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Il quarto episodio di Extant cerca di dare delle risposte alle domande sollevate nel corso del terzo episodio Wish You Were Here: dove si sarebbero nascosti Molly (Halle Berry), John (Goran Visnjic) e il piccolo Ethan (Pierce Gagnon)? Cosa sarebbe stato il responso delle analisi del sangue di Molly? E cosa sarebbe successo a Sam (Camryn Manheim)?

Extant 1x04Da premettere subito che l’episodio di cui stiamo per parlare è sicuramente il peggiore tra i quattro andati in onda, tanto che il titolo, Shelter (rifugio), potrebbe benissimo essere cambiato in “La fiera dei cliché”. Il nascondiglio scelto dalla famiglia Woods è, infatti, la casa del padre di Molly, nonostante gli strabilianti mezzi di cui dispongono l’ISEA e il signor Yasumoto (Hiroyuki Sanada), disposto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi, per rintracciarli. Altrettanto scontato il personaggio di Quinn, il padre di Molly, interpretato dal premio Oscar Louis Gossett Jr., che non si stacca di una virgola dallo stereotipo del vedovo con problemi di alcolismo che per questo viene trattato con freddezza dalla figlia. L’episodio quindi è molto scontato, e anche gli eventi risultano prevedibili: il nonno infatti ricade nel baratro dell’alcolismo e inizia ad usare il nipote per far soldi, producendo una delle scene più brutte e penose viste fino ad ora, e divenendo, in parte, una delle cause della scomparsa del bambino. L’unica speranza, per non cadere in un circolo infinito di banalità, è che a questo punto non vengano introdotti elementi extraterrestri all’interno della serie.

Extant 1x04 (2)L’intero episodio risulta quindi tutto sommato di bassa qualità messo a confronto con gli altri, anche se vi si possono ritrovare alcuni punti a suo favore, tra cui bisogna assolutamente notare la scena in cui il bambino viene disattivato proprio nel momento in cui si ritrova a guardare il cielo – in riferimento ad un dialogo con la madre, tra le altre cose gestito egregiamente. Altro punto a favore della puntata è come al solito l’interpretazione di Halle Berry, che però questa volta si trova in buona compagnia, in quanto anche gli altri protagonisti sembrano aver ingranato, dando maggior carattere ai propri personaggi, e in particolar modo Pierce Gagnon, che in questo episodio, con il suo desiderio di essere imperfetto e quindi normale, riesce a far veramente commuovere il pubblico. Infine, da lodare il modo in cui i rapporti tra i personaggi si stiano evolvendo. L’episodio quindi da un lato è interessante, perché a fine visione vengono finalmente date alcune risposte alle tante domande che caratterizzano la serie; dall’altro però lascia un po’ delusi e con l’amaro in bocca per come queste vengono date. Nonostante le aspettative degli episodi precedenti è quindi presto per promuovere la serie a pieni voti, non resta quindi che sperare che si tratti solo di un evento singolo, e che nei restanti nove episodi la serie riesca a riprendere la retta via.

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