Julianne Moore
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Con un cast stellare e tutto al femminile, che vede il premio Oscar Julianne Moore e la promettente musa di Noah Baumbach Greta Gerwig, la figlia d’arte Rebecca Miller ha presentato alla Berlinale 66 Maggie’s Plan, una commedia romantica che uscirà nel nostro Paese nel corso di questo 2016. L’abbiamo definita una regista figlia d’arte non per denigrarla ovviamente, anzi per rendere omaggio al padre Arthur Miller, uno dei più grandi drammaturghi del secolo scorso. Cos’ha mai avrà ereditato, artisticamente? “È una regista fantastica, capace di trasformare l’ordinario in straordinario, inoltre sa lasciare una grande libertà ai suoi attori, è fondamentale per lavorare al meglio” ha raccontato la Gerwig.

 

“Sono sposata da vent’anni e questo è un film sul matrimonio” ha invece precisato la Moore, “in ogni relazione ci sono alti e bassi, questa volta però raccontiamo quanto sia importante andare avanti nonostante tutto. È vero, nella finzione mio marito mi lascia per inseguire una donna più giovane, ma prima del mio ‘io’ c’è l’amore, ci sono i figli, c’è qualcosa per cui andare oltre la superficie.” Una grande lezione, dunque, quella della Moore, che sul set ha ritrovato un amico di lunga data, Ethan Hawke: “È stato bello lavorare con lui, non era mai successo, nonostante ci conoscessimo sin dalla scuola. È un grande attore ma anche un grande uomo, ci adoriamo allo stesso dei protagonisti, il che ha facilitato le cose.”

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