Giornate degli Autori – Venice Days 2015, il programma

Giunte alla loro XII edizione, le Giornate degli Autori – Venice Days promosse da Anac e 100autori si terranno dal 2 al 12 settembre 2015, all’interno della 72 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Dirette da Giorgio Gosetti e presiedute da Roberto Barzanti, le Giornate si presentano quest’anno in un’edizione che Gosetti definisce: “con molti colori, molte culture, con un’Europa che sa guardare altrove e speriamo con molto divertimento e musica”, mentre pillole di tutte pellicole in selezione ufficiale, ma anche delle altre sezioni, vengono proposte nell’incontro stampa.

 

Un’edizione cosmopolita con lavori da tutti i continenti, 11 film in concorso per il Venice Days Award, assegnato da una giuria composta da giovani provenienti dai 28 paesi dell’Unione Europea, presieduta da Laurent Cantet, vincitore del premio lo scorso anno. Si parte con il thriller spagnolo El desconocido di Dani de la Torre, per passare al cileno La memoria del agua di Matías Bize. Ci sono poi le primavere arabe in As I open my eyes, opera prima di Leyla Bouzid; l’India contemporanea di Island City e la Cina di Underground fragrance; una visione dell’Olocausto nel polacco Klezmer, esordio di Piotr Chrzan; l’incomunicabilità vista da Michael Rowe nel suo Early Winter.

La “pattuglia italiana” in concorso è di tre film: La prima luce di Vincenzo Marra, nato, afferma il regista, “da un’urgenza personale”, tratta di un figlio conteso tra Italia e Cile, con Riccardo Scamarcio. Viva la sposa, opera seconda per il grande schermo di Ascanio Celestini, “è la storia di un gruppo di persone che vivono al Quadraro e ruotano attorno a un bar. Vivono una vita fatalista e al di sopra delle loro storie c’è quella di una sposa, un’attrice americana in viaggio di nozze in Italia”, spiega il regista e attore. Nel cast accanto a lui, Alba Rohrwacher. Infine l’esordio di Carlo Lavagna, Arianna, sulla scoperta del corpo e della propria identità da parte della giovane protagonista, interpretata da Ondina Quadri. Su di lei il regista si esprime così: “E’ molto adatta al ruolo e l’abbiamo trovata dopo due anni di ricerca. Speriamo che sia la rivelazione delle Giornate. Chiude la selezione ufficiale l’australiano The Daughter di Simon Stone, con Geoffrey Rush, fuori concorso.

Del programma fanno parte anche alcune proiezioni in accordo con le Giornate degli Autori, come quella del 1 settembre che presenterà il nuovo lavoro di Stefano Chiantini Storie sospese, con Marco Giallini e Maya Sansa.

Oltre al Venice Days Award, vengono poi assegnati numerosi altri premi. Innanzitutto il Premio Lux del Parlamento Europeo, i cui finalisti, annunciati dal Vicepresidente vicario del Parlamento Europeo Antonio Tajani sono: Mediterranea di Jonas Carpignano, che parte dalla rivolta di Rosarno del 2010 per raccontare un’odissea di migrazione verso l’Italia; Mustang, opera prima della regista turca Deniz Gamze Ergüven sulla condizione femminile nel suo paese; il bulgaro-greco The Lesson di Kristina Grozeva e Petar Valchanov. Tajani insiste poi sull’importanza dell’industria cinematografica: “un settore che sottolinea la nostra identità culturale e avvicina i giovani e i cittadini alla cultura italiana ed europea”. Da citare anche il Label Europa Cinemas, assegnato da una giuria di esercenti al miglior film europeo della selezione 2015, il Premio del Pubblico BNL, il Premio De Laurentiis per la migliore opera prima e i Premi SIAE all’Innovazione e al Talento emergente.

La creatività femminile è al centro del progetto Miu Miu Women’s tales. Fiori all’occhiello di quest’anno sono De Djess di Alice Rorwacher e #10 Les 3 boutons di Agnès Varda, Palma d’Oro alla carriera allo scorso Festival di Cannes.

Molti gli eventi speciali di questa edizione. Dalla prima mondiale del film di Alessandro Rossellini Viva Ingrid!, sulla vita italiana di Ingrid Bergman, ricostruita attraverso immagini di famiglia nel centenario della nascita dell’attrice, al collettivo Milano 2015, documentario diretto da Silvio Soldini, Giorgio Diritti e Walter Veltroni, con gli esordienti Cristiana Capotondi, Roberto Bolle ed Elio, sull’identità della città nell’anno dell’EXPO. Fino al progetto Laguna Sud, curato da Gosetti e Andrea Segre, che spiega: “Portiamo così la mostra fuori dal Lido, in quel pezzo di laguna dove non è mai arrivata”. L’iniziativa si articolerà tra Chioggia (21- 24 agosto), dove saranno proposti alcuni dei migliori film delle precedenti edizioni, e la Remiera di Pellestrina, dove si svolgeranno tre serate-evento (11-13 settembre). Una sarà dedicata a Eugenio Barba e all’ “utopia esistente dell’Odin Teatret”, come la definisce Jacopo Quadri, che omaggia Barba col film Il paese dove gli alberi volano, diretto assieme a Davide Barletti. Mentre la serata conclusiva vedrà l’anteprima italiana del documentario di Andrea Segre I sogni del lago salato.

Evento speciale anche per Argentina di Carlos Saura – un viaggio negli stili musicali che sono nel DNA del paese sudamericano – che riporta ad altre latitudini, come anche la narrazione di Orhan Pamuk, protagonista di Innocence of memories – Orhan Pamuk’s museum and Istanbul di Grant Gee.

Infine, si dibatterà di cinema e scuola nell’incontro L’ora di cinema, organizzato da Fabio Ferzetti, che lo illustra: “ora l’insegnamento del cinema è all’ordine del giorno nei progetti di riforma e noi che da anni portiamo i classici del cinema nelle scuole, a Venezia vorremmo cominciare a riflettere su cosa deve essere quest’ora di cinema, su come rivolgersi alla platea delle scuole e come dare ai ragazzi gli strumenti per padroneggiare un linguaggio in continua evoluzione, oltre a far conoscere un minimo di storia”.

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