Whiplash: recensione del film con J.K. Simmons

Whiplash

Arriva al cinema distribuito da Warner Bros Pictures Italia Whiplash, l’acclamato film diretto da Damien Chazelle, con Miles Teller e J.K. Simmons.

 

In Whiplash nel 1936, durante una jam session con il leggendario batterista Jo Jones, l’adolescente Charlie Parker si ritrova incastrato nella peggiore esecuzione della sua vita. Talmente pessima, fuori tempo e spartito, che Jones – istigato dalla rabbia – gli lancia uno dei piatti della sua batteria, rischiando inoltre di fargli seriamente del male. Anziché agganciare il sassofono al chiodo, il giovane Charlie si getta a capofitto nello studio dello strumento, della musica e del solfeggio. Un anno dopo, proprio di fronte alle persone che lo hanno umiliato e che ascoltano adesso a bocca spalancata, suona uno storico e incredibile solo accompagnato da Oliver Todd alla tromba. È la notte in cui viene soprannominato Bird e inizia un cammino che lo porterà ad essere uno dei più grandi jazzisti di sempre.

Su questa gloriosa storia Whiplash fonda scrittura, spettacolo e tensione. Andrew Neyman studia al conservatorio di Manhattan aspirando a diventare uno dei migliori batteristi della sua generazione, di fronte a lui – come un gigante intoccabile – il terribile insegnante Terence Fletcher, preparato e incrollabile quanto rigido e violento. Una guerra a colpi di rullante e schiaffi raccontata con piglio d’autore e durezza di stomaco dal talentuoso Damien Chazelle, classe 1985, che firma regia e sceneggiatura. 106 minuti in totale apnea, senza respiro, montati al ritmo delle opere leggendarie di Hank Levy (Whiplash), Juan Tizol e Duke Ellington (Caravan). Un’autentica lezione di vita che mostra al pubblico, senza fronzoli superflui, la conquista del talento, del mestiere e della personalità, fatta di sangue e consapevolezza.

WHIPLASHA incarnare tutto questo sullo schermo un ottimo Miles Teller, che dopo Divergent e Quel Momento Imbarazzante mostra artigli e carattere, all’ombra di un maestoso J.K. Simmons. Il famoso J. Jonah Jameson degli Spider-Man di Sam Raimi completa il capolavoro della sua carriera, con il quale ha già incassato un Golden Globe, un Critics’ Choice Movie Award e la nomination nella cinquina Oscar fra gli attori non protagonisti. Virando il discorso su meri e freddi tecnicismi, poiché la perfezione non esiste, bisogna assolutamente notare una fotografia per nulla bilanciata (Sharone Meir), che salta da atmosfere esageratamente calde ad altre glaciali senza un apparente motivo. Il racconto inciampa in piccoli cliché di trama che potrebbero far storcere il naso al pubblico più esigente. Dettagli non forti abbastanza da spostare l’ago della critica dalla parte negativa, poiché il resto fa di Whiplash un progetto di grande qualità, ben pensato e girato con una potenza particolare di questi tempi certamente rara. Da non perdere.

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