Dopo il recente trionfo agli
Oscar 2022, in una recente intervista con
Vulture, lo scenografo di Dune,
Patrice Vermette, ha rivelato che la troupe
potrebbe utilizzare per Dune
2 dei modelli di vermi della sabbia che sono
stati creati per il primo film, e che sono rimasti
inutilizzati.
Come molti fan sanno, la seconda
metà di Dune
include vermi appena nati e le loro controparti adulte. Vermette ha
rivelato che la sceneggiatura originale di Dune
2 è terminata leggermente dopo rispetto al film
finito. Per questo motivo, Vermette ha affermato che “ci sono
già elementi progettati che saranno nella seconda parte”, che
includono anche progetti per il ciclo di vita del verme.
“Inizialmente dovevamo
approfondire la storia. Durante la pre-produzione, la sceneggiatura
si muove, trova il suo posto. Non è mai definitiva fino a un certo
momento. Quindi, durante la prima parte della preparazione, c’erano
aree della sceneggiatura che non abbiamo messo in scena quando
abbiamo bloccato la storia e abbiamo deciso di girare (…) Ci sono
elementi già progettati che saranno nella seconda parte.”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Dune
2, sequel di Dune di Denis
Villeneuve ha debuttato ieri a livello mondiale e il film è già
partito alla grande al botteghino grazie alle anteprime del giovedì
sera e alle proiezioni all’estero. In Italia il film ha debuttato
Mercoledì. Attualmente in Italia dopo i primi tre giorni la
pellicola ha raccolto 1.5 milioni di euro, e ci si aspetta che oggi
e domani potrà aggiungere altri 2 milioni per chiudere con un
totale di 3.5 milioni di euro. Migliorando il risultato del primo
film che nel 2021 totalizzo 2.1 milioni di euro.
Dune
2 che ora è stata confermata come il capitolo
centrale di una trilogia – ha incassato negli USA più del doppio
rispetto al primo film (5,1 milioni di dollari) dalle proiezioni in
anteprima nel 2021 con 12 milioni di dollari. Il suo bilancio
internazionale è di 7,6 milioni di dollari dopo l’apertura in 13
mercati stranieri. Allo stato attuale, si prevede che Dune
2 incasserà tra i 150 e i 175 milioni di dollari in
tutto il mondo nel suo weekend di apertura – anche se la Warner
Bros. è più cauta e prevede 140 milioni di dollari.
Le
recensioni stellari di Dune
2 sono sicuramente in grado di attirare più persone
nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten
Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.
Da notare che un’apertura interna
di 65-80 milioni di dollari supererebbe alla grande l’apertura
interna di 41 milioni di dollari di Dune,
del 2021, che ha visto le sue vendite di biglietti assorbite da
un’uscita in sala day-and-date sul servizio di streaming HBO Max
all’inizio di ottobre dello stesso anno. Tuttavia, Dune
fu uno dei pochi titoli day-and-date a superare i 100 milioni di
dollari al botteghino nazionale e uno dei soli due a superare i 400
milioni di dollari in tutto il mondo, insieme a Godzilla
vs. Kong della Legendary. È stato uno dei pochi
blockbuster che ha funzionato sia nelle case che nelle sale, ma ha
sicuramente lasciato molti soldi sul piatto del box office
theatrical.
Dune – Parte
Due (qui
la nostra recensione) è arrivato nelle sale il mese scorso e
sta riscuotendo un buon successo al botteghino, oltre a essere un
successo di critica e pubblico. Da quando questo secondo capitolo è
arrivato in sala, però, i fan non possono fare a meno di chiedersi
come proseguirà la storia di Paul Atreides e della sua ascesa al
trono. Da tempo sappiamo che Denis Villeneuve
intende realizzare un Dune –
Parte Tre, basato sul secondo romanzo del Ciclo di
Dune, ovvero Messia di Dune. Ad oggi le
sorti di questo terzo film erano però appese all’esito in termini
di guadagno del secondo capitolo.
Ora però, un rapporto fornito da
The Hollywood Reporter ha offerto un piccolo aggiornamento su
Dune –
Parte Tre. “Villeneuve e la Legendary stanno
attualmente sviluppando un terzo film della serie Dune, basata
sugli scritti dell’autore di fantascienza Frank Herbert. Dune – Parte Due, che è arrivato nelle sale
a marzo distribuito dalla Warner Bros, è attualmente il film che ha
incassato di più in patria, avendo superato i 250 milioni di
dollari“, scrive THR. La cosa sembra dunque ufficialmente
confermare la realizzazione del film, anche se sarà meglio
attendere che sia la Warner Bros. stessa a comunicare la cosa.
Sappiamo però che Villeneuve intende
prendersi momentaneamente una pausa dal suo viaggio nell’universo
di Frank Herbert, concentrandosi prima su un
qualche altro progetto di dimensioni più piccole. Se dunque
Dune – Parte Tre ci sarà, potrebbe volerci un po’ più
del previsto prima di vederlo in sala. Ad oggi non sono state
fornite indicazioni sui possibili tempi, ma lo stesso Villeneuve ha
affermato che non girerà il film finché
non sarà sicuro di poterlo realizzare nella miglior maniera
possibile. Il che conferma che il nuovo capitolo potrebbe
richiedere molto lavoro e non essere dunque pronto prima di qualche
anno.
Quello che c’è da sapere su Dune – Parte
Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Denis Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di
Frank Herbert ed è uscito nei cinema il 28 Febbraio
2024. Il secondo capitolo continua la storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari.
Dune – Parte
Due (qui
la nostra recensione),
si conclude in modo tragico, che vede Chani e Paul Atreides
separarsi in seguito ad alcune incomprensioni, con il secondo dei
due pronto ad intraprendere una guerra con cui reclamerà il suo
posto sul trono di Imperatore. Questo secondo film diretto da
Denis Villeneuve dedicato al
Ciclo di Dune di Frank Herbert si conclude
dunque con un finale tanto drammatico quanto aperto, che rimanda
necessariamente ad un terzo film. Villeneuve ha già anticipato la
possibilità di adattare il secondo romanzo di Herbert, Dune: Messiah, con la sceneggiatura che sarebbe
addirittura già quasi pronta. Sembra tuttavia ci vorrà un po’
prima di poter vedere questo Dune
– Parte Tre, ma nel mentre possiamo provare ad
ipotizzare cosa aspettarci da esso.
L’ascesa di Paul a Imperatore e la
Guerra Santa saranno alla base di Dune – Parte
Tre
Alla fine di Dune: Parte
Due, Paul sale al potere con l’aiuto dei Fremen, che ora
combattono per lui contro l’imperatore Shaddam IV
e le Grandi Case. Tuttavia, queste ultime non accettano l’ascesa di
Paul, ma egli è ben disposto a combattere contro di loro. Il finale
allude dunque alla Guerra Santa che si verificherà in Dune –
Parte Tre, che nei romanzi porta poi Paul ad ottenere
effettivamente il titolo di imperatore. Ci sono poi
molte visioni che Paul ha nel corso di Dune – Parte
Due, e molte di esse anticipano l’imminente guerra che si
scatenerà, con lui in veste di messia, e le conseguenze che ne
deriveranno. Mentre le Grandi Case saranno dunque costrette a
sottomettersi a Paul, il suo crescente potere causerà tensioni che
si ripercuoteranno sul suo futuro come imperatore.
Nei libri il conflitto noto come
Guerra Santa dura dodici anni e si svolge in gran parte tra gli
eventi di Dune e Dune: Messiah, concludendosi con
l’universo che finalmente riconosce Paul come imperatore. Nei
romanzi, dunque, il conflitto non viene propriamente descritto e
serve solo a modificare radicalmente l’universo tra un libro e
l’altro della serie. Dune: Messiah riprende infatti dodici
anni dopo, quando l’Impero Atreides è ufficialmente iniziato. A
quel punto, la Guerra Santa è stata vinta. Avendo infranto le
difese di decine di migliaia di mondi in tutto il cosmo, Paul e i
Fremen hanno creato l’impero più potente che l’universo di Dune
abbia mai visto.
Tuttavia, in suo nome sono state
commesse atrocità che hanno lasciato Paul in conflitto con sé
stesso. Dune: Messiah si concentra dunque maggiormente
sulle lotte interne di Paul per continuare a impegnarsi nel
Sentiero d’Oro, una serie di eventi da lui previsti che
garantiranno la sopravvivenza e la prosperità dell’umanità tra le
stelle. Il libro dedica anche molto tempo all’esplorazione di una
cospirazione ordita contro il suo governo, con la quale sua sorella
Alia Atreides (Anya
Taylor-Joy) è costretta a confrontarsi. In ogni caso,
c’è da aspettarsi che la Guerra Santa non sarà propriamente
mostrata nel film, ma che sia appunto la base per gli eventi che ne
conseguono.
Le visioni che Paul ha in Dune – Parte
Due sono viscerali e, sebbene arrivino a sprazzi, mostrano
il futuro di Arrakis. Queste suggeriscono che l’acqua tornerà a
scorrere sul pianeta, che il mare tornerà ad occupare ampie zone
del pianeta, e che la Guerra Santa che sta per arrivare causerà
anche miliardi di morti in suo nome. Le innumerevoli morti di
Dune non saranno limitate ai Fremen e nemmeno ad Arrakis,
ma si riverbereranno in tutta la galassia. Alcune visioni di Paul
si sono già avverate, come quella di sua madre Lady Jessica che lo
conduce a sud di Arrakis e il suo duello con Feyd-Rautha, per cui
c’è da aspettarsi che quelle ancora da concretizzarsi troveranno il
momento per farlo in Dune –
Parte Tre, offrendo scenari potenzialmente molto
spaventosi.
Alia Atreides avrà un ruolo
fondamentale in Dune – Parte Tre
L’attrice Anya Taylor-Joy compare solo per pochi secondi
in Dune – Parte
Due con il quolo di Alia Atreides, sorella di Paul. Tuttavia, tale
personaggio avrà certamente un ruolo maggiore in Dune –
Parte Tre, essendo Alia cruciale nelle vicende di
Dune: Messiah. In quanto ancora nel grembo di Lady
Jessica, è lecito aspettarsi che Dune –
Parte Tre presenti l’importante salto temporale in avanti
12 anni previsto anche dal libro, che permetterà dunque di
introdurre una Alia già grande e potenzialmente pronta a seguire
quanto per lei previsto nel romanzo. Il coinvolgimento di Alia
potrebbe anche significare il ritorno del Duncan Idaho di Jason Momoa.
Nel libro di Herbert, i Bene
Tleilax, un gruppo geneticamente modificato, crearono un Duncan
artificiale, chiamato ghola, nel tentativo di uccidere Paul
Atreides. Questa versione di Duncan Idaho, che si faceva chiamare
Hayt, finisce per innamorarsi di Alia. Il ritorno del personaggio
creerebbe anche un’interessante dinamica tra lui e Alia, aumentando
la tensione tra lui e la Casa Atreides e facendogli intraprendere
un proprio percorso evolutivo. Inoltre, il ritorno di Duncan
sarebbe certamente ben voluto dai fan dopo la sua morte prematura
in Dune.
Dune – Parte Tre esplorerà
il rapporto tra Paul, Chani e la principessa Irulan
Nel finale di Dune – Parte
Due Chani è furiosa con Paul, il quale annuncia che
prenderà in moglie la principessa Irulan, rafforzando così i suoi
legami politici e legittimando la sua ascesa a imperatore. Paul ama
ancora Chani, e non manca di ribadirlo, ma la sua relazione con
Irulan incrina il rapporto tra i due amanti. Nel libro Dune:
Messiah, tuttavia, Paul effettivamente finisce con lo sposare
Irulan per necessità, ma rimane comunque fedele a Chani, la quale
accetta la cosa comprendendone le ragioni politiche. Si forma così
un triangolo amoroso ricco di tensione. Dune – Parte
Due anticipa dunque la tensione già palpabile tra di loro,
ma il fatto che
il film si concluda con la separazione tra i due amanti, porta
ad ipotizzare che Dune –
Parte Tre potrebbe differire nel racconto di questo
triangolo.
Buona parte del terzo film potrebbe
dunque concentrarsi non solo sull’ascesa di Paul ma anche sul suo
legame con Chani e sul tentativo di recuperare quel rapporto. In
questo secondo capitolo, però, Paul ha anche una visione di Chani
che muore. Sappiamo che nei romanzi di Herbert lei perde la vita
durante il parto dei gemelli Leto Atreides II e Ghanima. Difficile
dire se Villeneuve le riserverà questa stessa fine o se Chani sarà
destinata a vivere o semplicemente a perire in modo diverso. La sua
morte sembra infatti essere necessaria per permettere di portare a
conclusione anche l’arco narrativo di Paul.
Il regista di Dune – Parte
Due Denis Villeneuve ha recentemente confermato
di essere al lavoro su una terza e ultima parte della sua saga
fantascientifica, che sarà basata sul secondo romanzo di Frank
Herbert, Dune:
Messiah.
Parlando con la stampa sudcoreana
all’inizio del mese, il regista ha dichiarato che il terzo film
“è in fase di scrittura proprio adesso. La sceneggiatura è
quasi finita, ma non è finita. Ci vorrà un po’ di tempo. C’è il
sogno di fare un terzo film… per me avrebbe assolutamente
senso“. Jeff Sneider sostiene che la Warner Bros. ha già dato
il via libera a un terzo film, che potrebbe uscire nel 2027.
“Ho già sentito dire che la WB
è così entusiasta della visione di Villeneuve per Dune
che la ‘Parte Tre‘
ha già ottenuto il via libera con una data di uscita prevista per
il 2027. La WB vede la seconda parte come un successo, e
internamente sento che lo studio prevede già un’apertura superiore
ai 100 milioni di dollari. Forse è ottimistico, ma visto il trailer
qui sopra, non è affatto da escludere“.
Supponendo che Dune – Parte
Tre che potrebbe chiamarsi Dune: Messiah vedrà la luce e se
non avete letto i libri, fate attenzione agli spoiler da questo
punto in poi.
Il Duncan Idaho di Jason Momoa è stato ucciso verso la fine del
primo film, ma parlando con Josh Horowitz di MTV, l’attore di Paul
Atreides Timothée Chalamet si è lasciato sfuggire (i
libri sono in circolazione da 70 anni!) che la star di Aquaman
tornerà se Dune:
Messiah.
Come fa Duncan a tornare dopo
quella che sembrava una morte così definitiva? Nell’universo di
Dune, una copia artificiale (non esattamente un clone) di una
persona deceduta, nota come Ghola, può essere creata da
una razza geneticamente modificata nota come Bene Tleilax.
A Paul viene presentato un Ghola del suo vecchio amico e, poiché
possiede i ricordi dell’originale, Jason Momoa potrà essenzialmente riprendere il
suo ruolo.
Trying to figure out who is worse at
spoiling now, Timothee Chalamet or Tom Holland. Don’t watch this
“70-year-old spoiler” if you haven’t read Dune Messiah pic.twitter.com/xVNcCsjf6H
Paul Atreides può essere visto
cavalcare un verme della sabbia prima di un faccia a faccia con
Feyd-Rautha di Austin Butler, ed è chiaro che la posta in
gioco in questo film sarà incredibilmente alta. Sono presenti anche
Lady Jessica (Rebecca
Ferguson) e l’Imperatore di Christopher
Walken, così come i Fremen mentre si radunano attorno a
Paul.
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank
Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio
2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Dune – Parte
Due (qui
la nostra recensione) è stato accolto con recensioni
estremamente positive e dato anche l’ottimo
riscontro al box office la possibilità che Dune
– Parte Tre diventi realtà è ora molto più alta.
Il terzo film potrebbe poi essere l’occasione per portare in scena
un personaggio inizialmente presente anche in Dune – Parte
Due ma poi rimosso al momento del montaggio. Si tratta del
Conte Hasimir Fenring, l’assassino e consigliere dell’Imperatore,
marito di Lady Fenring (Léa
Seydoux), interpretato dall’attore Tim Blake
Nelson.
Proprio l’attore ha ora dichiarato
di essere rimasto deluso dall’essere stato tagliato dal film e
parlando con Movieweb ha dichiarato che:
“Non credo di essere autorizzato a dire quale fosse la scena.
Lo lascio fare a Denis, se vorrà parlarne. Mi sono divertito molto
a girarla. E poi ha dovuto tagliarla perché pensava che il film
fosse troppo lungo. Mi ha spezzato il cuore, ma non c’è rancore. Mi
è piaciuta molto quest’esperienza e non vedo l’ora di fare
qualcos’altro con lui, e sicuramente abbiamo intenzione di
farlo“.
Dato il ruolo più importante di
Fenring nei libri di Dune successivi al primo, è possibile che Nelson
possa avere una seconda possibilità in Dune –
Parte Tre. Come noto, Villeneuve ha dichiarato che non
concepisce il concetto di director’s cut o di rilascio
delle scene tagliate. Per lui, se qualcosa di girato non viene
inserito nel film
è da considerarsi morto, senza possibilità di futura
pubblicazione. Probabilmente, dunque, non vedremo mai le scene con
protagonista Nelson, ma il suo personaggio potrebbe comunque
comparire ancora nel racconto.
Tutto quello che c’è da sapere su Dune – Parte
Due
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank
Herbert. Dune –
Parte due è uscito nei cinema il 28 Febbraio
2024. Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune,
che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido
successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di
dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di
dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il
sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga
scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Dune – Parte
Due (qui
la nostra recensione) è al cinema dal 28
febbraio è sta continuando ad ottenere ottimi riscontri di
critica e
di incassi. Il film, come noto, è una fedele trasposizione
delle ultime due parti del romanzo di Frank
Herbert, anche se apporta alcune significative modifiche.
La più importante tra queste è probabilmente quella legata al
personaggio di Alia Atredies (Anya
Taylor-Joy), la sorella minore di Paul Atredies
(Timothée
Chalamet). Mentre Alia nasce durante il salto
temporale di diversi anni presente nel libro e gioca un ruolo
importante nell’atto finale come una giovane bambina, in
Dune –
Parte Due non è invece ancora nata e gli unici momenti
a lei dedicati sono le conversazioni dal grembo con la madre
Jessica Atredies (Rebecca
Ferguson), oltre a un flash forward su di lei da
adulta.
In una recente intervista con
Inverse, il co-sceneggiatore di
Dune –
Parte Due, il co-sceneggiatore Jon
Spaihts ha parlato di questa decisione, sostenendo che è
stata presa per una serie di motivi. “Eravamo un po’ diffidenti
nei confronti di quella bambina parlante, come fosse una
distrazione nel mezzo del film“, ha detto Spaihts. “È una
cosa difficile da realizzare su pellicola. Permettere un lasso di
tempo così lungo avrebbe inevitabilmente raffreddato le passioni
della Prima Parte. Se la morte di Duke Leto fosse avvenuta anni e
anni fa, si sarebbe attenuato il trauma persistente che tutti i
personaggi stavano provando. Volevamo che il calore della loro
passione fosse fresco e che le loro ferite fossero
fresche“.
“Jessica parla dunque con una
specie di fantasma dentro di lei e cammina nel mondo dei Fremen in
un apparente stato di follia, parlando con qualcuno che non c’era.
E ci è piaciuto molto il dramma di questa situazione. Il regista
Denis Villeneuve era impegnato nella sfida visiva di rappresentare
questo piccolo adulto prematuro nell’utero, avvolto in una luce
rosa perlacea e fluttuante in un fluido“. Questo nuovo film si
svolge infatti solo pochi mesi dopo gli eventi del precedente
lungometraggio, ma è estremamente probabile che Alia Atreides possa
affermarsi come un personaggio centrale e presente in scena in
Dune – Parte Tre.
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune: Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune
del 1965 di Frank Herbert. Il secondo capitolo continuerà la storia
di Dune: Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Il duca Leto Atreides –
interpretato nel film del 2021 Dune da Oscar Isaac – è stato eliminato in quanto
intendeva governare Arrakis secondo le regole del cuore. È quanto
viene pronunciato dall’Imperatore Shaddam IV di Christopher
Walken in Dune –
Parte due, il tanto atteso sequel ora finalmente al
cinema. Un’affermazione che può tranquillamente essere estrapolata
dal suo contesto e utilizzata come una chiave di lettura
dell’intero film, il quale
mette da parte “le regole del cuore” per fare ampio sfoggio del
controllo estetico e tecnico. Cosa che certamente sazia l’occhio,
ma fa risultare piuttosto arido emotivamente l’intero film.
Il regista Denis
Villeneuve (Arrival, Blade Runner
2049) ci riporta dunque nell’universo immaginato negli
anni Sessanta dallo scrittore Frank Herbert,
adattando insieme a Jon Spaihts la seconda e la
terza parte del primo romanzo del Ciclo di Dune. Nel far
ciò, disponendo di un budget ancor più imponente di quello avuto
per il precedente film, Villeneuve tiene fede alle sue promesse di
dar vita ad una Parte due concepita come un’epica opera di
guerra, in contrapposizione alla Parte Uno invece più
contemplativa. Alla ricercatezza estetica si aggiunge dunque qui
una maggior dose di azione, ma la saga continua appunto ad apparire
così controllata da soffocare ogni emozione.
La trama di Dune –
Parte due
Timothée Chalamet e Austin Butler in una scena di Dune – Parte due.
Dune – Parte
due riprende lì dove il precedente film si
interrompeva. In seguito alla sua fuga nel deserto di Arrakis
insieme a sua madre Lady Jessica e ai
Fremen, Paul Atreides inizia a
tramare la sua vendetta contro il malvagio barone Vladimir
Harkonnen e di conseguenza contro l’imperatore
Shaddam IV che ha con lui ordito il piano per
distruggere casa Atreides. Prima, però, Paul dovrà imparare a
conoscere approfonditamente lo spirito del deserto, proseguendo la
sua formazione come Fremen e accettando il proprio ruolo di
“Mahdi”, ovvero il messia profetizzato dal popolo del deserto.
Nell’assumere tale potere, dovrà tuttavia compiere scelte
estremamente dolorose.
L’epopea visiva di
Dune
Dune è senza dubbio la
grande saga di fantascienza dei nostri tempi (assieme ad
Avatar di
James Cameron). Lo è per le ambizioni che
Villeneuve dimostra nelle sue idee di messa in scena; per la sua
ostinata fedeltà al romanzo di Herbert; per la sua ricerca
dell’elemento materiale accanto all’effetto speciale in CGI; per il
suo pretendere il meglio dal comparto del sonoro, della
scenografia, della fotografia e da ogni altro aspetto tecnico; per
il suo dimostrare i forti richiami al presente di un racconto
composto ormai circa sessant’anni fa; ma soprattutto per il suo
essere un’opera con precisi intenti autoriali rivolta però ad un
pubblico di massa.
Bastano queste caratteristiche a
rendere Dune – inteso nella sua totalità – un’opera da
elogiare, in quanto si pone degli obiettivi indubbiamente
affascinanti e non alla portata di tutti. Villeneuve – ormai da
identificare insieme a Christopher Nolan quale autore capace di
apportare la propria autorialità al film di genere e ancor di più
al blockbuster – dedica evidentemente anima e corpo al dar forma
all’iconografia duniana, riprendendo con Dune – Parte
due i discorsi estetici e narrativi del film precedente e
puntando con maggior vigore su una spettacolarità visiva che senza
troppe sorprese dimostra di avere pochi eguali al giorno
d’oggi.
I Vermi delle Sabbie in una scena di Dune – Parte Due.
Con questo nuovo Dune –
Parte due si compie dunque un viaggio nei luoghi
sacri di Arrakis, negli spigolosi e cupi palazzi del potere, si
attraversano imponenti anfiteatri per gladiatori e vasti campi di
battaglia, il tutto rigorosamente al galoppo dei mastodontici vermi
della sabbia. E ancora, entusiasmanti campi lunghi, eloquenti primi
piani, sperimentazioni visive: Villeneuve propone un più vasto
campionario di scenari che spezza in parte la monotonia
iconografica del precedente film, rendendo ulteriormente
affascinante un mondo già dimostratosi convincente nel 2021 e che
difficilmente mancherà di entusiasmare lo spettatore interessato a
ritrovare tali aspetti.
L’evoluzione di Paul Atreides
Altrettanto stimolante è poi ciò
che Dune – Parte Due vuole narrarci,
facendo prevalere ulteriormente l’aspetto politico e religioso
dell’opera di Herbert riguardo tematiche come lo sfruttamento delle
risorse, il soggiogamento con la paura di un popolo e la cieca
convinzione di quest’ultimo nell’arrivo di un Messia in grado di
ripristinare il paradiso terrestre. Tematiche con più richiami al
nostro contemporaneo che non a quello in cui Herbert scrisse
Dune e di cui facciamo esperienza attraverso lo sguardo di
un Paul Atreides che, seppur in modo brusco, compie un ulteriore
evoluzione come eroe tormentato e ambiguo, in modo forse
diametralmente opposto a ciò che era suo padre.
Come si accennava in apertura,
questo grandioso sfoggio estetico e il suo maniacale controllo
portano Dune – Parte due a riproporre
quello che era anche il principale “difetto” del primo film, ovvero
un eccesso di rigore che smorza il coinvolgimento emotivo. Non
bisogna però pensare che Villeneuve sia un regista freddo e
distaccato, né che i personaggi del film siano privi di un loro
complesso mondo interiore, ma l’ambizione di restituire tutto nel
modo più preciso, fedele e sorprendente possibile soffoca il cuore,
così come Paul soffoca i propri sentimenti per Chani.
Non sorprende dunque che proprio in
quest’ultima sia facile identificarsi. Spettatrice impotente della
perversa grandezza a cui Paul si sta abbandonando, Chani si rivela
essere il cuore ferito e messo da parte del racconto, un aspetto
che
Zendaya restituisce con struggente trasparenza grazie
ad uno sguardo corrucciato, labbra tremolanti o sospiri che valgono
più di mille parole. Proprio come Chani, anche lo spettatore – o
almeno quello che si riconoscerà in tale punto di vista – vedrà
compiersi un’opera straordinaria dove non c’è però spazio per
quell’imperfezione che dona anima e umanità e dove difficilmente ci
si sente coinvolti a tal punto da temere per la vita dei
protagonisti.
Zendaya nel ruolo di Chani in una scena di Dune – Parte
Due
Certo, proprio questa asetticità la
si potrebbe intendere come lo specchio di ciò che progressivamente
avviene al protagonista e al suo mondo (ricordando la motivazione
per cui Leto Atreides è stato eliminato), ma di certo la
concentrazione richiesta per due ore e quaranta allo spettatore è
una prova non da poco, considerando la complessità narrativa del
racconto. Non che Dune – Parte due
dovesse dotarsi di quegli elementi ludici e puerili di cui spesso i
blockbuster odierni fanno un abuso, ma di certo si richiede molto
senza che emotivamente si restituisca poi tanto.
Ne è un esempio il modo in cui
viene gestita la relazione tra Paul e Chani, con scelte che seppur
si potrebbero difendere in quanto fedeli al romanzo,
cinematograficamente spezzano il viaggio verso un climax che
avrebbe altrimenti potuto risultare molto più incisivo. Forse è
anche proprio la disomogeneità con cui vengono scritte e gestite le
varie sequenze del racconto (si veda anche il modo in cui viene
frettolosamente dichiarato l’inizio e la fine della battaglia) ad
inficiare sulla formazione di uno spettro emotivo più complesso e
duraturo del semplice rimanere estasiati dalla bellezza visiva.
Secondo le ultime proiezioni, a
tre settimane dall’uscita in sala, Dune – Parte
Due sembra essere destinato a un’ottima apertura
al botteghino, con oltre 65 milioni di dollari nel primo weekend di
programmazione. Il film sarà il primo grande blockbuster in arrivo
nelle sale cinematografiche dall’inizio del 2024 e per questo
motivo gli analisti prevedono che ci sarà una grande affluenza di
pubblico quando questo sequel diretto da Denis
Villeneuve arriverà nelle sale. Un segno eloquente è che
le prevendite dei biglietti per Dune – Parte Due stanno superando quelle di
Oppenheimer di Christopher Nolan, il quale aveva ottenuto un
incasso di 82,5 milioni di dollari nel weekend di apertura.
Per il film di Villeneuve si prevede
sì un’apertura di 65 milioni di dollari, ma questa è in realtà una
stima prudente. Le proiezioni più ottimistiche prevedono un incasso
intorno ai 75-80 milioni di dollari. Di certo, l’imponente cast di
attori che caratterizza il film ha il suo peso in tale
preannunciato successo. Il film del 2021, Dune, aveva
guadagnato negli Stati Uniti e in Canada 41 milioni nel suo weekend
di apertura, chiudendo poi globalmente a 402 milioni, frenato
naturalmente dalle restrizioni per la pandemia di Covid-19. Questo
suo sequel sembra dunque promettere di ottenere risultati ancor più
entusiasmanti, che potrebbero facilmente far confermare anche il
chiacchierato Dune 3.
Cosa aspettarsi da
Dune – Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
La Warner Bros. ha rilasciato la
prima clip di Dune – Parte
Due e, pur essendo di poco meno di 20 secondi, ci
offre uno sguardo emozionante all’inizio del duello culminante tra
Paul Atreides (Timothée
Chalamet) e il sadico Feyd-Rautha
Harkonnen (Austin
Butler).
Lo sneak peek ci offre
anche una piccola anteprima della voce utilizzata da Austin Butler per interpretare Feyd, e non è
affatto quello che ci aspettavamo!
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Con la presentazione in
Brasiledi Dune – Parte
Dueche dovrebbe iniziare tra circa un’ora,
Warner Bros Discoveryha pubblicato undici nuovi
poster dei personaggi del prossimo blockbuster diretto da Denis
Villeneuve, offrendo uno sguardo nuovo ai protagonisti principali
mentre si preparano per una guerra epica.
La nuova serie di poster mette in luce Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Il secondo capitolo
continuerà la storia diDune:
Parte Uno, che, nonostante la sua
controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel
2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di
produzione stimato di 165 milioni di dollari.Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel,
che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in
formati standard e premium, incluso IMAX.Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 1 marzo 2024!
“Tutte le strade portano
all’oscurità…” Manca ormai meno di un mese all’uscita di
Dune –
Parte Due, e la Warner Bros. ha condiviso un’eccitante
anteprima estesa di una delle sequenze d’azione più grandi
dell’atteso sequel.
La clip, della durata di 6 minuti,
mostra Paul Atreides che si prepara a cavalcare uno dei giganteschi
vermi di Arrakis per superare la sua prova finale e diventare uno
dei Fremen… o morire nel tentativo. Muad’Dib riesce ad aggrapparsi
al verme e a sollevarsi dalla sabbia, per la gioia – e il sollievo
– di Stilgar, Chani e degli altri.
Il teaser si conclude con altri
filmati: vediamo i combattenti per la libertà Fremen impegnare in
battaglia le forze combinate degli Harkonnen e i guerrieri
Sardaukar dell’Imperatore Padishah, e Paul affrontare il sadico
Feyd-Rautha in un combattimento singolo.
In una recente intervista con Games Radar, Villeneuve ha rivelato
che il finale ddi Dune – Parte
Due e sarà “più tragico” della conclusione del
romanzo.
“Tutti gli elementi sono lì. Ma
credo che l’adattamento cinematografico sia più tragico del libro.
Il modo in cui finisce la Seconda Parte… creerebbe un equilibrio
totale per concludere la storia di Paul in quello che potremmo dire
nella Terza Parte“.
La saga continua con il
pluripremiato regista Denis Villeneuve alle prese
con Dune – Parte
Due, il prossimo capitolo del celebre romanzo
Dune di Frank Herbert, con un cast
internazionale.
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Il 28 febbraio arriva sul grande
schermo Dune –
Parte Due, l’attesissimo nuovo capitolo della
saga diretta da Denis Villeneuve e nata dalla
penna di Frank Herbert.
Nelle sale di UCI Cinemas, inoltre,
i fan potranno rivivere le emozioni del primo capitolo della saga e
a seguire assistere alla nuova avventura di Paul Atreides:
acquistando un biglietto per l’anteprima di Dune –
Parte Due gli spettatori avranno infatti la
possibilità di vedere nella stessa sala anche Dune,
per farlo basterà consultare l’orario di programmazione della
multisala di riferimento e presentarsi con il biglietto circa tre
ore e mezzo prima rispetto all’orario di inizio di Dune –Parte Due.
Questo appuntamento si aggiunge
alle numerose iniziative che il Circuito ha organizzato per il
lancio dal film distribuito da Warner Bros. Pictures. La prima è il
concorso che mette in palio un viaggio da sogno ad Abu
Dhabi. Per partecipare basterà acquistare il biglietto sui
canali online del Circuito per le proiezioni dal 27 febbraio al 3
marzo sul sito dune2.ucicinemas. Il ricco premio includerà i voli
di andata e ritorno per la splendida Abu Dhabi, un soggiorno di
quattro notti nel quattro stelle The WB Hotel Abu
Dhabi, una giornata mozzafiato al Warner Bros.
World e un’avventura indimenticabile nel
deserto di Liwa. Inoltre, acquistando il biglietto
online sul sito dune2.ucicinemas o sull’app del Circuito per
l’anteprima del 27 febbraio o per le proiezioni previste fino al 3
marzo gli spettatori riceveranno l’esclusivo artwork del
film.
Infine, chi, nelle stesse date,
acquisterà un biglietto online o offline per le sale IMAX di UCI
Porta di Roma, UCI Orio e UCI Luxe Campi Bisenzio riceverà anche in
omaggio il magnete di IMAX.
Dune –
Parte Due esplora il mitico viaggio di Paul
Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della
vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia.
Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino
dell’universo conosciuto, Paul intraprende una missione per
impedire un terribile futuro che solo lui è in grado di prevedere.
Distribuito da Warner Bros. Pictures, il film diretto da Denis
Villeneuve vanta un cast d’eccezione, composto tra glia altri da
Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin,
Austin Butler, Florence Pugh, Dave Bautista, Christopher Walken,
Léa Seydoux, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling e Javier
Bardem.
Le multisala che proietteranno la
maratona di Dune,
con l’anteprima di Dune – Parte Due, sono:UCI Alessandria (AL), UCI
Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Bicocca (MI), UCI Cinemas
Meridiana Bologna (BO), UCI Bolzano (BZ), UCI Casoria (NA), UCI
Catania, (CT), UCI Certosa (MI), UCI Curno (BG), UCI Ferrara (FE),
UCI Firenze (FI), UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI
Seven Gioia del Colle (BA), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis
Marcianise (CE), UCI Luxe Marcon (VE), UCI RedCarpet Matera (MT),
UCI Luxe Maximo (RM), UCI Megalò (CH), UCI MilanoFiori (MI), UCI
Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI
Orio (BG), UCI Palermo (PA), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia
(PG), UCI Piacenza (PC), UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma
(RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (RN), UCI Reggio Emilia
(RE), UCI Roma Est (RM), UCI Sinalunga (SI), UCI Torino Lingotto
(TO), UCI Verona (VR), UCI Luxe Palladio (VI) e UCI Villesse
(GO).
Mancano circa due settimane
all’uscita in sala di Dune –
Parte Due e in attesa di poter avere dei pareri
critici più elaborati, le prime reazioni emerse a seguito di alcune
anteprime elogiano ampiamente il nuovo film diretto da
Denis Villeneuve, sequel del primo capitolo uscito
in sala nel 2021. Su X, Thibault Hycarius ha
detto semplicemente: “Questa sera ho avuto la possibilità di
assistere alla prima di ‘Dune – Parte Due. Non vi mentirò, sono molto
grato di essere vivo solo per vedere questo, avere la possibilità
di vedere un film come questo, è difficile da descrivere. Che
film.”
Pareri estremamente positivi anche
da Matteo Sapin, il quale ha
affermato che il film è “impressionante tanto quanto la
Parte Uno, se
non di più“. Mentre @Siphano
riporta: “Auguro a tutti i futuri film di fantascienza la migliore fortuna
per il prossimo decennio, dato che questo fissa l’asticella così in
alto. Davvero eccezionale“. @CineHDFR
ha invece descritto Dune – Parte
Due come: “Potente ed epico! Succedono così tante cose
che è un’apoteosi a tutti i livelli. Non riesco a credere a quello
che ho appena vissuto”.
Parere positivo anche quello di
@DailyPop, che scrive: “Più grande, più epico, più intimo…
Denis Villeneuve realizza una seconda opera che eleva la saga di
DUNE al rango dei più grandi blockbuster di fantascienza
moderni.” “Le promesse di Denis Villeneuve sono state
mantenute: DUNE
– PARTE DUE è potente, epico e ancora più grandioso!“,
scrive invece @DuneInfoFR. @Les_Bonhommes riporta invece: “Non
siamo grandi fan del primo Dune parte 1, ma la parte 2 è stata
un’altra cosa. Siamo rimasti a bocca aperta per l’epicità e la
grandiosità del film“.
“Non so cosa dire dopo questo
grande schiaffo in faccia, ma viva il cinema, viva Denis
Villeneueve e viva la perfezione che è questo film“, è invece
il commento di @Kellie0210. “Dune 2 è il capolavoro che stavamo
aspettando! Il film alterna brillantemente scene intime e scene
d’azione oltraggiose, più presenti in quest’opera. Il carisma di
Chalamet risplende! Villeneuve fa entrare ulteriormente Dune nella
leggenda“, afferma invece @westworldlesang. Pareri
estremamente positivi dunque, che fanno aumentare la curiosità nei
confronti di questo atteso film.
Cosa aspettarsi da Dune – Parte
Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Dune – Parte
due (qui
la nostra recensione) porta a compimento il racconto proposto
dal primo romanzo del Ciclo di Dune, scritto da Frank Herbert nel
1965. Mentre il film uscito nel 2021
(qui
la recensione) era infatti l’adattamento della Prima Parte,
chiamata Il pianeta delle dune, questo
nuovo film è invece la trasposizione della Seconda e Terza Parte,
chiamate Muad’dibe Il
profeta. L’aver diviso in due film quanto raccontato
in questo primo volume è stata spiegato con la volontà di adattare
quanto più fedelmente possibile quanto in esso presente. Nonostante
ciò, Denis Villeneuve – anche sceneggiatore del
film insieme a Jon Spaihts – ha comunque dovuto
apportare alcune modifiche, che scopriamo qui di
seguito.
Dune – Parte due rimuove
il salto temporale di due anni del libro
La linea temporale di Dune
cambia in Dune – Parte
due. Il sequel di Denis Villeneuve elimina infatti un
importante salto temporale presente nel libro. Così facendo, questo
secono capitolo si svolge direttamente dopo gli eventi del finale
di Dune e nel
corso del film passano solo pochi mesi, a giudicare da come procede
la gravidanza di Jessica. Questo differisce dal libro, in quanto
Herbert ha invece effettuato un salto temporale di due anni poco
dopo che Paul è entrato a far parte dei Fremen. Ciò ha permesso lo
sviluppo di varie relazioni e rende meno rapida l’ascesa al potere
di Paul. In Dune – parte
due, invece, l’eliminazione di tale salto temporale
accelera l’intera narrazione.
Alcuni personaggi non sono presenti nel film
Un personaggio particolarmente
importante all’interno del romanzo e invece del tutto assente in
Dune –
parte due è il Conte Fenring. Egli fa
parte della Casa Corrino, il che rende questo assassino e mentat
addestrato un parente, nonché un amico intimo e un consigliere,
dell’Imperatore Shaddam IV (Christopher Walken). Nel film è
presente sua moglie, Lady Margot Fenring (Lea
Seydoux), ma di lui non vi è traccia. Si tratta di
un’assenza piuttosto importante, dato che nel libro – oltre ad una
sua presenza piuttosto ricorrente – l’Imperatore dà Fenring il
delicato ordine di uccidere Paul.
Altri due personaggi importanti nel
libro ma completamente rimossi dal film sono il mentat
Thufir Hawat e la fremen Harah.
Il primo è presente nel film del 2021, interpretato da
Stephen McKinley Henderson, mentre è completamente
assente dal sequel. Nel romanzo, tuttavia, egli sopravvive
all’attacco degli Harkonnen su Arrakis e iniziato a lavorare per il
Barone Harkonnen. Svolge un ruolo fondamentale nel manipolare
quest’ultimo dietro le quinte e nel cercare di trovare Maud’Dib,
solo per scoprire che si tratta di Paul. Thufir muore poi dopo
essersi rifiutato di uccidere il ragazzo. Tutta questa storia è
però assente in Dune – Parte
due, il che porta a pensare che in questo adattamento egli
non sia sopravvissuto all’attacco di Arrakis.
Harah, invece, è la moglie del
fremen Jamis, colui che Paul deve uccidere alla fine del primo
film. Nel libro, egli si sente particolarmente in colpa per aver
dovuto compiere tale gesto e prende a cuore le sue responsabilità
nei confronti della moglie e dei figli di Jamis. È qui che entra in
gioco Harah, la quale diventa la serva di Paul, segnando l’inizio
di una relazione importante. In Dune – Parte due, tuttavia, Harah non è
minimamente menzionata, una scelta probabilmente fatta per
permettere di concentrarsi in modo più approfondito sul rapporto
tra Paul e Chani.
Gurney ottiene la sua vendetta su Rabban Harkonnen
Il ritorno di Gurney
Halleck (Josh
Brolin) in Dune – Parte
due è accompagnato da alcuni significativi cambiamenti.
Villeneuve ha infatti seguito il libro nel collegare la storia di
Gurney a Rabban Harkonnen (Dave
Bautista), responsabile della cicatrice sul volto del
guerriero e dell’uccisione della sua famiglia. Invece di copiare
però il punto del libro in cui è il popolo Fremen ad uccidere
Rabban dopo anni del suo regno abusivo, l’onore di porre fine alla
vita del crudele Harkonnen viene data proprio a Gurney. Questo
cambiamento permette di dare al personaggio un finale più
soddisfacente, in quanto vendica la sua famiglia e soddisfa il suo
desiderio di sangue.
La morte di Feyd-Rautha e la sua
lotta con Paul sono diverse
Anche la fine di
Feyd-Rautha (Austin
Butler) si svolge in modo diverso in Dune – Parte
due rispetto al libro. Il combattimento tra Paul e
Feyd-Rautha è un momento culminante per entrambi, ma la versione
proposta dal film è molto meno brutale. Villeneuve rinuncia ad
esempio ai trucchi delle lame avvelenate nell’adattamento
cinematografico per renderlo un incontro di pura forza e abilità.
Sebbene la sconfitta di Paul contro Feyd-Rautha sia fedele al
materiale di partenza, nel film avviene dopo aver sorpreso il
cugino con una pugnalata allo stomaco. Nel libro, Paul conficca
invece un coltello nella mascella di Feyd-Rautha e nel suo cervello
per ucciderlo.
Nel libro le Grandi Case non
contestano l’ascesa al trono di Paul
Le scene finali di Dune – Parte
due includono un altro cambiamento: Gurney rivela che le
Grandi Case non onoreranno l’ascesa di Paul a Imperatore. Nel
libro, la sua minaccia di distruggere tutte le miniere di spezie su
Arrakis induce invece la Gilda e le Grandi Case a stare a guardare
lo svolgersi degli eventi. Il romanzo di Frank Herbert non si dice
direttamente quali siano state le reazioni delle Grandi Case al
fatto che Paul sia diventato Imperatore, ma l’idea che sfidino
immediatamente il suo governo è decisamente non presente nel testo.
Tale cambiamento permette però di anticipare la Guerra Santa che
sarà centrale in Dune – Parte tre.
Alia Atreides
Uno dei cambiamenti più importanti
che il film attua rispetto al romanzo è relativo al ruolo di
Alia Atreides. Invece di essere come nel libro una
bambina di due anni con le capacità mentali di un adulto, la
sorella di Paul rimane nel grembo di Lady Jessica
per tutto il film. La scelta di Anya Taylor-Joy – che compare con un cameo
nella versione adulta del personaggio – come Alia Atreides
significa che avrà un ruolo più ampio in futuro. In questo film,
però, pur non essendo ancora nata, può comunque parlare a Jessica
in modo inconscio. Poiché Alia è un personaggio intrinsecamente
difficile da adattare correttamente, questo cambiamento nel libro
ha un certo senso.
Ma significa anche che di Dune – Parte
due sono state cambiate anche altre parti della storia. In
particolare, nel romanzo è proprio Alia ad uccidere il Barone
Harkonnen e non Paul, come invece viene mostrato nel film. L’aver
fatto morire quest’ultimo per mano di Paul, dopo che egli ha
scoperto il legame di parentela che li unisce, aggiunge però un
livello di irrispettosità in più e permette di mostrare
ulteriormente il cambiamento caratteriale di Paul.
La storia d’amore tra Paul e Chani è
una parte importante della storia che Dune – Parte
due racconta, ma il film cambia diversi aspetti e ne
tralascia alcuni molto importanti, a partire dalla nascita del loro
primo figlio. Ciò deriva dalla linea temporale compressa del film e
dal modo in cui Villeneuve cambia la prospettiva di Chani sulla
profezia di Lisan al Gaib. Sebbene non sia menzionata o mostrata
nel sequel, nel libro Chani dà infatti alla luce il primo figlio di
Paul, Leto II, dopo aver trascorso due anni
insieme. Tuttavia, la tragedia li colpisce quando Leto II muore da
neonato durante un attacco a un sietch Fremen.
Il film cambia poi quanto narrato
nel libro riguardo il rapporto tra Paul e Chani in un altro modo
piuttosto significativo, ovvero rendendo Chani parte della profezia
di Lisan al Gaib. Il film incorpora correttamente il nome Fremen di
Chani, Sihaya, che significa “Primavera del deserto”, ma vi
aggiunge un peso maggiore. Chani dice infatti subito di essere
legata a qualche profezia e solo dopo che Paul beve l’Acqua della
Vita il suo legame viene rivelato. Quando Chani piange a causa del
coma di Paul, le sue lacrime si mescolano all’Acqua della Vita per
riportarlo alla piena coscienza, adempiendo a una parte della
profezia non riportata nel libro.
Infine, il punto in cui Dune – Parte
due lascia la storia di Chani è probabilmente uno dei più
grandi cambiamenti rispetto al libro che il film apporta. Dopo che
Paul diventa imperatore e decide di sposare la Principessa Irulan
(Florence
Pugh) Chani esce infuriata dalla stanza, dirigendosi
nel deserto e richiamando un Verme della Sabbia per allontanarsi da
lì. L’impressione è che si senta tradita da Paul, che sia frustrata
da ciò che lui è diventato e dalla profezia, e che alla fine
potrebbe lasciarsi alle spalle Maud’Dib per una vita più
semplice.
Si tratta però di un finale
drasticamente diverso da quello del libro, dove Chani, pur ferita
dalle decisioni di Paul, alla fine capisce perché le sta prendendo
e che il matrimonio con Irulan è puramente di facciata. Rimane al
fianco di Paul per tutto il tempo, accettando il suo ruolo di
“concubina” perché viene comunque trattata come una moglie. Come
noto, Chani dà alla luce nel racconto di Herbert ad altri due figli
di Paul, morendo però di parto. Con questo finale così diverso, è
ora tutto da scoprire in che modo il loro rapporto evolverà con il
proseguimento della trasposizione cinematografica di
Dune.
Dopo oltre due anni di attesa,
Dune –
Parte due (qui
la nostra recensione) è finalmente arrivato in sala, a partire
dal 28 febbraio. Denis Villeneuve
riporta così sul grande schermo il pianeta sabbioso dove si
svolgono gli eventi che vedono contrapposti gli Atreides, gli
Harkonnen e i Fremen, insieme ad altre numerose forze in gioco per
il controllo non solo della preziosa spezia ma anche dell’intero
universo conosciuto. Tratto dal primo romanzo del Ciclo di
Dune di Frank Herbert, il film uscito nel 2021
(qui
la recensione) aveva introdotto tutto ciò, mentre questo
secondo film adatta invece gli ultimi capitolo del libro, portando
ad un finale inaspettato che conduce direttamente agli eventi di
Dune: Messiah.
La profezia del Kwisatz Haderach
Dune – Parte due, sostanzialmente,
ruota intorno alla profezia del Kwisatz Haderach,
ovvero una sorta di Messia la cui venuta i Fremen attendono da
tempo in quanto costui sarà in grado di liberarli dagli invasori e
riportare l’ordine e la giustizia nell’Universo. Lady
Jessica (Rebecca
Ferguson) favorisce il diffondersi della convinzione
che sia proprio suo figlio Paul Atreides (Timothée
Chalamet) il Messia. La donna ha infatti acquisito
sempre più potere dopo essere diventata la Reverenda
Madre, bevendo il liquido fatale per gli uomini noto come
Acqua della Vita. Grazie ad esso, eredita i
ricordi di tutte le antenate della sua linea genetica.
All’insaputa di tutti, Jessica è
però incinta e l’Acqua della Vita risveglia prematuramente la mente
di sua figlia prima della nascita. A seguito di ciò, Jessica inizia
ad avere conversazioni spirituali con la bambina che porta in
grembo e ritiene che gli abitanti del Nord di Arrakis debbano
essere convinti per primi della profezia, a partire dai più deboli
di mente. Dopo aver compiuto ciò, si sposta poi nel sud del
pianeta, presso i Fremen integralisti. Quando anche Paul si vede
costretto a rifuggiarsi presso i Fremen del sud di Arrakis, va
infine incontro al suo destino.
Qui, contro il volere di
Chani (Zendaya),
Paul consuma l’Acqua della Vita e cade in coma, sopravvivendo però
al veleno e risvegliandosi con un senso più chiaro del passato e
del futuro. Nel suo sonno, Paul ha anche avuto una visione di sua
sorella Alia (Anya
Taylor-Joy) e ha realizzato che il
Barone (Stellan
Skarsgård) è in realtà suo nonno materno. Quando tutto
ciò che avevano profetizzato viene dunque confermato dalle azioni
di Paul, i Fremen diventano fedeli seguaci, credendo che egli li
condurrà in Paradiso. L’imperatore Padishah Shaddam
IV (Christopher Walken),
venuto però a conoscenza dell’ascesa di un potente soldato Fremen
chiamato Muad’Dib, si reca sul pianeta in cerca di
spiegazioni.
Come nel romanzo, il film si
conclude con l’imperatore Shaddam IV che arriva su Arrakis per
affrontare la ribellione dei Fremen e punire gli Harkonnen per non
aver fatto il lavoro sporco. Paul e i Fremen usano però proprio in
quel momento i sandworm e le armi atomiche della famiglia Atreides
per invadere Arrakeen, la capitale di Arrakis, e riprendere il
potere. Una volta conquistata facilmente la capitale, Paul fa il
suo ingresso nel palazzo principale e uccide il Barone, colpevole
di aver fatto assassinare suo padre. Compiendo ciò, però, Paul ha
anche ucciso la persona che era attualmente a capo di Arrakis.
Paul afferma però a quel punto di
essere egli il Duca di Arrakis succeduto a suo padre Leto, perché
tecnicamente l’invasione del pianeta che ha massacrato la sua
famiglia era illegale. Paul afferma inoltre che salirà al trono
sposando la Principessa Irulan (Florence
Pugh), figlia dell’Imperatore, manifestando dunque la
volontà di non accontentarsi di Arrakis ma di voler spodestare
l’attuale imperatore per prendere il suo posto. Per tentare di
impedirlo, Feyd (Austin
Butler), è chiamato a combattere come campione
dell’Imperatore, il che significa che, per procura, se Paul uccide
Feyd, otterrà il trono.
Lo scontro è violento e senza
esclusione di colpi ma ben presto la forza fisica di Feyd sovrasta
Paul, ferendolo quest’ultimo con la lama dell’Imperatore. Tuttavia
Feyd commette l’errore di distrarsi spostando la propria attenzione
su Chani, che individua come la favorita di Paul. Così facendo,
permette a quest’ultimo di rialzarsi e – spinto dal desiderio di
proteggere Chani – di ferirlo mortalmente. Morendo Feyd, muoiono
anche le speranze dell’Imperatore di vedere eliminato il suo
principale nemico. Shaddam IV si vede dunque costretto ad
inginocchiarsi e riconoscere Paul come nuovo sovrano.
La Guerra Santa ha inizio nel finale di Dune – Parte
due
Ma la vittoria di Paul non significa
che le altre Grandi Case dell’Impero accettino
senza protestare la sua ascesa al trono. Durante il duello di Paul
con Feyd-Rautha, queste erano infatti in attesa, in orbita intorno
ad Arrakis, convocate dall’Imperatore. Quando Paul uccide Feyd,
ordina a Gurney (Josh
Brolin) di informare le Grandi Case che è lui il loro
nuovo sovrano. Queste, tuttavia, replicano che si rifiutano di
onorare la sua ascesa come Imperatore, cosa che spinge un sempre
più agguerrito Paul ad ordinare al suo esercito di Fremen di
“mandarli in Paradiso”.
Così facendo, Paul dà
sostanzialmente inizio ad una guerra di proporzioni universali, di
fatto rendendo concrete le visioni avute precedentemente nel film.
Queste vedevano milioni di persone morire di fame in una galassia
devastata e tutto per causa sua. Pur temendo questo possibile
scenario futuro e nonostante gli iniziali tentativi per evitarlo,
Paul sembra dunque aver infine ceduto – dopo aver bevuto l’Acqua
della Vita – a quello che ritiene essere il suo destino, per quanto
spaventoso esso sia. Lady Jessica, dialogando con la nascitura
Alia, riflette dunque sul fatto che questo è l’inizio della Guerra
Santa di Muad’dib.
Chi non accetta tutto ciò è Chani,
sentimentalmente ferita da Paul che nonostante le abbia dichiarato
che la amerà per sempre, ha scelto di perseguire un matrimonio di
convenienza con la Principessa Irulan. Chani, che non crede nelle
profezie dei Fremen e le ritiene solo un modo per soggiogare il
popolo, è spaventata da ciò che Paul sta diventando, ritrovando in
lui quel fanatismo che tanto la spaventa dei suoi simili. Sceglie
dunque di non prendere parte alla sua guerra, non sentendola
propria, e di intraprendere piuttosto un proprio percorso verso
mete ancora ignote, che solo l’atteso Dune – Parte tre potrà svelare.
Il finale di Dune – Parte
due porta dunque a conclusione il racconto presente nel primo
libro del Ciclo di Dune, con la Guerra Santa poi narrata
nel suo seguito, Dune: Messiah. Il nuovo film diretto da
Villeneuve adatta dunque gli ultimi capitoli del primo romanzo di
Herbert dando maggior risalto a temi come il destino, il fanatismo
religioso e le guerre ideologiche. Il finale ci presenta inoltre
una sorta di “evoluzione negativa” per Paul, che sembra perdere i
propri valori positivi e acquisire invece una natura spietata. Con
un protagonista di questo tipo, idolatrato ciecamente e dotato di
un potere enorme, sarà interessante scoprire quali risvolti potrà
prendere il prossimo film.
Da oggi finalmente in sala, il film
Dune –
Parte due (qui
la recensione) diretto da Denis Villeneuve
riporta sul grande schermo l’avventura di Paul Atreide sul pianeta
Arrakis, dove medita vendetta contro gli assassini di suo padre e
mentre va anche incontro al proprio destino di Messia
dell’Universo. Come noto, questa seconda parte conclude la
narrazione del primo romanzo del Ciclo di Dune, scritto da Frank Herbert, ma
già da tempo Villeneuve afferma di
voler realizzare anche un Dune 3, che sarà basato
sugli eventi del secondo romanzo, Dune: Messiah. Alla luce di ciò, c’è
qualcosa in Dune – Parte
due, che anticipa questo ulteriore film?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank
Herbert. Dune –
Parte due uscirà nei cinema il 28 Febbraio
2024! Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune,
che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido
successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di
dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di
dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il
sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga
scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Dune – Parte due ha
una scena post-credits o una end-credits?
La risposta è molto sempplice: no,
non ci sono scene mid-credits o end-credits in Dune – Parte
due. Le scene post-credits sono diventate generalmente una
norma per i blockbuster a grande budget. Il merito va soprattutto
al MCU, perché chi entra in un film
evento si aspetta di vedere un’altra scena dopo i titoli di coda
che anticipa qualcosa sul futuro dei personaggi appena visti. Allo
stesso modo i fan di Dune si sono
chiesti se ci sia qualcosa del genere anche in Dune – Parte
due, ma la recente anteprima mondiale ha confermato che
non c’è nessuna scena dopo i titoli di coda che ci accompagni verso
il terzo film.
Inoltre, il regista Denis Villeneuve
ha precedentemente dichiarato di non amare le scene post-credits
nei suoi film. In un’intervista rilasciata a NME nel 2021, ha
dichiarato: “Non mi piacciono le scene post-credits. C’è
un’emozione finale molto specifica che stavo cercando con
l’inquadratura finale di Dune e non voglio rovinarla. Quindi no,
non uso scene post-credits. Non l’ho mai fatto e non lo farò
mai“. Alla luce di ciò, è comunque consigliabile rimanere fino
alla fine dei titoli di coda, non solo per onorare quanti hanno
lavorato al film ma anche per godere fino in fondo delle note della
colonna sonora composta da Hanz Zimmer.
Dune ha presentato al mondo Paul
Atreides e la sua missione di unire e salvare il popolo
Fremen su Arrakis. Mentre il primo film era
incentrato sull’esposizione, il
regista Denis Villeneuveafferma oggi che Dune – Parte
Due sarà più un semplice
film d’azione.
“Il primo film era più
meditativo e contemplativo. Stavamo seguendo un giovane alla
scoperta di un nuovo pianeta, di una nuova cultura“, ha detto
Villeneuve alla rivistaTotal
Film . “Il secondo
film. . . è più un film d’azione rispetto alla prima
parte. È più muscoloso.
Una delle scene più
interessanti
del trailer
di Dune
– Parte Due è quando Paul cavalca
uno dei giganteschi vermi della sabbia. Villeneuve ha ammesso
come Dune – Parte Due sia stato girato
con cineprese IMAX per catturare queste impressionanti sequenze
d’azione.
“È stata di gran lunga
una delle scene tecnicamente più complesse che abbia mai girato in
vita mia“, ha detto Villeneuve descrivendo la scena
dell’ascesa del verme.
Cosa aspettarsi da Dune: seconda
parte?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 1 marzo 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Circa un mese fa era stata riportato
il rumor secondo cui la durata di Dune –
Parte Due avrebbe avuto
una durata di circa 166 minuti, cosa che lo rendeva non solo
più lungo del Dune del 2021 ma anche il film più lungo tra quelli
ad oggi diretti dal regista canadese DenisVilleneuve. Digital Spy ha ora riferito che,
secondo l’Ufficio di classificazione cinematografica irlandese,
Dune –
Parte Due durerà in totale 165 minuti, ovvero due
ore e quarantacinque minuti. Un solo minuto di differenza rispetto
a quanto prima indicato, dunque, che conferma in ogni caso
l’imponenza di un film che si conferma
tra i più attesi del 2024.
Cosa aspettarsi da Dune:
Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank
Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio
2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Il successo al botteghino di un
franchise come Dune
è ancora incerta, dal momento che la Warner Bros. ha scelto di
distribuire il primo film nelle sale e su HBO Max
contemporaneamente a causa dell’epidemia di COVID-19. Tuttavia,
quando Dune – Parte
Due, il sequel di Denis Villeneuve arriverà nelle sale
il 1° marzo 2024, potremo vedere finalmente se si tratta
dell’epopea cinematografica da un miliardo di dollari che la WB
crede di avere tra le mani.
Attualmente (secondo Deadline)
Dune –
Parte Due debutterà negli USA con un incasso
previsto di 65 milioni di dollari. Il sito fa anche notare che le
prevendite dei biglietti stanno superando quelle di Oppenheimer
di Christopher Nolan in questa stessa fase.
Le prevendite sono state rese
accessibili al pubblico il 26 gennaio, e con così tanto tempo a
disposizione prima che Dune – Parte
Due sia disponibile nelle sale, è fondamentale notare
che i primi dati di tracking potrebbero aumentare o diminuire se le
vendite dei biglietti in prevendita iniziassero a bloccarsi.
Vale anche la pena di notare che le
vendite di biglietti in anticipo rispetto a Oppenheimer
non sono una garanzia che Dune – Parte
Due sia destinato a un incasso mondiale di oltre 900
milioni di dollari. L’epopea diretta da Christopher Nolan è stata a lungo in testa al
box office, grazie anche al suo enigmatico incontro con Barbie.
Tuttavia, gli analisti della Warner
Bros. devono essere soddisfatti di ciò che stanno vedendo
finora.
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Dune – Parte
Due: il pluripremiato regista Denis
Villeneuve torna alla regia del secondo capitolo della
saga ispirata al celebre romanzo Dune di
Frank Herbert con un cast ancora più ricco di star internazionali.
Il film, prodotto da Warner Bros. Pictures e
Legendary Pictures, è l’attesissimo seguito dell’acclamato Dune,
vincitore nel 2021 di sei Premi Oscar.
Ecco dove vedere in streaming Dune – Parte Due
Dune –
Parte Due riporta in sala l’acclamato bestseller di
Frank Herbert. Gli amati protagonisti del primo capitolo tornano
sul grande schermo affiancati da numerose nuove star
internazionali, tra queste: il candidato all’Oscar,
Timothée
Chalamet (“Wonka”, “Chiamami col tuo nome”),
Zendaya (“Spider-Man: No Way Home”, “Malcolm & Marie”,
“Euphoria”),
Rebecca Ferguson (“Mission: Impossible – Dead
Reckoning”), il candidato all’Oscar Josh
Brolin (“Avengers: Endgame”, “Milk”), il candidato
all’Oscar
Austin Butler (“Elvis”, “C’era una volta… a
Hollywood”), la candidata all’Oscar
Florence Pugh (“Black Widow”, “Piccole donne”), Dave Bautista (i film “Guardiani della galassia”, “Thor: Love and Thunder”), il Premio
Oscar Christopher Walken (“Il cacciatore”,
“Hairspray – Grasso è bello”), Stephen McKinley
Henderson (“Barriere”, “Lady Bird”), Léa
Seydoux (la saga “James
Bond” e “Crimes of the Future”), con Stellan
Skarsgård (“Mamma Mia!” i film, “Avengers: Age of Ultron”), la
candidata all0Oscar Charlotte Rampling (“45 anni”,
“Assassin’s Creed”) e il vincitore dell’Oscar Javier
Bardem (“Non è un paese per vecchi”, “A proposito
dei Ricardo”).
Dune – Parte
Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides che si
unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta contro i
cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla
scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo
conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile
futuro che solo lui è in grado di prevedere.
Villeneuve ha
diretto il film da una sceneggiatura scritta assieme a Jon Spaihts,
basata sul romanzo di Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent,
Cale Boyter, Denis Villeneuve, Tanya Lapointe e Patrick McCormick.
I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Jon
Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert,
con Kevin J. Anderson in veste di consulente creativo.
Villeneuve torna nuovamente a
lavorare con il team di filmmakers di “Dune”
composto da Greig Fraser, direttore della
fotografia vincitore di un Oscar, Patrice Vermette, scenografa
premiata con l’Oscar, Joe Walker, montatore anche lui vincitore di
un Premio Oscar®, Paul Lambert, supervisore degli effetti visivi
vincitore di un Oscar e Jacqueline West, costumista nominata
all’Oscar. La colonna sonora è composta anche in questo secondo
capitolo dal Premio Oscar Hans Zimmer.
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano una produzione Legendary Pictures, un film di
Denis Villeneuve: “Dune – Parte Due”. Il film è stato girato a
Budapest, Abu Dhabi, in Giordania e in Italia e uscirà nelle sale
italiane il 28 febbraio 2024, distribuito da
Warner Bros. Pictures.
Sky
Cinema inaugura il 2025 con una prima TV
eccezionale: Dune – Parte
Due, in onda mercoledì 1° gennaio alle
21:15 su Sky Cinema Uno, in
streaming suNOWe disponibile on
demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand
anche in 4K.
Il pluripremiato
regista Denis Villeneuve torna dietro la macchina
da presa per il secondo capitolo della saga ispirata al celebre
romanzo Dune di
Frank Herbert. Il film, prodotto da Warner Bros. Pictures e
Legendary Pictures e candidato come miglior film
drammatico e per la migliore colonna sonora
originale ai Golden Globe Awards 2025, è
l’attesissimo seguito dell’acclamato “Dune”, vincitore nel 2021 di
sei Premi Oscar.
Insieme agli
amati protagonisti del primo capitolo – TimothéeChalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin
e Dave Bautista – troviamo un cast ancora più
ricco con numerose nuove star internazionali, tra queste: il
candidato all’Oscar Austin Butler, la candidata
all’Oscar Florence Pugh, il Premio Oscar
Christopher Walken, LéaSeydoux, SouheilaYacoub e con StellanSkarsgård, la candidata all’Oscar
Charlotte Rampling e il vincitore dell’Oscar
Javier Bardem. Dune – Parte Due continua la storia
del film precedente, ma alza la posta in gioco offrendo al pubblico
un’esperienza completamente nuova, aumentando l’esperienza visiva
con immagini ancora più sorprendenti e grandi sequenze d’azione,
insieme a personaggi nuovi e avventure più intricate.
La trama di Dune – Parte Due
Paul Atreides e
sua madre Jessica si trovano tra i Fremen insieme al leader di un
loro clan, Stilgar, e alla guerriera Chani. Dovranno però imparare
a farsi accettare dall’intero popolo Fremen e soprattutto Paul, che
Stilgar crede essere l’atteso Messia di Dune promesso dalle Bene
Gesserit, dovrà concretizzare la propria profezia, per guadagnare
uno sterminato e micidiale esercito e con esso avere la possibilità
di vendicare suo padre, il Duca Leto. Ma la profezia che vede Paul
non è solo un sogno di vittoria bensì un massacro di inaudite
proporzioni, una guerra santa che incendierà l’intera galassia. Il
barone Harkonnen intanto continua a tramare per prendere il
controllo dell’impero e, di fronte ai fallimenti di Rabban contro i
Fremen, decide di affidarsi a un altro più letale rampollo:
Feyd-Rautha, che le Bene Gesserit ritengono possa dare alla luce la
loro attesa bambina suprema.
Dune – Parte
Due, la seconda parte del pluripremiato film di
Denis Villeneuve del 2021 dal classico romanzo di
Frank Herbert potrebbe segnare una delle aperture più importanti
degli ultimi post pandemia e post scioperi. Si prevede un’apertura
mondiale da 170 milioni di dollari , divisi
in 85 milioni – 90 milioni di
dollari all’estero e altri 80 milioni di
dollari nella fascia alta negli Stati Uniti e Canada. La
Warner prevede prudentemente un’apertura da 65 milioni di
dollari, ma la maggior parte delle agenzie e dei servizi
di monitoraggio prevedono quasi 80 milioni di dollari.
Ancora una volta Content is the
KING. Dune – Parte
Due, con 190 milioni di dollari, è stato finanziato in
gran parte dalla Legendary, ma la Warner Bros. ha una
partecipazione a due cifre nel film. La Warner riceverà una piccola
quota degli incassi e anche un compenso per la distribuzione. Lo
studio ha speso per il marketing globale in una campagna guidata
dal suo guru del marketing Josh Goldstine, denaro che sarà
recuperato nella cascata a valle sul piano finanziario.
Tuttavia, il dopo-risultato darà un
po’ di luce all’assediata Warner Bros Discovery, gestita da David
Zaslav, con un prezzo delle azioni di 8,60 dollari (ad oggi), che
si spera possa salire la prossima settimana. L’ultimo Q4 del
conglomerato è stato indebolito da scioperi e da un mercato
pubblicitario opaco. Tuttavia, Zaslav ha promesso che “avrà un
piano d’attacco per il 2024” che comprende “una library
creativa più robusta nei nostri studi cinematografici e
televisivi“.
Da notare che un’apertura interna
di 65-80 milioni di dollari supererebbe alla grande l’apertura
interna di 41 milioni di dollari di Dune,
del 2021, che ha visto le sue vendite di biglietti assorbite da
un’uscita in sala day-and-date sul servizio di streaming HBO Max
all’inizio di ottobre dello stesso anno. Tuttavia, Dune
fu uno dei pochi titoli day-and-date a superare i 100 milioni di
dollari al botteghino nazionale e uno dei soli due a superare i 400
milioni di dollari in tutto il mondo, insieme a Godzilla
vs. Kong della Legendary. È stato uno dei pochi
blockbuster che ha funzionato sia nelle case che nelle sale, ma ha
sicuramente lasciato molti soldi sul piatto del box office
theatrical.
Dune – Parte
Due è ora nelle sale di tutto il mondo e noi vi
raccontiamo alcuni dei momenti più importanti del sequel
fantascientifico di Denis Villeneuve, acclamato
dalla critica, tra cui gli eventi della battaglia finale e un cambiamento
significativo rispetto al romanzo di Frank Herbert.
Se avete letto il libro, questo
ovviamente non vi riguarda, ma tutti gli altri devono essere
consapevoli di importanti spoiler in questo articolo da questo
punto in poi.
Verso la
fine della di Dune – Parte
Due(recensione),
Paul Atreides beve una sostanza nota come l’Acqua
della Vita (liquido ricavato da un sandworm neonato), che
potenzia notevolmente le sue capacità di
preveggenza e gli conferisce il “dono” della piena
lungimiranza. “Muad’Dib” lo fa perché crede che accettare il
suo destino profetizzato come messia Fremen e Kwisatz Haderach
della Bene Gesserit sia l’unica strada per la vittoria, anche se sa
che porterà a una catastrofica guerra santa in suo nome.
Grazie alle testate nucleari degli
Atreides e ad alcuni vermi molto grandi, i Fremen riescono
a prevalere e Paul uccide il Barone Harkonnen – che si
rivela essere il padre di Jessica, suo nonno – prima di
affrontare Feyd-Rautha in un combattimento contro l’arma
bianca.
Paul viene gravemente ferito, ma
alla fine elimina il suo nemico e dice all’Imperatore Shaddam
Corrino IV che prenderà la mano di sua figlia, la
Principessa Irulan, e regnerà al suo fianco come nuovo
Imperatore.
Paul ordina quindi alla sua gente
di attaccare gli inviati delle grandi case dell’universo che si
sono riuniti su Arrakis e che si rifiutano di riconoscere
la sua ascesa, dando così inizio alla sua santa Jihad.
Dune –
Parte Due si conclude con un Chani devastata
che si allontana da Paul e pianta un martello nella sabbia per
chiamare un verme.
Si tratta di una svolta
importante rispetto al personaggio di Chani sui libri, che
segue/adora Paul e crede pienamente nel suo status di
Mahdi insieme a Stilgar e al resto dei Fremen. Il fatto
che riconosca il pericolo del fondamentalismo e si opponga
apparentemente a Paul alla fine del film suggerisce che i due
potrebbero essere nemici nel previsto adattamento di Dune –
Parte 3 che dovrebbe intitolarsi Messiah.
Il regista Denis
Villeneuve sembra che realizzerà Dune –
Parte 3.La Warner Bros. ha
recentemente pubblicato
il trailer di Dune – Parte
2, il prossimo capitolo dell’epica trilogia di
fantascienza di Denis Villeneuve, con
Timothée
Chalamet(Chiamami
col mionome), nei panni di Paul Atreides,
e Zendaya (Spider-Man:
No Way Home), in quelli di Chani.. Questo sequel ha avuto
il via libera quando il film Dune del 2021 ha
avuto successo, con Denis Villeneuve che
inizialmente pianificava di adattare il romanzo di Frank Herbert in
due parti.
Ci sarà Dune – Parte
3?
Tuttavia, Deadlineha recentemente riferito che Dune – Parte
2 sarebbe il secondo film di una saga pianificata di
tre film. Il capo critico cinematografico di Deadline, Pete
Hammond, ha confermato Dune – Parte 3 aWorld of Reel , dicendo: “Questo è
ciò che Denis dice
essere il piano“.Non è ancora chiaro se il
terzo film di Dune sarà
anche un adattamento del primo libro o se sarà un adattamento di
Messiah.
Dune: Parte
Due,
Oltre ai due attori poc’anzi
citati, nel film recitano anche Rebecca Ferguson
(Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar
Javier
Bardem (No Country for Old Men, Being the
Ricardos), il candidato all’Oscar Josh
Brolin (Avengers: Endgame), Stellan
Skarsgård (Avengers: Age of Ultron) e
Dave Bautista
(Thor: Love and Thunder). Fanno
inoltre il loro ingresso nel sequel Dune: Parte
Due anche Austin Butler
(Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del
famigerato Feyd Rautha e il premio Oscar Christopher
Walken (Il cacciatore, Prova a prendermi) nei
panni dell’Imperatore. Florence
Pugh (Black Widow, Piccole donne),
Léa
Seydoux (Crimes of the Future) e
Souheila Yacoub (la serie No Man’s
Land, Climax) completano infine l’ampio cast nei
panni rispettivamente della principessa Irulan, figlia
dell’Imperatore, Lady Margot, amica stretta di quest’ultimo, e
Shishakli, guerriera dei Fremen.
Dopo gli eventi del primo capitolo, Dune: Parte
Due ritrova Paul Atreides, unitosi ora a Chani e
ai Fremen e in cerca di vendetta contro i cospiratori che hanno
distrutto la sua famiglia e tutto ciò che conosceva del suo mondo.
Una guerra contro il malvagio barone Vladimir Harkonnen, e di
conseguenza contro l’imperatore Shaddam IV, è dunque inevitabile.
In preparazione a questa, Paul rafforzerà il suo rapporto con
Chani, farà la conoscenza della principessa Irulan Corrino, figlia
dell’Imperatore, e conoscerà profondamente lo spirito del deserto
proseguendo la sua strada come “Mahdi” il messia profetizzato dal
popolo del deserto, andando dunque incontro al proprio destino. Il
film arriverà nei cinema italiani dal 1 novembre e
porterà dunque a compimento il racconto intrapreso con il primo
film.
Sebbene Dune – Parte
2 abbia ufficialmente concluso le
riprese principali il mese scorso, stiamo ancora scoprendo nuove
aggiunte al cast.THR riporta la notizia che Tim Blake
Nelson (HBO
Watchmen,
Cabinet of Curiosities) apparirà nel sequel
fantascientifico di Denis Villeneuve in un ruolo
non rivelato.Non sono stati forniti dettagli sul
personaggio di Nelson, ma dal momento che solo un personaggio
principale del romanzo di Frank Herbert deve ancora essere
scelto, diremmo che c’è una buona possibilità che interpreti il
conte Hasimir Fenring, il marito mentat di Lady Margot
Fenring, che sarà interpretato di Léa
Seydoux.
Nelson ha debuttato nei panni
del dottor Samuel Sterns in The
Incredible Hulk e recentemente
abbiamo appreso che è pronto a riprendere il ruolo per
l’imminente Captain
America: New World Order, con
The Leader impostato come uno dei principali antagonisti
del sequel.
Le altre nuove aggiunte al cast di
Dune –
Parte 2 includono
Austin Butler nei panni di Feyd Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, il leggendario Christopher Walken nei
panni dell’Imperatore e Léa
Seydoux nei panni di Lady Margot Fenring.
Timothée Chalamet, Rebecca
Ferguson,Zendaya, Javier
Bardem,
Stellan Skarsgård,
Josh Brolin e
Dave Bautista riprenderanno i ruoli del primo
film. La sinossi recita: “La
seconda parte si concentrerà su Paul che riunisce un imponente
esercito di Fremen per combattere lo spietato Harkonnen, mentre
diventa essenzialmente una figura mitica del messia per gli
abitanti di Arrakis“. Dune – Parte
2 è stata recentemente posticipata dal 20
ottobre 2023 al 17 novembre 2023.
L’adattamento di Denis
Villeneuve di Dune
di Frank Herbert ha ottenuto il plauso del
pubblico e della critica quando è arrivato nelle sale nel 2021,
quindi le aspettative sono piuttosto alte su come si concluderà
l’esperienza con l’imminente Dune: Parte 2.
Rebecca Ferguson, una dei protagonisti del film,
ha già condiviso alcune lodi, affermando che il seguito è persino
migliore del suo predecessore. Ciò che rende questi commenti
particolarmente entusiasmanti è che si basano specificamente sulla
sceneggiatura e sulle scene che sono state girate rispetto al
prodotto finito, con il film completo che probabilmente sarà ancora
più impressionante.
“Correre sulle dune di
sabbia… sentirsi così piccoli su queste incredibili colline. Quanto
siamo piccoli rispetto a Madre Natura? Lo adoro. Devo dirlo: la
parte 2 è migliore della Parte 1. E lo dico senza averlo visto, lo
dico in base a ciò che ho letto, ciò che ho visto, ciò che ho
girato”, ha affermato l’attrice, che nel film interpreta Lady
Jessica, concubina del duca nonché madre di Paul, interpretato da
Thimothée Chalamet. Tali affermazioni non fanno
che aumentare le aspettative nei confronti del film, che anche
sulla base di ciò che resta da raccontare promette di essere
particolarmente più ambizioso e sbalorditivo a livello di eventi ed
estetica.
Come noto, questo secondo film
vanterà anche nuove aggiunte al cast, tra cui Austin Butler nei panni
di Feyd Rautha, Florence Pugh
nei panni della Principessa Irulan, il leggendario
Christopher Walken nei panni dell’Imperatore e
Léa Seydoux nei panni di
Lady Margot Fenring. Timothée Chalamet, Rebecca
Ferguson,Zendaya, Javier Bardem,
Stellan Skarsgård,
Josh Brolin e
Dave Bautista
riprenderanno invece i ruoli del primo film. La sinossi recita: La
seconda parte si concentrerà su Paul che riunisce un imponente
esercito di Fremen per combattere lo spietato Harkonnen, mentre
diventa essenzialmente una figura mitica del messia per gli
abitanti di Arrakis. Dune – Parte 2 uscirà
al cinema il 17 novembre 2023.
Warner Bros
Discovery ha diffuso il terzo trailer di Dune – Parte
2, l’attesissimo sequel del film Dune del
pluripremiato regista Denis Villeneuve che
continua la saga basata sul celebre romanzo di Frank Herbert
Dune.
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 1 marzo 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Arriva da Deadline la notizia che le
riprese dell’attesissimo sequel di fantascienza d’azione di Denis
Villeneuve Dune – Parte
2 dovrebbero iniziare entro la
fine del mese, il 21 luglio, e dovrebbe svolgersi ancora una volta
a Budapest, in Ungheria. L’outlet rileva anche che la seconda
puntata guidata da
Timothée Chalamet ha già iniziato già alcune riprese
pre-filmate in Italia, e secondo quanto riferito saranno girate al
Carlo Scarpa.
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.