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Game of Thrones 6x10

Paure, sospetti, supposizioni, timori e speranze sono stati spazzati via con un colpo di coda micidiale, un episodio conclusivo che soddisfa i palati raffinati, coloro che sono assetati di sangue, i tifosi dei Lannister e quelli degli Stark, i sostenitori della Regina dei Draghi e coloro che vogliono azione, scene di massa e tanta narrazione che procede veloce come la corrente del Tridente.

Game of Thrones 6×10, finale di stagione di questo sanguinolento ciclo dello show HBO, si presenta a noi brillante del bianco dell’Inverno, finalmente arrivato, con il suo possente carico emotivo, con i conti, in parte, saldati, ferite curate, scontri appianati, profezie avverate, vendette assaporate e congetture verificate. Insomma, sotto l’attento occhio di Miguel Sapochnik, già regista straordinario della Battaglia dei Bastardi, I venti dell’Inverno si candida a pieno titolo come migliore episodio non solo della stagione, ma della serie intera. Pur mantenendo la struttura dispersiva delle tante puntate corali che seguono varie storyline, Game of Thrones 6×10, per tempi, densità emotiva e narrativa, per costruzione drammaturgica e anche, semplicemente, per gli eventi che narra, trova una pienezza artistica e di intrattenimento che difficilmente è stato mantenuto prima per tutta la durata dell’episodio, in questo caso anche più lungo del solito.

Game of Thrones 6x10 David Benioff e D.B. Weiss, probabilmente ispirati dal racconto originale di Martin (a questo punto non possiamo averne la certezza), consegnano Westeros alle donne, alle Regine: che siano pazze incendiarie, legittime eredi al trono, consigliere fidate o donne ferite dalla guerra degli uomini, le donne sopravvivono e rivendicano il loro ruolo nel regime del mondo fantastico di Martin. In particolare, una donna dal passato, rivela il suo effettivo nel racconto: Lyanna Stark non è più soltanto il casus belli che scatenò Robert contro i Targaryen, ma le sue azioni e la sua eredità si estendono fino a questo momento. In lei, in Raeghar (probabilmente), in Jon, si concretizza quell’unione del Ghiaccio e del Fuoco che dà il nome all’intera opera. Cosa questo vorrà dire per il futuro del personaggio e di chi gli gravita intorno però non possiamo ancora saperlo.

Nonostante qualche salto temporale azzardato, in Game of Thrones 6×10 ogni colpo di scena va a riempire un posto nel puzzle del racconto che a questo punto è racchiuso in un pungo di storyline il cui intreccio sarà fondamentale per la stagione a venire. Anche se i luoghi narrati sono ancora tanti e sparsi lungo le terre del Westeros, il coro di protagonisti canta adesso la stessa canzone e per la prima volta dalla prima stagione si muove nella stessa direzione.

Game of Thrones 6×10 – rivivi il season finale nell’incredibile dietro le quinte

Cersei Lannister prende in mano la sua vita e il suo ruolo di erede di Castel Granito, di nuovo, dopo due stagioni in sordina, durante le quali ha subìto umiliazioni pubbliche e private; Daenerys Targaryen, con il suo diritto indiscutibile, il suo esercito imbattibile e i suoi Draghi, salpa alla volta del suo destino; Arya Stark ha cominciato a eliminare qualche nome dalla sua lista; al Sud, dove fino a questo punto era stato silenzio, le Serpi Martell si agitano, cercando da una parte un insolito sostegno nei Tyrell e dall’altra il loro naturale alleato, i Targaryen. A Nord, dopo stagioni di sofferenze, finalmente gli Stark possono tirare un sospiro di sollievo, tornati di nuovo a Grande Inverno, di nuovo nella condizione di poter decidere del loro destino. Ma i venti dell’inverno non si fermano proprio ora che hanno cominciato a soffiare. Al castello è arrivato il corvo bianco, partito da Vecchia Città (dove Sam in compagnia di Gilly è finalmente gunto), che annuncia l’inizio della stagione fredda.

Con la Game of Thrones 6×10, l’Inverno è arrivato, Ned Stark lo prometteva sempre, e con lui sta per arrivare anche la Notte.  Game of Thrones 6x10

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