La DC/Warner sarà riuscita nell’impresa di realizzare un film animato basato sulla celeberrima storia di Alan Moore e Brian Bolland, The Killing Joke?

 

“Basta una giornata storta per trasformare il migliore degli uomini in un folle.”

Era impossibile tratte un intero film utilizzando esclusivamente il materiale originale della graphic novel, per cui è stato necessario aggiungere delle parti completamente inedite, un compito difficile, affidato a Brian Azzarello, uno degli scrittori di punta della DC Comics. Il film è diviso in due parti e soltanto nella seconda inizia il racconto vero e proprio della graphic novel.

La prima parte è stata utilizzata per introdurre Barbara Gordon, alias Batgirl. L’idea di base è solida, dato che il personaggio è centrale nelle vicende della pellicola ed è importante che tutti gli spettatori riescano a empatizzare con lei anche senza aver letto fumetti sul suo conto. Purtroppo però l’inserimanto di una sottotrama azzardata farà storcere il naso ai puristi e non, dal moemnto che ci troviamo di fronte a vicende caratterizzanti senza che si provveda a fornire una motivazione alle azioni. Ai fini del film, questa scelta non ha senso, perdendosi nella seconda parte senza il benché minimo tentativo di giustificazione.

Nella seconda parte ci sono delle piccole aggiunte efficaci, tra cui qualche easter egg (perfino su Una Morte in Famiglia!), altre di cui non si sentiva il bisogno, come alcune aggiunte che coinvolgono in maniera cruenta Gordon e snaturano il concetto dell’opera di Moore.

The Killing Joke, Mark Hamill: “Non fatelo vedere ai bambini”

Lo stile di disegno è una versione più matura e realistica di quello visto nelle classiche serie animate DC/Warner e purtroppo non rende giustizia al tratto di Bolland. Il Joker è quello che ne esce peggio, troppo diverso e cartoonesco rispetto a quello della graphic novel. Fortunatamente attraverso dei giochi di luci e ombre si è riusciti comunque a rendere giustizia al personaggio nei momenti più topici. Purtroppo neanche i colori utilizzati contribuiscono, poiché si discostano troppo da quelli originali che tendevano all’utilizzo eccessivo del rosso e del giallo. La regia di Sam Liu è funzionale alla trama e dà il meglio di sé nelle scene di combattimento.

Il punto forte del film è sicuramente il doppiaggio di Kevin Conroy e Mark Hamill, entrambi di altissimo livello. The Killing Joke è godibile, ma chiaramente non tiene il confronto con l’opera originale, rivelandosi quindi un’occasione sprecata.

di Marco Stefanini (Giù al Nerd)

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