Venezia 69: tra belle addormentate e inverni interminabili

Il film di Marco Bellocchio, Bella addormentata, ha stupito il pubblico non solo per aver portato in scena il “caso Englaro”, un caso di eutanasia che fece tanto scalpore tra i media, ma anche la realtà politica italiana.

 

In conferenza stampa il regista ha affermato: “Sono stato aggredito da quello che vedevo e leggevo e per reazione ho prodotto delle immagini e dei personaggi, che ho lasciato si depositassero per riprenderli e strutturare le loro storie con gli sceneggiatori dopo qualche anno”.

La pellicola quindi non racconta un’unica storia, ma varie vicende di un gruppo di persone che si anima intorno al caso di Eluana. Il titolo quindi si riferisce proprio a quest’ultima, anche se Bellocchio ha definito “Bella addormentata” anche l’Italia. La sua non vuole essere una presa di posizione sia dal punto di vista religioso che politico: “Non c’è atteggiamento di disprezzo verso i politici, ma ritraggo il loro smarrimento e la loro disperazione”.

In concorso al festival c’è anche Spring Brakers, del regista Harmony Korine. Quattro cattive ragazze (Selena Gomez, Ashley Benson, Vanessa Hudgens e Rachel Korine) vengono arrestate per aver derubato un fast food, ma un criminale paga la cauzione per assoldarle come sicari. Vanessa Hudgens e Selena Gomez hanno lavato via l’etichetta disneyana, per crescere e sviluppare ruoli del tutto opposti. E i risultati si sono visti, tanto che la Hudgens ha affermato: “Quando ho ricevuto il copione temevo che non sarei riuscita ad affrontare il ruolo naturalmente. Ma sul set è stato fantastico. Fare la cattiva ragazza è divertentissimo”, mentre la Gomez: “Arrivando dal mondo Disney chiaramente vengo etichettata. Questo film mi ha dato una possibilità di crescere. Ma ho preferito evitare uno shock troppo grande ai miei fan”.

Il regista Korine ha portato in scena la nuova generazione di giovani “con un tipo di anima nuova, cresciuta con i videoclip e i videogiochi e le bambine in tv. Il passo dal vedere a fare è piccolo. Mi incuriosiscono questi personaggi e li ho raccontati”.

Per venerdì sei settembre ci aspetta Sinapupunan (Thy Womb) di Brillante Mendoza ambientato nel villaggio sull’acqua di Tawi-Tawi, dove Shaleha deve combattere contro la sua sterilità e la volontà di diventare padre del marito. La donna con grande sacrificio deciderà di andare alla ricerca della compagna giusta per il marito.

La Cinquième Saison, altro film in concorso, è di Peter Brosens e Jessica Woodworth. Ci ritroveremo in una realtà dove la stagione invernale si prolungherà inspiegabilmente e metterà l’uomo di fronte i suoi istinti più reconditi. La pellicola è il terzo ed ultimo capitolo di una trilogia iniziata con Khadak, storia del nomade Bagi che doveva fronteggiare la misteriosa malattia che decimava il suo gregge. Il secondo episodio era Altiplano, dove la popolazione di un villaggio viveva l’avvelenamento da mercurio.

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