True Detective 2x02 recensione secondo episodio
Foto di LACEY_TERRELL - © 2015 HBO

Dopo un primo appuntamento di presentazione, di rodaggio, True Detective 2×02 già punta in alto, facendo intrecciare le vite dei protagonisti e sorprendendo con un colpo di scena finale da togliere il fiato.

 

L’episodio di True Detective, dal titolo Night finds you, sempre diretto da Justin Lin, doppia le pittoresche panoramiche del primo episodio, regalandoci una sensazione di immanenza su una storia che sembra elogiare il guasto, il marcio del mondo, attraverso gli occhi di tre uomini (e donna) di legge che, per diverse ragioni, sono sempre più attratti dal crimine, da ciò che è sbagliato, morboso, velenoso.

True Detective 2x02 2

La trama di True Detective 2×02

Velcoro (Colin Farrell), Bezzerides (Rachel McAdams) e Woodrugh (Taylor Kitsch) vengono incaricati tutti e tre di condurre le indagini sull’omicidio di Ben Caspar, che, a quanto apprendiamo, ha dato davvero molto fastidio al delinquente (che tenta di ripulirsi) Frank Semyon (Vince Vaughn).

Tutti e tre però hanno un compito preciso, tutti i personaggi sono incaricati di spiarsi reciprocamente, tanto che, nel momento in cui sembra che tra di loro si possa creare una connessione, nessuno, né lo spettatore né il personaggio stesso, riconosce la menzogna dalla verità.

Un trama apparentemente esile, con promesse di diventare più intricata e di stratificarsi molto, accompagna i primissimi movimenti di questi loschi, per ragioni diverse, personaggi, che si muovono lentamente, quas in sordina, in un mondo putrescente di un’umanità corrotta e peccaminosa.

Plauso importante va a Justin Lin, che riuscendo a mettere da parte il suo stile a tutto gas, riesce ad asservirsi al racconto, offrendo allo spettatore il mellifluo respiro di una città che muore.

Il nichilismo, la decadenza, la sofferenza seppellita sotto strati e strati di odio, accompagnano i nostri protagonisti, tutti ottimi interpreti, verso una sorte che già da ora sembra ineluttabile. Manca il lucido cinismo del Rusty della prima stagione, e probabilmente proprio per questo alla fine, forse, non ci saranno speranze per la luce. Ma per ora guardiamo e godiamo di buona televisione.

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RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
true-detective-2x02-recensione-dellepisodio-con-rachel-mcadamsIl nichilismo, la decadenza, la sofferenza seppellita sotto strati e strati di odio, accompagnano i nostri protagonisti, tutti ottimi interpreti, verso una sorte che già da ora sembra ineluttabile. Manca il lucido cinismo del Rusty della prima stagione, e probabilmente proprio per questo alla fine, forse, non ci saranno speranze per la luce. Ma per ora guardiamo e godiamo di buona televisione.