L’abolizione delle proiezioni per la stampa ha portato un po’ di scompiglio sulla croisette, molto prima che Cannes 2018 aprisse i battenti. L’annuncio di Thierry Fremaux ha contrariato i giornalisti accreditati, soprattutto i quotidianisti che, sulla tempestività, fondano il loro lavoro.
Dopo la piccola rivolta e le proteste, sono seguite le rassicurazioni dello stesso Fremaux in conferenza stampa straordinaria, e il Festival è cominciato. Al quarto giorno però, l’11 maggio, è arrivata la petizione dal titolo Cannes: abolish the caste system! in favore dell’abolizione dei colori di badge per i giornalisti che stabiliscono la priorità per gli accessi in sala.
Facciamo un passo indietro. Gli accrediti stampa a Cannes sono di colori diversi. Dal meno al più importante abbiamo: il giallo, il blu, il rosa, il rosa pastigliato (ovvero con un bollino in più) e il bianco (considerato quasi una creatura mitologica). La petizione in questione mira ad abolire questo sistema che mette in condizione per lo più gli accreditati “in giallo”, meno quelli “in blu”, a lunghe code e rush line senza la certezza di entrare in sala, perché la precedenza ce l’hanno i colleghi di “rango superiore” e ovviamente i possessori di biglietto.
A promuovere questa raccolta firme, contro le “umiliazioni” di alcuni giornalisti, ci sono Rubing Liang e Zishun Ning, freelance newyorchesi, che hanno anche girato un cortometraggio in merito, intitolato The Color of Cannes, che potete vedere di seguito:
A questo link, invece, trovate la PETIZIONE.
La proposta dei due giornalisti è argomentata e valida, vedremo se il Festival, raggiunto il numero di firme necessario, considererà la possibilità di democratizzare l’accredito per la stampa festivaliera.