L’ultimo film scritto e diretto da Ivan Cotroneo, Un bacio, viene presentato alla presenza di un folto pubblico dei ragazzi dei licei romani presso l’Auditorium Parco della musica, è anche il primo film che viene presentato all’interno dell’iniziativa CityFest con la quale la Fondazione Cinema per Roma promette cinema nelle sale dell’Auditorium per tutto l’anno.

 

Il cast, con il trio di ragazzi protagonisti, Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli, i produttori, la sceneggiatrice Monica Rametta e il regista Ivan Cotroneo rispondono alle domande di stampa e pubblico.

Qual è stato il percorso del film? Ivan Cotroneo risponde dicendo che il film nasce come adattamento del romanzo omonimo che lui stesso ha scritto ispirandosi a diversi fatti di cronaca, la sceneggiatura è stata poi portata a Indigo film e alla Titanus, dove ha convinto il produttore a ritornare a produrre per il grande schermo dopo anni di sola fiction. Il film intende parlare ai ragazzi  attraverso le loro stesse parole,  per questa ragione il film e prima la sceneggiatura sono state testate con le scuole, per vedere se la strada percorsa era quella giusta.

Quali sono state le reazioni alla storia, e soprattutto alla scena del bacio tra Antonio e Lorenzo? Il regista risponde che la reazione dei ragazzi che vedono il film, soprattutto quelli delle scuole è naturale e legata alla cultura in cui vivono e crescono: reagiscono per come gli è stato insegnato che è giusto reagire per essere accettati dal gruppo. Il bullismo è generato da questo: rifiutare chi si comporta in modo diverso dal gruppo, mentre ognuno dovrebbe tenere care le proprie differenze, perchè queste sono la propria ricchezza.

I tre protagonisti sembrano però cercare una strada per essere approvati, per diventare popolari ognuno per sé, non c’è una visione collettiva.

Anche a questo commento Cotroneo risponde dicendo che il problema di fondo è che gli anni del liceo sono un incubo, che tutti dobbiamo attraversare. I tre protagonisti cercano di farlo nel modo più indolore possibile, non è mero individualismo, è spirito di sopravvivenza che determina anche la creazione di mondi paralleli immaginari in cui i tre si rifugiano: per Lorenzo è un mondo in cui tutto va bene, è amato da tutti ed è una popstar di successo, Blu ha le sue lettere alla se stessa del futuro, Antonio immagina invece di parlare con suo fratello, che prima è una coscienza rassicurante, poi inizia a soffocarlo.Un bacio Ivan Cotroneo

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