Jem and the HologramsIn pieno stile revival, arriva in sala Jem and the Holograms, film liberamente ispirato all’omonimo cartone animato anno ’80. Chiaramente i toni sono differenti e la trama è virata alla modernità nel momento in cui il principale veicolo comunicativo di oggi è la rete, i social, Youtube e il culto della personalità attraverso la visibilità che conferisce ad ognuno di noi la propria pagina Facebook, il proprio canale “sul tubo”, il rispettivo account di Instagram.

 

Jerrica è una ragazza che vive con sua sorella Kimber e altre due orfane, Shana e Aja, con la zia che si prende cura di loro. Per dare sfogo alla sua creatività, la timida Jerrica si trucca e si traveste dall’immaginaria rockstar Jem, e registra un video in cui canta. Il tape, messo on line, trasforma Jem in un fenomeno del web, tanto che Erica Raymond, proprietaria della Starlight Music, decide che deve avere con sé e sfruttare questo talento.

Il resto della storia è facilmente immaginabile, con la differenza che l’elemento magico/elettronico che dava origine alla Jem della serie animata, il computer che creava ologrammi Energy (Sinergy in originale), diventa nel film un congegno elettronico creato da defunto papà di Jerrica, un apparecchio che le mostrerà la via per l’età adulta.

Diretto da Jon M. Chu, il progetto rispecchia la natura raffazzonata e frettolosa dell’idea originale. Portare sul grande schermo la stella di Jem ma sacrificando sull’altare del fandom la musica rock, vero nucleo e anima del cartone animato.Jem and the Holograms s Anche se i più affezionati all’originale riconosceranno, con conseguenti tuffi al cuore, costumi, colori e glitter delle puntate animate, sature e ingenue ma allo stesso tempo piene di stile ed energia (fenomeno insolito per un prodotto per bambini), la natura sostanzialmente giovanilistica e pop del film, che rispecchia i gusti del pubblico più a buon mercato, snatura la verve originale, consegnando un prodotto in cui qualunquismo e buonismo regnano incontrastati.

I momenti musicali, affidati alle giovani ugole delle quattro protagoniste, si distanziano in maniera abissale per forma e contenuto dai mini video musicali presenti in ogni episodio di Jem, seguendo la tendenza che ha fatto evolvere (o involvere?) nel corso degli anni la musica trasmessa da MTv, l’età media e i gusti dei fan che riempiono sale da concerto e stadi, l’intero patrimonio musicale contemporaneo che, per trovare elementi di grande valore e di ampia affermazione sembra sempre più costretto a guardare al passato.

I look e le parrucche, il trucco e i brillantini luccicano sul palcoscenico in uno stile visivo perfettamente coerente con l’originale, ma all’orecchio arriva subito la nota stonata, la consapevolezza che, forse, prodotti come Jem non possono essere adattati e resi fruibili al nostro tempo senza perdere la loro anima.

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RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
jem-and-the-holograms-recensioneIl trucco e i brillantini luccicano sul palcoscenico in uno stile visivo coerente con l’originale, ma all’orecchio arriva subito la nota stonata, la consapevolezza che, forse, prodotti come Jem non possono essere adattati al nostro tempo senza perdere la loro anima.