Bad Moms – Mamme Molto Cattive recensione del film con Mila Kunis

Bad Moms

Bad Moms – Mamme Molto Cattive si preannuncia come una rilettura – al vetriolo – di commedie più “zuccherose” che hanno popolato il circuito mainstream in tempi più recenti e tutte incentrate sulla figura cardine della mamma: basti pensare all’ultima fatica di Garry Marshall, Mother’s Day, per ricondurre l’immagine della colona portante della famiglia alla classica donna pronta a tutto per amore dei figli, abile nel destreggiarsi nei problemi di tutti i giorni e a superare le immancabili difficoltà che la vita pone lungo il suo cammino. Questo rassicurante immaginario viene ridotto a brandelli (almeno in parte) da Jon Lucas e Scott Moore (già artefici del successo di Una Notte da Leoni, qui registi e sceneggiatori) che scrivono una commedia omaggiando le “mamme cattive”, quelle imperfette, nevrotiche, isteriche, stanche dei capricci dei figli, degli impegni da rispettare, degli orari, dei mariti egoisti ma perdutamente innamorate dei loro pargoli, per i quali farebbero (comunque) qualsiasi cosa.

 

Bad Moms – Mamme Molto Cattive: trailer vietato con Mila Kunis

Amy Mitchell (Mila Kunis) è la giovanissima mamma di Jane e Dylan, sposata da sempre con l’unico uomo della sua vita, Mike (David Walton): ma quando scopre che il marito la tradisce in chat da quasi un anno e si rende conto di essere satura della propria stressante esistenza, insieme alle nuove amiche Kiki (Kristen Bell) e Carla (Kathryn Hahn), mamma esaurita di quattro figli la prima e madre single e disinibita la seconda, decide di iniziare una rivoluzione, assumendo un atteggiamento da mamma “cattiva”, ribelle, alla ricerca di nuovi divertimenti – e nuove emozioni – dichiarando inoltre “guerra” a Gwendolyn (Christina Applegate), mamma perfetta e capo del comitato dei genitori della scuola media frequentata dai loro figli, che pretende controllo assoluto e perfezione da parte di tutti.

Grazie a un cast solido e dalla perfetta intesa comica, una scrittura dal ritmo indiavolato popolata di battute sboccate ed irriverenti (ma fedeli alla realtà), eccessive ma pungenti, il film colpisce e va a segno: intrattiene, fa divertire e induce alla riflessione: cosa pensano davvero le mamme, cosa provano e desiderano? Vogliono ancora sentirsi donne – e libere – prima ancora che “chiocce” affettuose destinate solo ad allevare la loro prole in modo perfetto ed impeccabile?

BAD MOMSNonostante lo sforzo, a Bad Moms – Mamme Molto Cattive manca ancora un po’ di sano e dissacrante cinismo per diventare un cult (come il precedente Una Notte da Leoni) ma allo stesso tempo sfrutta una struttura consolidata e vincente – vicina al trend delle moderne commedie americane di ultima generazione, spesso a firma Apatow – arricchendola di profondità e complessità (pur se minima), sfruttando anche il potenziale dell’immagine e della musica prima ancora di appiattirsi, semplicemente, sulla forza stessa delle battute.

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Ludovica Ottaviani
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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.
bad-moms-recensioneNonostante lo sforzo, a Bad Moms – Mamme Molto Cattive manca ancora un po’ di sano e dissacrante cinismo per diventare un cult ma allo stesso tempo sfrutta una struttura consolidata e vincente, arricchendola di profondità e complessità.