spettatore al “Sesto senso“: un film di ‘supereroi con superproblemi’, come direbbe Stan Lee, che ne mostra il lato più tormentato, inserendo tutti i lati più straordinari e soprannaturali della faccenda in una cornice assolutamente ‘normale’, riflettendo davvero su ‘cosa succederebbe se’ una persona comune scoprisse di essere in possesso di facoltà fuori dal comune.

Visto oggi, Unbreakable – Il Predestinato continua a conservare questa sua potenza, così lontano dallo sfarzo roboante delle mastodontiche produzioni ispirate dai supereroi della Marvel e della DC.

Unbreakable – Il Predestinato teoricamente rappresenta inoltre il secondo capitolo di una trilogia, ideata dallo Shyamalan il cui primo tassello ha trovato realizzazione sul grande schermo solo nel 2010 con Devil – The Night Chronicles, diretto da John Eril Dowdle; oltre ad essere l’autore del soggetto, Shyamalan vi ha  partecipato in qualità di produttore. Lo stesso regista indiano aveva in seguito annunciato che il terzo e conclusivo capitolo della trilogia sarebbe stato un sequel dello stesso Unbreakable, ma il progetto è stato poi rinviato, in attesa che il regista trovi un’idea efficace su cui costruirlo.

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