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Nata come una semplice società per il noleggio di DVD, dopo soli quindici anni di attività, Netflix è ormai una certezza del panorama “televisivo” mondiale. Il popolare canale di streaming americano ci ha introdotto definitivamente al nuovo orizzonte dell’intrattenimento, una televisione non più legata al mezzo ma al contenuto.  Nell’età della convergenza la fruizione dei contenuti e il nuovo livello di interattività che comporta è una realtà che ogni network televisivo dovrebbe affrontare. Definizioni come “programma televisivo” o anche “serie tv” risultano ormai inadeguate a rappresentare il carattere innovativo dei nuovi prodotti di intrattenimento.

 
 

Una generazione convergente come la nostra non segue più gli show in tv ma su internet e non si limita a guardare e commentare l’episodio ma crea a sua volta contenuti (video, fan fiction e quant’altro). La serie non vive più solo in tv ma nelle nostre attività quotidiane dando vita a fenomeni di transmedia storytelling incredibilmente coinvolgenti come nel caso della Lost Experience, il reality game creato dagli autori della serie che aveva come premio finale alcune importanti rivelazioni sulla trama.

L’intuizione di Netflix è stata proprio quella di sfruttare il livello di coinvolgimento emotivo del pubblico in un prodotto che nasce per essere interattivo. Da qui nasce l’accurata selezione di contenuti che ha permesso al canale americano di creare una propria identità riconoscibile prendendo così le distanze dalla tv generalista. Negli anni Netflix è così riuscito a produrre anche contenuti originali di altissima qualità come dimostra il successo di House of Cards e Orange Is The New Black arrivate rispettivamente alla seconda e terza stagione. Oltre che sul piano dei contenuti l’innovazione è evidente anche dal punto di vista produttivo con la scelta di rilasciare l’intera stagione di uno show in un giorno solo. Questo non solo giustifica i tempi di attesa tra una stagione e l’altra ma rappresenta concretamente il nostro modo di fruire i contenuti, chi di noi può dire di non aver mai visto l’intera stagione di uno show in un giorno solo?

Grazie quindi alle sue strategie di marketing, promozione e selezione dei contenuti Netflix è riuscito anche quest’anno ad essere all’altezza delle aspettative con show di punta quali i sopracitati Orange Is The New Black e House of Cards che hanno registrato ascolti superiori alle precedenti stagioni senza contare i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti. L’ultimo è stato lo scorso Luglio con la vittoria di Uzo Aduba (Crazy Eyes) agli Emmy Awards.

Orange is the New Black logoOrange Is The New Black è tratto dalla biografia di Piper Chapman (Taylor Schilling), una donna bisessuale medio-borghese che vive a New York e viene condannata a scontare una pena di quindici mesi nel carcere di Litchfield per aver trasportato soldi su commissione della sua ex amante al tempo trafficante di droga. Con il suo carattere provocatorio, onesto e fuori dagli schemi ha registrato una seconda stagione degna della sua fama, ricca di momenti di riflessione, evoluzioni e sviluppi tematici interessanti.
Lo show è stato prontamente rinnovato per una terza stagione le cui riprese sono iniziate da poco e che vedrà una maggiore presenza dell’attrice Laura Prepon (Alex Vause) che per impegni lavorativi ha partecipato a soli quattro episodi della seconda stagione.

House_of_Cards titoliLo stesso è accaduto anche per House of Cards, punta di diamante della programmazione di Netflix, che ha come protagonista l’attore premio Oscar Kevin Spacey che con la sua straordinaria interpretazione di Frank Underwood ha spinto anche il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, grande fan della serie, a commentare su twitter: “la mia vita non è così avventurosa”.  Anche per House of Cards quindi una seconda stagione all’altezza delle aspettative che ha lasciato i fan a bocca aperta e desiderosi di anticipazioni sul futuro dei coniugi Underwood. Per ora sappiamo solo che si prospetta una terza stagione molto interessante e (se fosse possibile) intrighi politici che superano ogni immaginazione. La produzione ha addirittura richiesto di girare due episodi al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Permesso prontamente negato dal governo russo.Il ritorno della serie è previsto per Febbraio 2015.

hemlock-grove- serie tvAnche Hemlock Grove, la serie horror lanciata lo scorso anno, ha visto la sua seconda stagione composta di 10 episodi debuttare online lo scorso 11 Luglio. Anche in questo caso l’accoglienza è stata calorosa ed prontamente arrivato il rinnovo per una terza e ultima stagione che debutterà il prossimo anno. In questo caso il potenziale dello show va rintracciato nello stile, l’atmosfera e il ritmo più che nella trama. Un mix che ha fatto di Hemlock Grove uno show diverso da quelli attualmente in circolazione confermando ulteriormente il carattere peculiare dei prodotti targati Netflix.

The_Killing_AMCInfine The Killing, il poliziesco prodotto da Fox e trasmesso inizialmente da AMC che dopo tre stagioni molto travagliate fatte di cancellazioni e rinnovi è stato “adottato” da Netflix che ne ha acquistato i diritti per produrre una quarta ed ultima stagione composta da soli 6 episodi dando così alla serie una degna conclusione.

Come ha detto anche Kevin Spacey in un suo discorso, lo streaming è ormai il futuro della televisione e Netflix ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di legittimazione delle serie tv create appositamente per il web. Basti pensare che fino a poco tempo fa nessun attore di Hollywood avrebbe accettato un ruolo da protagonista in una serie tv mentre oggi il caso dello stesso Spacey e di Matthew McConaughey dicono il contrario.

 

 

 

 

 

 

 

 

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