Appartamento ad Atene: recensione del film

Appartamento ad Atene

Torniamo indietro nel passato ma neanche di troppo, per plasmare dei racconti narrati dai nostri nonni e che improvvisamente paiono divenire reali. Appartamento ad Atene, di Ruggero Dipaola, prende come spunto la storia vera di Glenway Wescott per innescare le storie che i suoi cari gli hanno raccontato nel tempo e trasmettere il senso del disagio che nasce laddove la parola libertà non trova più il suo posto.

 

Il protagonista di questo film (Appartamento ad Atene) è un appartamento, la casa di una famiglia benestante, gli Helianos, che per via dei suoi spazi ampi e raffinati è stata scelta dal Capitano Kalter per soggiornarvi e viverci. Le stanze luminose, ben arredate e che esprimono il carattere dei singoli personaggi sono improvvisamente colonizzate da uno straniero, che in un primo momento non usa alcuna cortesia per gli indigeni di quel luogo. La storia si articola in un via vai continuo narrando l’evoluzione di un rapporto e il suo tragico epilogo.

Appartamento ad Atene, il film

Appartamento ad Atene

All’interno di questo microcosmo si assiste al nervosismo di una madre, intollerante verso la prepotenza di uno straniero e gelosa per i suoi spazi, accuditi con molta dedizione, da contrapporre alla gentilezza e comprensione del capo famiglia per un uomo dall’occhio vitreo e impenetrabile, che pare subire un lieve cambiamento, tale da alterare i limiti instaurati e da ingannare la percezione di chi lo accoglie. Il racconto del regista non si immerge a pieno nel dramma di una guerra, ma utilizza solo degli elementi per mettere in risalto le relazioni umane, per paragonare le conseguenze causate da atteggiamenti diversi ed esprimere quanto il concetto di cultura e morale possa cambiare radicalmente da una formazione ad un’altra.

Così, lo spettatore osserva delle dicotomie che cercano di trovare il giusto ingranaggio per una migliore convivenza: il piccolo Alex, scontroso e irrisorio, si oppone alla personalità inesistente e vanitosa della sorella maggiore Leda, la forza e determinazione di una madre è affiancata alla cortesia e troppa pacatezza del Signor Helianos e infine la cultura e lungimiranza di quest’utlimo sembra inizialmente accostarsi all’animo del Capitano, ma questo finto abbaglio condurrà, inevitabilmente, verso un dramma senza speranza.

In Appartamento ad Atene, il regista affianca delle situazioni molto simili, degli eventi che mutando, determinano il capovolgimento dei ruoli ma al contempo evidenzia quanto diverse siano le reazioni di chi vive eventi simili ma letti e analizzati da prospettive lontane fra loro.

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