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Chi è davvero il Dottore? Un Salvatore a cui rivolgersi nei momenti in cui tutto sembra perduto? Il Signore del Tempo vittorioso che può decidere con superbia incrollabile chi vive e chi muore? La domanda che non può trovare risposta è una delle chiavi del successo di Doctor Who, ma il quinto episodio della nona stagione The Girl Who Died riesce a regalarci una nuova interessante prospettiva, interrogandosi per la prima volta a viso aperto sul perchè al momento della rigenerazione determinate sembianze possano essere preferite ad altre.

 
 

Trasportati in un villaggio vichingo, il Dottore e Clara si ritrovano a difendere la piccola comunità locale da una nuova minaccia aliena: coraggiosi e temerari, i vichinghi dimostrano subito di poter essere un esercito pittoresco ma di indubbio valore, ma più di tutti a colpire il Dottore è la determinazione della giovane Ashildr, interpretata dalla principessa guerriera per antonomasia Maisie Williams; per la Williams si tratta in un ruolo del tutto speculare a quello di Arya Stark, ma il suo personaggio si rivela fondamentale per dare al Signore del Tempo l’opportunità di scoprire qualcosa di più su sè stesso e comunicarla ai suoi fedeli spettatori.doctor who tennant

Molti hanno insistito spesso sull’impossibilità dell’era di Steven Moffat di eguagliare la complessità emotiva dell’era di Russell T. Davies, ma The Girl Who Died è solo l’ennesima dimostrazione di come Moffat metta sempre ben a fuoco l’eredità del passato, riuscendo a infonderla col tempo nei differenti battiti della sua scrittura e consacrandone l’importanza con un diretto omaggio al Dottore di David Tennant e al celeberrimo episodio The Fires of Pompeii: il Dottore sarà anche cresciuto in una personalità più cinica e spigolosa, ma non ha mai dimenticato tutte le persone a lui care sacrificate nel segno del pericolo e dell’avventura della sua vita straordinaria, una vita che porta con sè il dolore di rimpianti troppo grandi per non toglierti il respiro;un piccolo gesto può fare la differenza fra un nobile salvatore e un viaggiatore disinteressato, come il ricordo dell’indimenticata companion e amica Donna Noble gli rammenta con insistenza riportandoci tutti a quel giorno fatale nel 79 d.C.doctor who

La buona fede e il nuovo Credo del Dottore verranno messi spietatamente alla prova dal già annunciato addio del personaggio di Clara alla serie? “I’m Tired of losing people” ha detto, e noi non potremmo essere più d’accordo.

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RASSEGNA PANORAMICA
Alessia Carmicino
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Alessia Carmicino
Nata a Palermo nel 1986 , a 13 anni scrive la sua prima recensione per il cineforum di classe su "tempi moderni": da quel giorno è sempre stata affetta da cinefilia inguaribile . Divora soprattutto film in costume e period drama ma può amare incondizionatamente una pellicola qualunque sia il genere . Studentessa di giurisprudenza , sogna una tesi su “ il verdetto “ di Sidney Lumet e si divide quotidianamente fra il mondo giuridico e quello cinematografico , al quale dedica pensieri e parole nel suo blog personale (http://firstimpressions86.blogspot.com/); dopo alcune collaborazioni e una pubblicazione su “ciak” con una recensione sul mitico “inception” , inizia la sua collaborazione con Cinefilos e guarda con fiducia a un futuro tutto da scrivere .
doctor-who-9x05-recensione-dellepisodio-con-maisie-williamsChi è davvero il Dottore? Un Salvatore a cui rivolgersi nei momenti in cui tutto sembra perduto? Il Signore del Tempo vittorioso che può decidere con superbia incrollabile chi vive e chi muore? La domanda che non può trovare risposta è una delle chiavi del successo di Doctor Who, ma il quinto episodio della nona stagione The Girl Who Died riesce a regalarci una nuova interessante prospettiva