Fausto Brizzi

Fausto Brizzi fa parte di quella schiera di autori – con lui Luca Miniero, Paolo Genovese, Luca Lucini – che da diversi anni in Italia confezionano commedie capaci di portare in sala un pubblico consistente ed eterogeneo, con ottimi incassi al botteghino. Non parliamo certo dei numeri di Checco Zalone, ma il suo esordio, Notte prima degli esami, fu un enorme successo nel 2006, cui seguirono pellicole come Ex e Maschi contro femmine, altrettanto apprezzate dal pubblico, che hanno dato vita a una fortunata carriera da regista. E non c’è da stupirsi dei risultati ottenuti, considerando che Brizzi ha frequentato da sceneggiatore forse la più grande scuola di incasso del cinema comico italiano: i cinepanettoni di Neri Parenti.

 

Qualcuno potrà forse storcere il naso, dicendo che quella di Brizzi è una commedia divertente, sì, ma facile, leggera, che pesca a piene mani dai luoghi comuni.

Tuttavia, il successo è il segno evidente dell’appeal che le sue commedie suscitano nello spettatore, forti di alcuni elementi vincenti. Si tratta di commedie sull’amore e su tutto ciò che è legato ad esso – la vita di coppia, la crisi, la fine di una relazione – o generazionali, come il già citato esordio e il suo sequel, che puntano l’obiettivo sul mondo degli adolescenti, con le loro paure e i loro sogni. Brizzi è abile nel giocare sul quotidiano, su ciò che tutti prima o poi vivono e toccano con mano. Lo racconta nella sua immediatezza, mettendo spesso il pubblico davanti allo specchio e riuscendo a farlo ridere dei personaggi, come di sé. I suoi protagonisti non sono eroi, né geni del male, ma solo uomini e donne con i loro pregi e difetti, che cercano di destreggiarsi tra le mille difficoltà e incombenze di tutti i giorni. Il regista mette a frutto le sue doti di sceneggiatore per cinema e tv, dando vita a una commedia d’intrattenimento destinata al grande pubblico.

Brizzi nasce in una famiglia della borghesia romana, sebbene il padre abbia origini pugliesi, nel 1968. Dopo il Centro Sperimentale, dove si diploma in regia, inizia a scrivere sia per la tv che per il cinema. Dal 1998 ad oggi ha firmato numerose sceneggiature televisive, tra cui quelle delle serie Lui e Lei (1998) e Tutti gli uomini sono uguali (1998), protagonisti Massimo Wertmüller, Enzo De Caro e Maurizio Crozza. Qui collabora già con Marco Martani, che resterà al suo fianco come co-sceneggiatore anche nei lavori che Brizzi dirigerà. Scrive poi, tra le altre, Sei forte maestro, protagonista Emilio Solfrizzi, e Valeria medico legale, entrambe del 2000, ma anche film per la tv come Il mio Amico Babbo Natale (2005), che vede protagonista la coppia Gerry ScottiLino Banfi.

Nel frattempo, inizia a farsi strada nel cinema, inaugurando una collaborazione fondamentale per la sua carriera. Nel ’99 entra infatti a far parte del team di Neri Parenti, sceneggiando assieme allo stesso regista, a Enrico Vanzina e a Martani Tifosi, film sul mondo del calcio che racconta le vicissitudini di varie tipologie di tifosi, unite da un’unica partita, con Massimo Boldi, Christian De Sica, Diego Abatantuono e Maurizio Mattioli. Parenti lo richiama con sé per Bodyguards – Guardie del corpo (2000) e l’anno successivo lo ritiene pronto per partecipare alla sceneggiatura del cinepanettone: Merry Christmas (2001), seguito nel 2002 da Natale sul Nilo. La collaborazione prosegue anche per i successivi film di Natale di Parenti, passando dall’ India (2003) a Miami (2005), a New York (2006) al Natale in crociera del 2007, che gli vale il Biglietto d’Oro.

Attraverso i cambiamenti subiti negli anni dal cinepanettone, compresa la conclusione della storica attività in coppia di Boldi e De Sica nel 2005, e l’alternarsi nel cast di sempre nuovi elementi, la sceneggiatura di Brizzi, con Martani e Neri Parenti, resta una costante fino al 2007, per poi tornare nel 2015 con Vacanze ai caraibi. Il nostro autore contribuisce così al successo delle pellicole, campionesse d’incassi. Al contrario, Amici miei – Come tutto ebbe inizio (2011), prequel di ambientazione quattrocentesca della pellicola di Monicelli per la regia di Parenti, alla cui sceneggiatura Brizzi partecipa, si rivela un flop.

Il nostro autore, però, mette a segno anche altre collaborazioni per quel che riguarda la scrittura.

Nel 2007 si occupa dell’esordio da regista di Martani, il noir Cemento armato, concedendosi una delle sue poche incursioni al di fuori del territorio della commedia. Nel 2009 torna a far ridere, collaborando alla scrittura di Oggi sposi di Luca Lucini, commedia sentimentale con un ricco cast, imperniata su quattro coppie che stanno per unirsi in matrimonio. Due anni dopo, contribuisce al successo di Nessuno mi può giudicare, esordio alla regia di Massimiliano Bruno, firmando il soggetto e collaborando alla sceneggiatura. Il film si aggiudica il Nastro d’Argento come migliore commedia, avendo la meglio su Che bella giornata di Zalone e Benvenuti al sud di Luca Miniero, e la protagonista Paola Cortellesi è premiata col David di Donatello.

Inoltre, Brizzi dà vita con altri colleghi, tra cui Martani e Saverio Costanzo, alla casa di produzione Wildside. Tra le opere prodotte figurano La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, il film Boris, che segue l’omonima e fortunatissima serie tv, Io e te di Bernardo Bertolucci e La mafia uccide solo d’estate, oltre ai lavori di Brizzi regista.

Notte prima degli esami Fausto BrizziA partire dal 2006, infatti, la sua carriera ha preso una nuova strada. Versato ormai nel costruire dialoghi e intrecciare storie, ha deciso che al suo curriculum mancava solo un tassello: la regia. Così è passato dietro la macchina da presa. Senza separarsi dal sodale di sempre, Martani, che ha voluto accanto a sé in fase di scrittura, e assieme a Massimiliano Bruno – i tre firmeranno insieme le sceneggiature dei primi cinque film di Brizzi – il regista ha così diretto il suo primo lavoro, Notte prima degli esami: una commedia che ha per protagonisti un gruppo di adolescenti alla vigilia dell’esame di maturità, alle prese più con amori e altre esperienze di vita, che con lo studio. Il film restituisce la spensieratezza e l’ingenua incoscienza dei quasi vent’anni, come la sensazione di inquietudine e aspettativa legata a quel passaggio esistenziale. Sensazione in cui tutti, 18enni di oggi, di ieri e di domani possono immediatamente riconoscersi. L’ambientazione scelta è quella degli anni Ottanta, sul filo della nostalgia per quel periodo da parte di chi proprio da adolescente lo ha vissuto, come denuncia anche il titolo, preso in prestito dal celebre brano di Antonello Venditti. Al centro di questa pellicola corale, Nicolas Vaporidis (Luca), Giorgio Faletti (Professor Martinelli) e Cristiana Capotondi (Claudia). Brizzi si aggiudica il David di Donatello come miglior esordiente e il Ciack d’Oro. L’incasso è tanto lusinghiero che il film genera diverse “costole”: dal romanzo al fumetto Disney, fino ad una versione ambientata ai giorni nostri, Notte prima degli esami – Oggi, che riprende la maggior parte dei personaggi del precedente, anch’essa record d’incassi l’anno successivo. Nel 2009 arriva il fortunato Ex, commedia capace di raccontare con ironia la quotidianità di coppie alle prese con separazioni e divorzi. Ricco il cast: da Claudio Bisio a Silvio Orlando, da Carla Signoris a Claudia Gerini, da Flavio Insinna ad Alessandro Gassmann e Fabio De Luigi. Il regista ritrova anche Cristiana Capotondi. Il meccanismo scelto è quello di legare l’un l’altra storie parallele su uno stesso tema, e si rivela efficace: il film ottiene il Nastro d’Argento come migliore commedia.

L’esplorazione del quotidiano, in particolare degli amori e delle vicende sentimentali, prosegue con Maschi contro femmine (2010) e il sequel Femmine contro maschi (2011), mettendo in luce e in burla pregi e difetti dei due universi. Anche qui troviamo trame parallele intrecciate in un unico quadro generale. Nel cast del primo, alle presenze consuete si affiancano nuove collaborazioni (ad esempio, Lucia Ocone, Luciana Littizzetto, Emilio Solfrizzi) e spicca l’“episodio” che vede protagonisti Paola Cortellesi, infermiera ambientalista – candidata al Nastro d’Argento come miglior protagonista – e Alessandro Preziosi, donnaiolo impenitente. Nel secondo, vale la pena di citare l’intreccio incentrato su Rocco (Ficarra) e Michele (Picone), perfettamente inseriti nella routine quotidiana, che però non rinunciano, la sera, a trasformarsi per suonare con la loro cover band dei Beatles. Sebbene il primo sia nel complesso più efficace, entrambi ottengono buoni riscontri in termini d’incassi.

Nel 2012 arriva invece una battuta d’arresto con Com’è bello far l’amore, primo film sceneggiato da Brizzi e Martani senza Massimiliano Bruno. Stavolta il tema è quello dell’affievolirsi della passione all’interno della coppia, col passare del tempo. Ma i coniugi interpretati da Gerini (Giulia) e De Luigi (Andrea), che cercano di ravvivare la propria vita sessuale e rinsaldare il rapporto grazie ai consigli del pornodivo amico di lei, Max (Filippo Timi), non convincono e la flessione negli incassi lo conferma. Brizzi rilancia, puntando su Francesco Mandelli circondato da un gineceo di attrici in Pazze di me (2013) ma senza fortuna. Del cast del film fa parte anche Claudia Zanella, che il regista sposerà nel 2014 e dalla quale nel 2016 avrà una figlia. Lo stesso anno confeziona, stavolta “in proprio”, un suo cinepanettone, Indovina chi viene a Natale, con un cast di attori già scelti in precedenti esperienze: Abatantuono, Gerini, Capotondi, Bisio. Ci sono anche Raul Bova e Gigi Proietti.

Il suo ultimo lavoro è Forever Young, sull’attualissimo tema del rapporto con l’età che avanza e l’idea di invecchiare, con Teo Teocoli, Sabrina Ferilli e Fabrizio Bentivoglio. In sala dal 10 marzo 2016.

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