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57 Seconds: trailer originale del film sui viaggi nel temo con Josh Hutcherson

57 Seconds film 2023

È stato rilasciato il trailer ufficiale di 57 Seconds per il prossimo thriller fantascientifico, con Josh Hutcherson e Morgan Freeman. Il film debutterà il 29 settembre nelle sale e in digitale negli USA. In Italia non ha al momento una data di uscita.

Il contributo presenta Franklin interpretato da Josh Hutcherson mentre ottiene improvvisamente un anello che viaggia nel tempo che gli consente di viaggiare nel passato per 57 secondi. Usa il gadget rivoluzionario per vendicarsi della compagnia farmaceutica, il cui farmaco ha portato alla morte di sua sorella gemella. Dai un’occhiata al trailer di 57 Seconds  qui sotto:

Cosa aspettarsi in 57 seconds?

“Quando un blogger tecnologico scopre un dispositivo che altera il tempo, scatena il suo potere per riscrivere il passato e cercare vendetta contro lo spietato impero aziendale che ha distrutto la sua famiglia”, si legge nella sinossi. “Ma le sue azioni innescano presto una terrificante catena di eventi, spingendolo in una battaglia al cardiopalma per la sopravvivenza in cui ogni secondo conta”.

57 seconds è diretto da Rusty Cundieff da una sceneggiatura che ha co-scritto con Macon Blair, basata sul racconto Lucifer di EC Tubb. Ad unirsi a Hutcherson e Freeman nel thriller d’azione al cardiopalma ci sono Greg Germann, Lovie Simone, Bevin Bru e Sammi Rotibi.

Oltre a 57 seconds, Hutcherson apparirà anche nel prossimo adattamento cinematografico di Blumhouse di Five Nights at Freddy’s , basato sul popolare videogioco horror con lo stesso nome. L’attesissimo film arriverà nelle sale e su Peacock il 27 ottobre.

 

58 minuti per morire – Die Harder: trama e cast del film con Bruce Willis

58 minuti per morire film

Divenuta una delle saghe cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema, nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis.

Dopo il grande successo del primo film, nel 1990 arriva al cinema il sequel intitolato 58 minuti per morire – Die Harder, diretto da Renny Harlin. Alla base della storia vi è l’omonimo romanzo pubblicato nel 1987 da Walter Wager. Protagonista del libro è in realtà un personaggio chiama Frank Malone, ma per il film tale dettaglio viene modificato al fine di permettere a John McClane di essere nuovamente il protagonista. Per cercare similitudini con il precedente film, anche i nemici vengono trasformati da un misterioso individuo ad un gruppo di terroristi. Così facendo i produttori speravano di andare incontro ad un nuovo successo sulla scia del precedente capitolo.

Tale speranza diventò reale nel momento in cui al box office il film incassò un totale di circa 240 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 70. Tale risultato superò di molto quello raggiunto dal precedente film, e spinse i produttori ad investire in ulteriori film della saga. Ad oggi, dopo cinque film, Willis ha più volte dichiarato di voler realizzare un sesto capitolo, con il quale poter salutare una volta per tutte il personaggio. Dal 2013 ad oggi, tuttavia, non sono state rilasciate notizie a riguardo. Ciò ha portato a pensare che, se ci sarà, bisognerà attendere un po’ più del previsto per un nuovo film della serie.

58 minuti per morire – Die Harder: la trama del film

È di nuovo la Vigilia di Natale. All’aeroporto di Washington John McClane attende l’arrivo dell’aereo su cui viaggia la moglie Holly. I due hanno in mente di trascorrere finalmente insieme e in totale tranquillità quel periodo di festa. Tale desiderio viene tuttavia stravolto nel momento in cui un gruppo di terroristi assale l’aeroporto e ne blocca il traffico aereo. Il colonello Stuart è a capo dell’operazione. Ex membro dell’esercito espulso per via di azioni illecite, questi punta a liberare l’ex generale corrotto, Ramon Esperanza, il quale sta anch’egli arrivando all’aeroporto per essere poi condotto a processo. I terroristi prendono possesso della torre di controllo, impedendo l’atterraggio dei voli in arrivo e lanciando la loro richiesta di liberazione.

Ancora una volta McClane riesce ad eludere la sorveglianza, iniziando a concepire un piano per salvare la situazione. Si troverà però a dover agire in fretta, poiché gli aerei in volo possiedono un’autonomia limitata. Quello su cui si trova sua moglie, in particolare, ha solo 58 minuti a disposizione prima di precipitare al suolo. A peggiorare l’azione ci pensa anche l’arrivo della polizia, che si dimostra impreparata a gestire la crisi. Tutto è nelle mani di McClane, e riprendere il controllo della torre è l’unico modo per lui di salvare la situazione. Passo dopo passo, il poliziotto dovrò così avvicinarsi a tale ambiente, evitando di essere ucciso dai terroristi che pattugliano l’intero aeroporto.

58 minuti per morire film

58 minuti per morire – Die Harder: il cast del film

Elemento indispensabile per dar vita al film era ovviamente il ritorno di Bruce Willis nei panni del poliziotto John McClane. Rimasto particolarmente entusiasta dell’esperienza con il precedente film, l’attore si dichiarò ben lieto di riprendere il personaggio. Nel farlo, egli ebbe inoltre la possibilità di dar vita a maggiori improvvisazioni nelle battute. Poiché quelle da lui inserite nel primo Die Hard ebbero un grande successo, i produttori spinsero Willis a inserire più gag, conferendo ulteriore carisma al personaggio. Tuttavia, al termine delle riprese l’attore dichiarò di non aver particolarmente apprezzato tale sequel, infastidito dalle eccessive somiglianze con il precedente. Per tale motivo si dichiarò disponibile a riprendere il personaggio solo se i successivi film fossero stati più diversi tra loro.

Nel film è nuovamente presente anche l’attrice Bonnie Bedelia, che riprende il personaggio di Holly McClane, moglie di John. L’attore William Atherton torna nei panni del giornalista senza scrupoli Richard Thornberg, che ancora una volta mette in pericolo la vita dei protagonisti. Ad interpretare il villain di turno vi è William Sadler, che dà vita allo spietato colonnello Stuart. Per interpretare tale personaggio, l’attore ha dovuto allenarsi per diversi mesi nelle arti marziali, in preparazione della scena di combattimento alla fine del film. Il noto Franco Nero, invece, è presente nel film con il ruolo del generale Ramon Esperanza, l’uomo che Stuart tenta di liberare dall’arresto. Infine, l’attore John Amos interpreta il maggiore Grant, mentre John Leguizamo è Burke.

58 minuti per morire – Die Harder: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Quasi del tutto ambientato nell’aeroporto di Washington, il film ha avuto in realtà come location principale il Los Angeles International Airport. Molte delle riprese interne sono infatti state svolte in questo, mentre le riprese esterne sono state realizzate all’aeroporto internazionale Stapleton di Denver. Molte delle scene del film presentano però una gran varietà di location, cosa che ha permesso alla produzione di poter camuffare le differenze con i luoghi in cui dovrebbe essere realmente ambientato il film. L’effetto finale permette di non avvertire differenze, ma riesce a trasmettere la sensazione che tutto sia effettivamente stato girato nello stesso luogo.

Nell’attesa di un nuovo possibile film della saga, è possibile fruire di 58 minuti per morire – Die Harder grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione giovedì 6 ottobre, alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: dal 18 al 25 giugno 2022

Pesaro

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è lieta di annunciare le date della 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 18 al 25 giugno 2022 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

Il festival, diretto da Pedro Armocida, annuncia le date e, contemporaneamente, apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè, per film senza alcun vincolo di formato, genere, durata e lingua, del concorso di critica cinematografica dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo. 

Dopo il successo della scorsa edizione, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta preparando un programma sempre più attento alle nuove forme e ai nuovi linguaggi del cinema. L’Evento Speciale sul cinema italiano, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, sarà dedicato a Mario Martone. Attraverso la retrospettiva dei suoi film, la pubblicazione di una monografia edita da Marsilio e una tavola rotonda aperta al pubblico, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema omaggerà il grande regista napoletano reduce dal successo di pubblico e di critica di Qui rido io, presentato alla scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dalle riprese del suo nuovo film Nostalgia, con Pierfrancesco Favino, dal romanzo omonimo di Ermanno Rea. 

Mario Martone ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: «Sono felice e onorato che il direttore Pedro Armocida e il comitato scientifico del festival di Pesaro mi abbiano proposto di presentare la retrospettiva dei miei film, e li ringrazio. Lo spirito che ha sempre animato il festival fa di Pesaro un appuntamento bellissimo per chi ama il cinema. Mi sono sempre ritrovato pienamente da spettatore in quello spirito e spero che i miei film costituiscano ora un nuovo punto di vista nel grande panorama delle retrospettive del festival. Mai come adesso vogliamo un cinema che si veda in sala, che si discuta tra le persone a fine proiezione, che costituisca un’esperienza viva. Appuntamento a Pesaro, dunque!»

L’accesso ai bandi e tutte le informazioni sono sul sito www.pesarofilmfest.it; tutti gli aggiornamenti saranno disponibili anche sui canali social ufficiali: Facebook, Instagram, Twitter.

 

59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, annunciate le date

59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia le date della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

In concomitanza con l’annuncio, il festival diretto da Pedro Armocida apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, cuore della Mostra, per film senza alcun vincolo di formato, genere e durata, del concorso di critica cinematografica-Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video-saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo. 

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta lavorando alla definizione di tutte le sezioni che compongono il festival e che nella scorsa edizione hanno ricevuto una grande attenzione da parte del pubblico. Mentre, per quanto riguarda il consueto Evento speciale sul cinema italiano, organizzato tradizionalmente con il Centro Sperimentale di Cinematografia, il comitato scientifico del festival (presieduto da Bruno Torri con Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz, Boris Sollazzo, Mauro Santini, Gianmarco Torri e Walter Veltroni) ha deciso di dedicarlo a Giuseppe Tornatore.

La Mostra organizzerà la retrospettiva dei suoi film insieme alla Cineteca Nazionale, mentre  la monografia, curata da Pedro Armocida e Emiliano Morreale, sarà pubblicata da Marsilio Editori nella storica collana Nuovocinema. A conclusione dell’Evento ci sarà una tavola rotonda in cui il regista, che riceverà il Premio Pesaro Nuovo Cinema, dialogherà anche con il pubblico. 

Giuseppe Tornatore ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: “Sono felice di apprendere della decisione di dedicarmi l’evento speciale sul cinema italiano della prossima edizione del Festival. Ho sempre seguito con interesse, nel mio semplice ruolo di spettatore e amante del cinema, il prestigioso percorso di studio, indagine e analisi svolto in tanti anni dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, è pertanto per me un duplice onore trovarmi a partecipare come occasione di ulteriori approfondimenti”.

Il regista siciliano (Bagheria, 1956) è reduce dal grandissimo successo del suo film Ennio dedicato a Morricone e nella sua carriera ha ottenuto i più prestigiosi premi internazionali tra cui il Premio Oscar per il miglior film straniero con Nuovo Cinema Paradiso, un Golden Globe, un Gran Prix Speciale della Giuria al festival di Cannes, due premi BAFTA, undici David di Donatello. Tra i professionisti che contribuirono al successo di Nuovo Cinema Paradiso, vogliamo ricordare con affetto il Direttore della Fotografia Blasco Giurato, recentemente scomparso, con cui Tornatore collaborò anche per la realizzazione di Il camorrista, Stanno tutti bene e Una pura formalità.

 

59° Mostra del Cinema di Pesaro: l’apertura con Flashdance

Flashdance film

In occasione della riuscita nei cinema statunitensi a 40 anni di distanza, la Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia che Flashdance tornerà sul grande schermo anche in Italia come film di apertura della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema diretta da Pedro Armocida.

Per celebrare il 40° anniversario dell’uscita nelle sale, arriva al festival il film che ha avuto un incredibile successo al botteghino mondiale lanciando la nuova coppia di produttori, Don Simpson e Jerry Bruckheimer. Flashdance ha segnato un’epoca e la cultura pop degli anni ‘80, entrando nell’immaginario collettivo anche per la declinazione al femminile del sogno americano, diretto da Adrian Lyne con una giovanissima Jennifer Beals, nel ruolo dell’indimenticabile Alex Owens, che Nanni Moretti ha voluto incontrare dal vivo nel suo Caro diario accompagnato dal celebre monologo: «…In realtà il mio sogno è sempre stato quello di saper ballare bene… Flashdance  si chiamava quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita…».

Una storia che ha fatto sognare una generazione, dettato stili e mode, avvicinare il grande pubblico al mondo della danza, con una colonna sonora firmata dal maestro della musica elettronica Giorgio Moroder, con il brano FlashdanceWhat a feeling premio Oscar® come migliore canzone interpretata da Irene Cara, recentemente scomparsa.

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

 

6 aprile 2012: il Titanic di Cameron torna a solcare i cinema del mondo, in 3D

Il cacciatore di tesori Brock Lovett è alla spasmodica ricerca del cuore dell’oceano, un leggendario diamante blu che, si diceva, era appartenuto ad uno dei facoltosi passeggeri del Titanic, il mastodontico transatlantico affondato tragicamente durante il suo viaggio inaugurale. Dal momento che il diamante è scomparso assieme alla nave, Lovett è convinto che si trovi ancora a bordo,e organizza così una spedizione negli abissi dell’Oceano Atlantico, per raggiungere i relitto e trovare finalmente il cuore dell’oceano.

 

6 CineComics che hanno vinto un Oscar [Foto]

Negli ultimi anni, nonostante il successo di pubblico, i CineComics sono stati un po’ bistrattati dagli Oscar, il premio più ambito dell’industria cinematografica, e nonostante film che hanno convinto anche i critici come Guardians of The Galaxy, l’Academy è sempre restia a premiare queste opere. Proviamo oggi a fare una lista dei film che invece un premio l’hanno vinto:

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6 eroi Marvel molto più “playboy” di Tony Stark

tony stark eroi Marvel

Il primo adattamento di Iron Man al cinema ha restituito una corretta rappresentazione di Tony Stark quale donnaiolo impenitente, cosa che nei fumetti rispecchia moltissimo la sua personalità. Come sappiamo, il personaggio si “accaserà” con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) ma ancora in The Avengers lui stesso si auto-definisce “genio, miliardario, playboy, filantropo”.

Dalla sua creazione, nel 1963, quando Stan Lee e Jack Kirby utilizzarono Howard Hughes come modello, Tony Stark si è gradualmente evoluto dall’industriale della Guerra Fredda nel milionario, playboy e filantropo con una propensione per le rosse (non le birre). Data questa nomea, si pensa che Stark sia il più lascivo e promiscuo degli eroi Marvel, ma non è così! Ecco almeno 6 eroi Marvel che sono molti più promiscui di Tony.

1Luke Cage

 

Nessuno, nell’universo Marvel Comics, si diverte in giro come Luke Cage, nemmeno Wolverine che è stato in giro un secolo o due. Anche se il suo punto massimo lo raggiunge probabilmente con Jessica Jones, Cage ha fatto “grandi cose” ancor prima di incontrare la sua collega Defender.

Spider-Woman, Jessica Jones, Claire Temple, She-Hulk, Tigra, Spider-Woman, Black Cat, Darla Deering ovvero Miss Thing e molte altre hanno “preso un caffè” con l’eroe indistruttibile di Harlem. Il suo libro nero pre-matrimonio comprende tutta la lista dei membri donna degli Avengers.

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6 Miranda Drive: anche Jennifer Morrison nel cast

Il cast di 6 Miranda Drive si arricchisce di una nuova arrivata: Jennifer Morrison, protagonista della serie tv Once Upon a Time, si aggregherà a Kevin BaconRadha Mitchell Ming-Na Wen nella realizzazione dell’horror prodotto dalla Blumhouse.

Il film, diretto da Gregor McLean, regista australiano noto per Wolf Creek, sarà ispirato ad eventi davvero accaduti, e seguirà le vicende di una famiglia che, di ritorno dalle vacanze nel Gran Canyon, porterà inconsapevolmente con sé una forza  soprannaturale. Nutrendosi delle loro paure, la presenza malvagia cercherà di distruggerli prendendosi le loro vite e la loro casa.

Jennifer Morrison interpreterà la madre di una famiglia che si aggregherà a quella di Bacon nel corso della loro vacanza.

Il film sarà prodotto da Jason Blum della BlumhouseMatt Kaplan di Chapter OneBianca Martino di Emu Creek PicturesUniversal si occuperà della distribuzione del film.

Fonte: Holliwood Reporter

 

 

6 Miranda Drive: Kevin Bacon e Radha Mitchell

kevin bacon

Kevin Bacon è pronto a confrontarsi nuovamente con il grande schermo. L’attore attualmente impegnato nella realizzazione della serie televisiva  The Following è ufficialmente entrato a far parte del cast di 6 Miranda Drive, un thriller dalla produzione a basso costo affidata alla Blumhouse di Jason Blum.

6 Miranda Drive sarà diretto da Greg Mclean, di cui è anche autore della sceneggiatura, e si focalizzerà su di una famiglia che, di ritorno da una vacanza al Grand Canyon,  porterà con sé, come souvenir del viaggio, una misteriosa forza sovrannaturale.

Anche l’attrice australiana Radha Mitchell, secondo quanto riportato, sarebbe in procinto di aderire al progetto.

Ad affiancare Jason Blum nella produzione saranno Matt Kaplan di Chapter One FilmsRobyn Marshall.

Le riprese del film avranno inizio nel mese di marzo a Los Angeles.

Fonte: Hollywood Reporter

 

6 modi in cui il MCU ha “cambiato” il cinema

mcu

Il contributo dei Marvel Studios ha cambiato (o cambierà) la storia del cinema? Qual è stato l’impatto del MCU sulla settima arte, sul pubblico e sulle generazioni investite da questo fenomeno di successo?

Ecco qualche risposta in merito per analizzare tutti i modi in cui l’universo cinematografico Marvel può essere considerato caso di studio:

1Supereroi “cool”

 

C’è stato un tempo in cui dire di essere un fan dei fumetti ti etichettava subito come uno sfigato. Oggi invece, il rapporto tra il pubblico e questo mezzo di comunicazione è drasticamente cambiato, anche grazie all’intervento dei Marvel Studios che hanno saputo rendere “cool” i supereroi e i loro mondi.

Inoltre, se pensiamo a personaggi come Batman e Spider-Man che avevano debuttato sulle pagine dei fumetti ben prima di Iron Man, sembra siano stati scalzati nelle classifiche di gradimento da eroi come Capitan America e Thor, o anche Jessica Jones, Visione e Scarlet Witch, figure “nuove” che le persone hanno imparato ad amare dopo averle viste e ammirate al cinema.

LEGGI ANCHE – MCU: le 10 scene più emozionanti dell’universo condiviso

Fonte: ScreenRant

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6 modi in cui il MCU può proseguire senza Kang il Conquistatore

Kang il Conquistatore

Jonathan Majors e i Marvel Studios non lavoreranno più insieme. Una notizia che, trovata la conferma, si è diffusa nel giro di pochissimo tempo, ed è conseguenza di un verdetto atteso a lungo, secondo cui l’attore è stato dichiarato colpevole di aver commesso due reati di molestie e aggressioni. Chiusi i rapporti con Majors, che dava volto e corpo a Kang il Conquistatore – il grande villain dell’MCU fino al 2027 – non si conosce ancora bene la linea che la casa di produzione prenderà in merito. Ci sarà un recast, ignoreranno il villain del multiverso oppure lo sostituiranno? Domande lecite, a cui cerchiamo di dare risposta. Intanto, in una notizia recente riportata da THR, Avengers: The Kang Dynasty continuerà ad essere lavorato, ma potrebbero esserci degli importanti cambiamenti creativi. E chissà, le modifiche apportate magari andranno a salvare l’MCU da una posizione al momento un po’ scomoda. Una cosa è certa: ci sono alcune ottime soluzioni che potrebbero far continuare ad andare avanti il Marvel Cinematic Universe senza Kang.

1Nessun main villain per Avengers: Secret Wars

Avengers- Secret Wars
 

Infine, se consideriamo l’idea che Avengers: Secret Wars sarà con molta probabilità un’enorme resa dei conti tra diverse realtà e varianti come quelle viste nella controparte fumettistica, potrebbe non essere addirittura necessario avere un villain principale come Kang il Conquistatore (e, a questo punto, nemmeno un altro). Potrebbe, in sostanza, essere solo una battaglia che si incentra sulla sopravvivenza, in cui sono al centro diverse versioni di eroi che combattono per far sì che i loro rispettivi mondi continuino a esistere nel multiverso o in quello che verrà a sostituirlo in seguito. Insomma, nell’eventualità che non ci sia un recast, ci sono alcune buone possibilità per l’MCU di abbandonare il personaggio di Kang.

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6 Underground: l’attività stampa del film di Michael Bay

In occasione dell’attività stampa dedicata a 6 Underground, il nuovo film di Michael Bay su Netflix, abbiamo intervistato uno dei protagonisti del film, Ben Hardy, e un membro degli Storror, il gruppo di parkour che ha lavorato al film.

6 Underground è disponibile su Netflix.

Gli sceneggiatori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno scritto 6 Underground, e Ryan Reynolds è il protagonista accanto a Ben Hardy, Dave Franco, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo e Corey Hawkins. All’inizio di questo mese, Reynolds ha pubblicato un video dietro le quinte in cui ha scherzosamente parlato di quanto adori i momenti “tranquilli” dei film di Bay… mentre, alle sue spalle, si “svolgeva” un epico incidente automobilistico. Michael Bay è meglio conosciuto come il regista della saga di Transformers ed è famoso per il suo amore per esplosioni e scene d’azione che distruggono la maggior parte del panorama del film.

All’inizio della sua carriera, Bay si era dedicato principalmente a film action, ricordiamo Bad Boys e The Rock, e in un nuovo video pubblicato su Instagram descrive 6 Underground come un ritorno alle sue radici.

6 Underground introduce un nuovo modello di eroe d’azione. Sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno il migliore nel proprio campo, sono stati scelti non solo per le loro abilità, ma per il desiderio comune di cancellare il loro passato per cambiare il futuro. La squadra è riunita da un enigmatico leader (Ryan Reynolds), la cui unica missione nella vita è garantire che, mentre lui e i suoi compagni  non saranno mai ricordati, le loro azioni lo saranno sicuramente.

Diretto da: Michael Bay
Scritto da: Paul Wernick & Rhett Reese
Prodotto da:  David Ellison, Don Granger, Dana Goldberg, Ian Bryce
Co-prodotto da: Jonathan Hook, Michael Kase
Produttore esecutivo: Matthew Cohan
Cast: Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Corey Hawkins, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo, Ben Hardy Lior Raz, Payman Maadi e Dave Franco.

 

6 Underground: trailer del film di Michael Bay

Netflix ha diffuso il primo trailer di 6 Underground il nuovo film di Michael Bay con protagonista Ryan Reynolds.

Gli sceneggiatori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno scritto 6 Underground, e Ryan Reynolds è il protagonista accanto a Ben Hardy, Dave Franco, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo e Corey Hawkins. All’inizio di questo mese, Reynolds ha pubblicato un video dietro le quinte in cui ha scherzosamente parlato di quanto adori i momenti “tranquilli” dei film di Bay… mentre, alle sue spalle, si “svolgeva” un epico incidente automobilistico. Michael Bay è meglio conosciuto come il regista della saga di Transformers ed è famoso per il suo amore per esplosioni e scene d’azione che distruggono la maggior parte del panorama del film.

All’inizio della sua carriera, Bay si era dedicato principalmente a film action, ricordiamo Bad Boys e The Rock, e in un nuovo video pubblicato su Instagram descrive 6 Underground come un ritorno alle sue radici.

6 Underground introduce un nuovo modello di eroe d’azione. Sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno il migliore nel proprio campo, sono stati scelti non solo per le loro abilità, ma per il desiderio comune di cancellare il loro passato per cambiare il futuro. La squadra è riunita da un enigmatico leader (Ryan Reynolds), la cui unica missione nella vita è garantire che, mentre lui e i suoi compagni  non saranno mai ricordati, le loro azioni lo saranno sicuramente.

Diretto da: Michael Bay
Scritto da: Paul Wernick & Rhett Reese
Prodotto da:  David Ellison, Don Granger, Dana Goldberg, Ian Bryce
Co-prodotto da: Jonathan Hook, Michael Kase
Produttore esecutivo: Matthew Cohan
Cast: Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Corey Hawkins, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo, Ben Hardy Lior Raz, Payman Maadi e Dave Franco.

 

6 villain cinematografici che hanno fatto una fine stupida

Ecco sei villain cinematografici che hanno fatto una fine stupida:

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I villain cinematografici sono spesso i personaggi che lo spettatore ama di più, ma qualche volta anche al cattivo più furbo e ostinato è destinata una fine ingloriosa. Basti pensare al celebre Boba Fett in Star Wars il Ritorno dello Jedi, ucciso “per errore” da un Han Solo accecato, oppure a Bane, in Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, che dopo un terribile combattimento e una tragica vita di sofferenza viene banalmente atterrato da un colpo di fucile dal Batpod da una Catwoman quasi incurante.

Che ve ne pare? Qual è la fine più stupida che ha fatto un villain secondo voi?

 

6 villain DC che meriterebbero uno standalone dopo Joker

L’uscita nelle sale di Joker accompagnata da diverse polemiche non ha impedito al film di Todd Phillips di registrare incassi stellari al box office di tutto il mondo. Seguendo l’esempio la Warner Bros. potrebbe sviluppare altri progetti interamente dedicati ai villain di casa DC, con nuovi standalone indipendenti dall’universo di Aquaman e Wonder Woman e liberi di scrivere la propria storia per un pubblico meno avvezzo al genere cinecomic.

Leggi la recensione di Joker

E allora quali potrebbero essere i personaggi perfetti per questa operazione? Ecco alcuni validi candidati:

1Darkseid

Justice League
 

Tra i vari cinecomic attualmente in sviluppo tratti dai fumetti DC c’è anche New Gods, affidato alla regia di Ava DuVernay che scriverà la sceneggiatura insieme a Tom King (fumetttista conosciuto per i suoi lavori su Mister Miracle, Swamp Thing, Nightwing, The Vision). Non abbiamo ancora nessun dettaglio sulla trama, ma proprio grazie alla regista sappiamo che Darkseid, il principale antagonista del Quarto mondo di Jack Kirby, sarà nell’adattamento. Tuttavia sarebbe ugualmente interessante vedere al cinema uno standalone dedicato slla sua storia di origine che coinvolge drammi familiari, tradimento e fantasia.

Leggi anche – Joker: easter egg, cameo e riferimenti nel film

Fonte: Cinemablend

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60 Minuti: trama, cast e curiosità sul film Netflix

60 Minuti film Netflix

Di film apparentemente narrati in tempo reale o che comunque si svolgono in un lasso temporale particolarmente breve è piena la storia del cinema. Da un classico come Nodo alla gola di Alfred Hitchcock passando per la commedia nera di Martin Scorsese After Hour e fino a titoli più recenti come Locke, Good Times e 1917. Si tratta di titoli che proprio per questa loro caratteristica puntano spesso sul generare una forte tensione nello spettatoree, curioso di scoprire se il protagonista di turno riuscirà nella propria impresa prima che il tempo scada ma soprattutto come arriverà raggiungerà il proprio obiettivo. Su Netflix arriva ora un altro titolo appartenente a questa categoria: 60 Minuti.

Come il titolo lascia intuire, si tratta di un film che si svolge nell’arco di circa 60 minuti, con un protagonista chiamato ad una vera e propria corsa contro il tempo, che naturalmente verrà ostacolata da numerosi fattori. 60 Minuti è un film di produzione tedesca diretto da Oliver Kienle, già regista di Die Vierhändige e Isi & Ossi, che si basa tutto sull’intepretazione del protagonista e sulla crescente tensione che si manifesta mano mano che il racconto procede. Proprio per queste sue caratteristiche, sono bastati pochi giorni a 60 Minuti per diventare uno dei film più visti sulla piattaforma Netflix.

Per gli appassionati di questo genere di opere e per chi è in cerca di un film dal ritmo sostenuto, che tiene col fiato sospeso fino alla fine, è dunque questo un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere 60 Minuti in streaming su Netflix.

La trama di 60 Minuti

Protagonista del film è Octavio, un lottatore di arti marziali miste e co-proprietario di una palestra di Berlino con seri problemi finanziari. Problemi che cerca di risolvere continuando a salire sul ring per fare ciò che sa fare meglio. Le arti marziali tuttavia non sono l’unica cosa che egli ama. C’è anche sua figlia, con la quale ha però un difficile rapporto. Ecco allora che quando prima di un ennesimo combattimento la sua ex moglie lo chiama e gli comunica che ha solo 60 minuti per presentarsi alla festa di compleanno della bambina, altrimenti perderà per sempre l’affidamento, Octavio sa bene cosa fare. Decide di non salire sul ring a combattere ma di andare dall’amata figlia, intraprendendo una corsa contro il tempo tra le strade di una Berlino piena di nemici molto temibili.

60 Minuti Emilio Sakraya

Il cast di 60 Minuti

Ad interpretare il protagonista, Octavio, vi è l’attore Emilio Sakraya, noto prevalentemente in patria grazie a diversi film e serie. Al di fuori della Germania, è conosciuto per aver preso parte al film Warrior Nun e al recente Rheingold. Per il ruolo di Octavio l’attore si è preparato allenandosi per diversi mesi prima delle riprese, apprendendo ciò che occorreva sulle arti marziali e costruendo un credibile fisico da lottatore. Il regista ha poi raccontato di aver pensato sin da subito a Sakraya come protagonista del film. 60 Minuti è dunque un titolo che può significativamente contribuire alla crescità della popolarità dell’interprete.

L’attrice e stunt woman Marie Mouroum interpreta invece Cosima, l’allenatrice di Octavio. Mouroum è nota per aver partecipato come controfigura a numerosi celebri film di Hollywood, come Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 2, Black Panther, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, Star Wars – L’Ascesa di Skywalker e John Wick 4. Dennis Mojem, invece interpreta Paul, miglior amico di Octavio e suo manager. Completano il cast l’attore Florian Schmidtke nel ruolo di Winkler, Livia Matthes in quelli di Mina e poi Paul Wollin, Aristo Luis e Morik Heydo.

Il trailer di 60 Minuti e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di 60 Minuti unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

 

60esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: le prime novità

Nuovo Cinema

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia le date della 60esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 14 al 22 giugno 2024 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche. Per celebrare l’importante traguardo delle 60 edizioni e nell’ambito degli appuntamenti culturali che vedono Pesaro protagonista in Italia e nel mondo come Capitale Italiana della Cultura 2024, il Festival sceglie di arricchire la programmazione con un giorno in più, anticipando l’inizio della manifestazione al venerdì.

In concomitanza con l’annuncio, il festival diretto da Pedro Armocida apre anche i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, cuore della Mostra, per film senza alcun vincolo di formato, genere e durata, del concorso di critica cinematografica-Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di videosaggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo.

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e il suo comitato scientifico (presieduto da Bruno Torri con Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz, Boris Sollazzo, Mauro Santini, Gianmarco Torri e Walter Veltroni) sta lavorando alla definizione di tutte le sezioni che compongono il festival, ma un’altra grande novità arriva già per quanto riguarda il consueto Evento speciale sul cinema italiano, organizzato tradizionalmente con il Centro Sperimentale di Cinematografia, che sarà raddoppiato. Ne verranno realizzati dunque due, dedicati sia a Ficarra e Picone che a Franco Maresco, anime diverse e complementari di una regione, la Sicilia, cinematograficamente importante (lo scorso anno la Mostra ha dedicato l’Evento Speciale a Giuseppe Tornatore), e allo stesso tempo legate da un fil rouge: il popolare duo ha fatto parte infatti del documentario, scritto, diretto e montato da Maresco Belluscone – Una storia sicilianae ha partecipato con la società Tramp Limited alla produzione del successivo La mafia non è più quella di una volta.

La Mostra organizzerà la retrospettiva dei loro film insieme alla Cineteca Nazionale e pubblicherà due monografie con Marsilio Editori nella storica collana Nuovocinema. Quella su Ficarra e Picone – che studierà il loro cinema in cui si muovono, oltre che come un perfetto corpo comico, anche come registi, sceneggiatori (non solo per i propri film) e produttori (anche seriali e di interessanti opere prime) – sarà curata dal direttore della Mostra Pedro Armocida insieme al direttore del settimanale Film Tv Giulio Sangiorgio mentre quella su Franco Maresco, la prima sul suo cinema non riconciliato e in solitaria, sarà curata dal critico cinematografico Fulvio Baglivi, uno degli autori di Fuori Orario di Rai 3. A conclusione di ciascun Evento ci sarà come di consueto una tavola rotonda in cui i registi dialogheranno anche con il pubblico.

Franco Maresco, pluripremiato regista, sceneggiatore e montatore cinematografico e televisivo ha così commentato l’evento a lui dedicato: “Sono veramente molto contento dell’omaggio che Il Festival e il Direttore Artistico hanno pensato di dedicarmi. Sono molti i ricordi che mi legano a Pesaro, tra questi uno dei più belli della mia attività registica è stato l’incontro con Marco Ferreri nell’edizione del 1996”.

Molto felici anche Ficarra e Picone, con all’attivo 6 film e 2 serie televisive di successo come registi: “Siamo felici di essere quest’anno protagonisti della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, nello spazio dedicato al cinema italiano. Per noi fare cinema è una grande opportunità per raccontare le storie che sentiamo dentro e condividerle. Sarà una bellissima occasione di confronto“.

In merito alla nuova edizione dichiara il Sindaco della città Matteo Ricci: “Ci prepariamo a vivere un’edizione speciale della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Una delle manifestazioni più partecipate, che ogni anno si arricchisce di un programma straordinario, pronto a stupirci anche quest’anno con tante novità, nell’estate della Capitale italiana della Cultura 2024 e in occasione del suo 60°compleanno. Un giorno in più, un doppio evento speciale dedicato al cinema italiano e alla cultura pop, ospiti internazionali e nazionali, e una vivacissima piazza del Popolo pronta ad abbracciare i pesaresi e i “cittadini temporanei” che parteciperanno a questo grande evento. Sarà una bellissima cartolina che a giugno, Pesaro 2024, spedirà in tutto il mondo. Non vediamo l’ora, vi aspettiamo”.

Daniele Vimini, Vicesindaco di Pesaro e Presidente della Fondazione Pesaro Nuovo Cinema commenta così il lancio dell’edizione 60: “Abbiamo ancora nel cuore le parole del Presidente Mattarella, che nel suo discorso inaugurale di Pesaro 2024 ha citato la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema tra le maggiori manifestazioni culturali della città. Questo ci ha riempito di orgoglio, ma anche di un profondo senso di responsabilità. Sarà un’edizione speciale, degna di un anno storico per la nostra città. Tra le anticipazioni del programma figurano due eventi speciali dedicati ad artisti italiani di qualità e al tempo stesso popolari: Ficarra e Picone e Franco Maresco. Una scelta che è anche tradizione del Festival e che l’anno scorso, con la presenza di Carlo Verdone e Giuseppe Tornatore, ha segnato alcuni dei momenti di maggiore successo”.

 

62° Mostra Internazionale del Cortometraggio FilmVideo di Montecatini

Giunge alla 62ma edizione il Festival internazionale del cortometraggio che si svolgerà nella splendida e suggestiva Montecatini Terme dal 7 al 9 luglio.

 

64° London Film Festival: annunciato il programma gratuito

64° London Film Festival

Il 64 ° BFI London Film Festival (LFF) in collaborazione con American Express ha annunciato oggi un programma di Screen Talks ed eventi che si svolgeranno durante i 12 giorni del Festival e saranno accessibili gratuitamente tramite YouTube e i canali social BFI. Ulteriori eventi incentrati su XR e arte immersiva si svolgeranno anche all’interno del nuovo spazio espositivo virtuale della LFF The Expanse e della sua sala virtuale. Tutti i discorsi e gli eventi sono gratuiti e accessibili sia al pubblico britannico che internazionale.

Gli attori Riz Ahmed e Letitia Wright si uniranno ai registi Michel Franco, Miranda July, Tsai Ming-liang, Christian Petzold, il musicista e performer David Byrne e l’artista Es Devlin (come parte di LFF Expanded), per una serie di LFF Screen Talks che offrono al pubblico un un’opportunità unica per conoscere le carriere di questi rinomati creativi. Oltre a Screen Talks, il 64 ° BFI London Film Festival ospiterà anche saloni dal vivo ed eventi di discussione che affrontano argomenti emersi dai film.

Il programma completo di conferenze ed eventi può essere trovato sul sito ufficiale del festival.

 

65: Adam Driver contro i dinosauri nel primo trailer del film

65 film 2023

Sony Pictures ha diffuso il trailer di 65, il prossimo thriller fantascientifico. Il trailer presenta Adam Driver e Ariana Greenblatt che rimangono bloccati su un pianeta pieno di dinosauri. Il nuovo contributo mostra le sequenze d’azione da batticuore del film, poiché il personaggio di Adam Driver dovrà affrontare creature preistoriche per sopravvivere.

Il film dovrebbe fare il suo debutto nelle sale il 17 marzo, nello stesso weekend di uscita del il sequel DC Shazam! Furia degli Dei. Inoltre la pellicola uscirà lo stesso mese di altre pellicole di alto profilo tra cui Creed III, Scream VIJohn Wick: Chapter 4 e Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri.

65 è scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods, noti per aver co-scritto A Quiet Place e aver diretto il film slasher del 2019 Haunt. Il film vedep protagonisti Adam Driver ( film di Star Wars), Ariana Greenblatt (Love and Monsters) e Chloe Coleman (My Spy).

Dopo un catastrofico incidente su un pianeta sconosciuto, il pilota Mills (Adam Driver) scopre rapidamente di essere effettivamente bloccato sulla Terra… 65 milioni di anni fa“, si legge nella sinossi. “Ora, con una sola possibilità per salvarsi, Mills e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per la sopravvivenza.

Il film è prodotto da Beck e Woods attraverso il loro banner Beck/Woods insieme al creatore di Evil Dead e al regista di Doctor Strange in the Multiverse of Madness Sam Raimi attraverso il suo banner Raimi Productions. Questo segnerà anche l’ultima collaborazione del duo di registi con Sam Raimi dopo aver lavorato insieme a un episodio di 50 States of Fright di Quibi . Altri produttori sono Zainab Azizi e Debbie Liebling di Raimi Productions, con Douglas Merrifield come produttore esecutivo.

Oltre a 65, Adam Driver sarà presto visto in alcuni progetti di alto profilo, tra cui il film biografico sulla Ferrari di Michael Mann e l’epico dramma di Francis Ford Coppola Megalopolis . Nel frattempo, Greenblatt e Coleman sono stati entrambi scelti per progetti imminenti ad alto budget, con Greenblatt che apparirà nell’adattamento cinematografico di Borderlands di Eli Roth. Per quanto riguarda Coleman, reciterà accanto a Chris Pine in Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves della Paramount .

 

65: Adam Driver nel primo trailer del nuovo film di fantascienza targato Sony

65 65 Fuga Dalla Terra

Sony Pictures ha condiviso il primo trailer di una nuova avventura fantascientifica chiamata 65 e, il film presenterà infatti l’attore Adam Driver ( Star Wars: Gli ultimi Jedi, White Noise) che affronta dinosauri! Il filmato inizia con l’astronauta interpretato da Driver, Mills, che fa un atterraggio di fortuna su un pianeta sconosciuto e inesplorato… che risulta essere la Terra 65 milioni di anni fa! “65 milioni di anni fa, la terra preistorica ebbe un visitatore.”

Secondo la sinossi aggiornata: “Ora, con una sola possibilità di salvarsi, Mills (Driver) e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per sopravvivere.”

65 è stato scritto e diretto dagli sceneggiatori di A Quiet Place Scott Beck e Bryan Woods, che hanno anche prodotto con la loro neonata società Beck/Woods, al fianco del regista e produttore di successo Sam Raimi (Doctor Strange Nel multiverso della follia). “Bryan e io ci conosciamo da quando avevamo 11 anni”, ha rivelato Scott Beck a EW“Siamo cresciuti insieme in Iowa, in una piccola città, e abbiamo avuto questo fantasia di voler fare film, e nessun altro intorno a noi, a 11 anni, voleva fare film. È stato fortuito che ci siamo seduti al stesso tavolo da pranzo.”

 

65: Fuga dalla Terra, Adam Driver smentisce un’insistente teoria sul film

65 Fuga Dalla Terra

65: Fuga dalla Terra, film con protagonista Adam Driver, che arriverà nelle nostre sale nelle prossime settimane, genera molta curiosità, soprattutto per il mistero che aleggia intorno a questo action fantascientifico di alto profilo produttivo. Non c’è quindi da sorprenderci se intorno alla trama del film sono nate voci e teorie su quello che effettivamente racconterà questa storia.

Sulla base di quello che abbiamo visto dai trailer, sembra che l’astronauta Mills (Adam Driver) abbia in qualche modo viaggiato indietro nel tempo ed essere atterrato sulla Terra 65 milioni di anni fa, ma l’attore di Star Wars ha ora smentito questa teoria durante un intervista con Digital Spy.

“Non ci sono viaggi nel tempo, ma raccontare un mondo che esisteva in parallelo 65 milioni di anni fa, sembrava un concept movie davvero grande con pochissimo spazio a disposizione per fare un lavoro emotivo su personaggi che parlano di famiglia e che si erano persi nel corso del tempo”. 

Quindi, Mills e la sua giovane compagna Koa (Arianna Greenblatt) sono intrappolati in una specie di mondo parallelo? Driver non ha approfondito, ma ha continuato a spiegare cosa lo ha attratto al progetto in primo luogo.

“È bello fare qualcosa di grande in cui molte persone possono identificarsi anche se veniamo da posti molto diversi del mondo e tempi diversi nelle nostre vite, e dobbiamo affrontare questa cosa a cui nessuno è davvero preparato. Quindi la metafora era ovvia, ma mi sono sempre piaciuti i film di tutti i tipi di budget e di tutte le dimensioni: questo, per me, è il cinema. Mi è sembrato unico e strano”.

65: Fuga dalla Terra, guarda il trailer italiano

65: Fuga dalla Terra è scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods, noti per aver co-scritto A Quiet Place e aver diretto il film slasher del 2019 Haunt. Il film vedep protagonisti Adam Driver ( film di Star Wars), Ariana Greenblatt (Love and Monsters) e Chloe Coleman (My Spy).

Dopo un catastrofico incidente su un pianeta sconosciuto, il pilota Mills (Adam Driver) scopre rapidamente di essere effettivamente bloccato sulla Terra… 65 milioni di anni fa“, si legge nella sinossi. “Ora, con una sola possibilità per salvarsi, Mills e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per la sopravvivenza.

 

65: Fuga dalla Terra, recensione del film con Adam Driver

65 - Fuga dalla Terra recensione
Adam Driver stars in 65.

Che sana ventata d’aria fresca 65: Fuga dalla Terra, un film di genere che torna a durare solamente un’ora e mezzo! Niente lungaggini inutili per dimostrare al pubblico quanto denaro è stato speso in scenografie ed effetti speciali, il che di conseguenza significa una storia che va dritta al punto, pur riuscendo a settare con pienezza e spessore la backstory del protagonista Mills.

65: Fuga dalla Terra, la trama

Dopo un prologo di notevole efficacia nello spiegare le motivazioni che spingono il personaggio interpretato da Adam Driver a pilotare la nave spaziale destinata a portarlo per due anni lontano dalla famiglia, ecco che 65: Fuga dalla Terra si lancia immediatamente nell’azione. La lotta per la sopravvivenza che Mills e Koa – la bambina unica altra sopravvissuta dopo che l’astronave è precipitata – devono affrontare nella Terra preistorica popolata di dinosauri non concede quasi mai momenti di stasi.

Gli sceneggiatori e registi Scott Beck e Bryan Woods, già dimostratisi padroni di questo tipo di narrazione con gli script di A Quiet Place e del sequel, imbastiscono una narrazione dove sono le azioni a delineare e sviluppare i personaggi. Il rapporto che si instaura tra i due non diventa mai qualcosa di “altro’ rispetto alla necessità di salvarsi in un ambiente pericoloso e ostile, al contrario viene definito proprio da questa. Ciò fa sì che allora due diventino i fattori principali per la riuscita del film: l’ambientazione e l’alchimia tra gli attori in scena.

65 - Fuga dalla Terra adam driver
Adam Driver and Ariana Greenblatt stars in 65.

Il ribaltamento del preistorico

Partiamo dal setting, che ribalta con efficacia l’assunto ormai sedimentato nell’immaginario collettivo dal franchise iniziato con Steven Spielberg e il suo Jurassic Park del 1993: oggi siamo in qualche modo abituati a vedere dinosauri in un tipo di ambientazione contemporanea o comunque in un futuro abbastanza vicino da sembrare il nostro presente. 65: Fuga dalla Terra invece inverte l’equazione e precipita due ‘esseri umani” in un mondo incontaminato e preistorico, con almeno un paio di inquadrature che rimandano più o meno esplicitamente addirittura all’incipit di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

Il ribaltamento risulta immediatamente convincente senza necessariamente essere innovativo a livello estetico: con pochi ma efficaci tratti il pilota e la piccola passeggera vengono immersi in una giungla tanto realistica quanto inscrutabile, fattore che la rende motivo di costante tensione. Quello che funziona meglio in 65: Fuga dalla Terra sta nell’aver reso azione e tensione precise, grazie a una scansione di montaggio che premia la velocità al posto della ridondanza: i momenti di pericolo sono fulminei e l’azione pur spettacolare non dura mai più del dovuto.

Adam Driver stars in 65.

Se si può parlare di realismo riguardo un film di questo tipo, il lavoro di Beck e Woods ne possiede in quantità maggiore rispetto a molti altri progetti di fantascienza visti negli ultimi anni. Purtroppo il loro sci-fi non possiede una presa più forte presso lo spettatore perché a forza di scarnificare storia e messa in scena perdono leggermente per strada l’impatto emotivo della prima parte del film: quanto seminato in precedenza anticipando la dolorosa backstory di Mills viene infatti eccessivamente esplicitato nella seconda parte, rendendo la psicologia del personaggio e la sua relazione con Koa piuttosto schematiche.

La drammatica fisicità del ruolo di Adam Driver

Nonostante questo Adam Driver offre al pubblico una prova decisamente riuscita, asciugando al massimo possibile la sua interpretazione per lasciare spazio alla drammatica fisicità del ruolo. La sua interazione con la co-protagonista Ariana Greenblatt diventa poi scena dopo scena sempre più precisa e convincente. Se soltanto la storia personale di Mills fosse stata lasciata maggiormente all’intuizione dello spettatore, protetta in quella dimensione affascinante del non-detto, molto probabilmente 65: Fuga dalla Terra sarebbe stato un film avvincente anche a livello emotivo oltre che un comunque più che discreto spettacolo d’intrattenimento. Rimane comunque un divertimento assicurato, anche grazie alla presenza di uno degli attori più talentuosi della Hollywood contemporanea.

 

66° Premi David di Donatello: 11 maggio la cerimonia di premiazione su RaiUNO

David di Donatello

Carlo Conti conduce la 66ª edizione dei Premi David di Donatello in diretta martedì 11 maggio su Rai 1 dalle ore 21.25, con la regia di Maurizio Pagnussat. La cerimonia, che si svolgerà alla presenza dei candidati di tutte le categorie, sarà trasmessa dagli storici studi televisivi “Fabrizio Frizzi” e dal prestigioso Teatro dell’Opera di Roma.

Nel corso della serata Laura Pausini canterà dal Teatro dell’Opera di Roma una versione esclusiva del brano ‘Io si’, il singolo premiato agli ultimi Golden Globes come migliore canzone originale, tratto dal film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren. La cantante, nominata ai Premi Oscar® 2021, è stata inoltre protagonista della novantatreesima edizione degli Academy Awards con un’esibizione del brano.

David di Donatello 2021: tutti i nominati della 66° edizione

Durante la cerimonia di premiazione saranno consegnati venticinque David di Donatello, un David alla Carriera, due David Speciali e tre targhe denominate David 2021 – Riconoscimento d’Onore.
Il David alla Carriera 2021 andrà a Sandra Milo, straordinaria interprete per registi come Antonio Pietrangeli e Federico Fellini, Roberto Rossellini e Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino e Pupi Avati, Jean Renoir e Claude Sautet.
Due i David Speciali assegnati nel corso di questa edizione: a Monica Bellucci, una delle attrici più conosciute e apprezzate a livello globale, e a Diego Abatantuono, fra le voci più originali e poliedriche dello spettacolo in Italia.
Tolo Tolo scritto, diretto e interpretato da Luca Medici, è il film vincitore del David dello Spettatore.
Nel corso della serata, i professionisti sanitari Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu riceveranno tre targhe denominate David 2021 – Riconoscimento d’Onore per l’importante contributo alla ripresa in sicurezza delle attività delle produzioni cinematografiche e audiovisive a Roma e in Italia durante la crisi COVID-19.

I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone. La 66ᵃ edizione della manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

 

68° Premi David di Donatello: tutti i premiati, vince Le Otto Montagne

Premi David di Donatello 2022

Si è appena conclusa la cerimonia di premiazione dei 68° Premi David di Donatello, andata in onda in prima serata su RaiUno. A portare a casa il maggior numero di statuette sono stati Esterno Notte, il grande favorito La stranezza e Le Otto Montagne che, a sorpresa ha portato a casa il premio più prestigioso, Miglior Film.

  • MIGLIOR FILM – Le otto montagne – Prodotto da Wildside una società del gruppo Fremantle; Rufus; Menuetto; Pyramide Productions; Vision Distribution; in collaborazione con Elastic; con la partecipazione Canal+ e Ciné+; in collaborazione con Sky. Per la regia di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
  • MIGLIOR REGIA – Marco Bellocchio per il film Esterno notte
  • MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA – Giulia Louise Steigerwalt per il film Settembre
  • MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso per il film La stranezza
  • MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch per il film Le otto montagne
  • MIGLIOR PRODUTTORE – Angelo Barbagallo per Bibi Film; Attilio De Razza per Tramp Limited; con Medusa Film e Rai Cinema per il film La stranezza
  • MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – Barbara Ronchi per il film Settembre
  • MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – Fabrizio Gifuni per il film Esterno notte
  • MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA – Emanuela Fanelli per il film Siccità
  • MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA – Francesco Di Leva per il film Nostalgia
  • MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA – Ruben Impens per il film Le otto montagne
  • MIGLIORE COMPOSITORE – Stefano Bollani per il film Il pataffio
  • MIGLIORE CANZONE ORIGINALE – “Proiettili (Ti mangio il cuore)” musica di Joan Thiele, Elisa Toffoli, Emanuele Triglia, testi e interpretazione di Elodie, Joan Thiele per il film Ti mangio il cuore
  • MIGLIORE SCENOGRAFIA – Per la scenografia: Giada Calabria – per l’arredamento: Loredana Raffi per il film La stranezza
  • MIGLIORI COSTUMI – Maria Rita Barbera per il film La stranezza
  • MIGLIOR TRUCCO – Enrico Iacoponi per il film Esterno notte
  • MIGLIOR ACCONCIATURA – Desiree Corridoni per il film L’ombra di Caravaggio
  • MIGLIORE MONTAGGIO – Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni per il film Esterno notte
  • MIGLIOR SUONO – Presa Diretta: Alessandro Palmerini – Post-Produzione: Alessandro Feletti – Mix: Marco Falloni per il film Le otto montagne
  • MIGLIORI EFFETTI VISIVI – VFX – Marco Geracitano per il film Siccità
  • MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE – The Fabelmans di Steven Spielberg (01 Distribution)
  • PREMIO CECILIA MANGINI AL MIGLIOR DOCUMENTARIO – Il Cerchio di Sophie Chiarello
  • DAVID GIOVANI – L’ombra di Caravaggio di Michele Placido
  • MIGLIOR CORTOMETRAGGIO – Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella
  • DAVID DELLO SPETTATORE – Il grande giorno di Massimo Venier
  • DAVID ALLA CARRIERA – Marina Cicogna
  • DAVID SPECIALE – Isabella Rossellini – Enrico Vanzina
 

69°Mostra del Cinema Di Venezia. Sezione Orizzonti in Streaming

Anche i Festival passano allo streaming e per la prima volta nella storia della Mostra di Venezia la sezione Orizzonti della 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sarà online. I 10

 

7 attori che hanno recitato nel MCU e nel DCEU

Laurence Fishburne, che presto sarà nelle sale con Ant-Man and The Wasp (oggi esce in America, in Italia arriverà il 15 agosto), è soltanto l’ultimo della lista di attori che nel corso degli anni è apparso sia nel Marvel Cinematic Universe che nel DC Extended Universe.

Scopriamo di seguito gli altri nomi che forse vi saranno sfuggiti:

Laurence Fishburne (L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice / Ant-Man and The Wasp)

Come detto qui sopra, Laurence Fishburne esordirà nel MCU nei panni del dottor Bill Foster, ex collega di Hank Pym in Ant-Man and The Wasp (e c’è chi specula sul fatto che sia lui il vero villain del film). Qualche anno fa invece era apparso in L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman nel ruolo di Perry White, caporedattore del Daily Planet.

Ayelet Zurer (L’Uomo d’Acciaio / Daredevil)

Ayelet Zurer ha interpretato la madre naturale di Superman ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder prima di apparire nella serie targata Netflix di Daredevil con il ruolo di Vanessa Marianna, gallerista che attraeva l’attenzione del villain Kingpin.

Zachary Levi (Thor: The Dark World, Thor: Ragnarok / Shazam!)

Zachary Levi ha vestito i panni del guerriero Fandral nella saga di Thor subentrando al posto di Joshua Dallas in Thor: The Dark World e Thor: Ragnarok. Per la DC Film sarà invece il supereroe Shazam! nello standalone in uscita il prossimo anno, diretto da David F. Sandberg.

Florence Kasumba (Wonder Woman / Black Panther)

Florence Kasumba ha debuttato nel MCU interpretando la guardia del corpo di T’Challa in Captain America: Civil War, riprendendo lo stesso ruolo in Black Panther e Infinity War. I più attenti l’avranno notata anche nel cinecomic DC Wonder Woman, tra le fila delle amazzoni di Themyscira.

Adewale Akinnuoye-Agbaje (Suicide Squad / Thor: The Dark World)

È probabile che non ricordiate la presenza di Adewale Akinnuoye-Agbaje in nessun film del MCU o del DCEU, questo perché in entrambi i casi l’attore era coperto da un massiccio make-up. Tuttavia è stato Killer Croc in Suicide Squad e Algrim in Thor: The Dark World.

Callan Mulvey (Batman v Superman: Dawn of Justice / Captain America: The Winter Soldier)

Callan Mulvey si è fatto notare nei panni di Anatoli Knyazev, il sicario ingaggiato da Lex Luthor che rapisce Martha Kent in Batman v Superman, ma è anche apparso in un ruolo piuttosto simile in Captain America: The Winter Soldier, interpretando l’agente dell’HYDRA Jack Rollins.

Kobna Holdbrook-Smith (Justice League / Doctor Strange)

Kobna Holdbrook-Smith ha interpretato il fisioterapista che aiuta il protagonista durante la sua riabilitazione in Doctor Strange, mentre è apparso di recente anche in Justice League nei panni del Detective Crispus Allen (nei fumetti è chiamato Spectre).

 

7 colpi di scena che il pubblico non aveva previsto

colpi di scena

Ogni spettatore ama essere sorpreso: quando ad un certo punto del film la narrazione, che fino ad allora procedeva spedita senza scossoni particolari, subisce il trattamento del “plot twist”, allo shock di quanto visto corrisponde sempre il piacere dell’inaspettato.

E la storia del blockbuster è pieno di esempi, dalla saga di Star Wars ai cinecomic Marvel, passando per il cinema d’autore di M. Night Shyamalan (un vero maestro nell’arte dei plot twist).

I migliori colpi di scena della storia del cinema

Ecco allora di seguito 7 colpi di scena svelati in celebri pellicole che il pubblico non aveva minimamente previsto:

1Kylo Ren uccide Snoke

Adam Driver Kylo Ren Star Wars
 

Nei due anni trascorsi dall’uscita de Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi, i fan di Star Wars hanno teorizzato molte ipotesi sull’identità del leader supremo Snoke e sulle sue motivazioni.

Chi è veramente Snoke? Come ha incontrato Kylo Ren? Perché è così interessato a Rey? Purtroppo la risposta a queste domande non verrà mai fornita (per quanto ne sappiamo), dal momento che In uno dei momenti Kylo Ren ha messo fine allesistenza del personaggio in una sequenza sconvolgente de Gli Ultimi Jedi.

Nulla toglie che nel prossimo episodio, J.J.Abrams non troverà il modo di ampliare il discorso su Snoke e sulle sue origini, dunque non ci resta che attendere l’uscita del film e incrociare le dita.

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7 Days in Havana: recensione del film

7 Days in Havana film

In 7 Days in Havana: Sette giorni, sette episodi, uno per ogni giorno della settimana. Sette famosi ed affermati registi, che conoscono e amano Cuba, ci raccontano e ci presentano, ognuno a suo modo, un’ Avana inedita, nascosta e lontana dalle banalità turistiche tipiche del luogo. Una città unica e poliedrica dove i confini e i limiti tra sacro e profano, dramma e passione, sono labili e confusi; una città dove povertà e ricchezza convivono senza distinzioni nette e si mescolano in un clima dove musica e arte, religiosità e depravazione, si percepiscono nell’aria che si respira.

7 days in Havana è un film che parla di speranze disilluse o mai frustrate, è un film che racconta le difficoltà e le battaglie di chi invece della fuga sceglie di rimanere e lottare, giorno dopo giorno, moltiplicando le proprie attività nonostante una laurea in medicina. E’ un film che mostra l’Avana religiosa e unita da grande socialità popolare così come il suo volto superstizioso ed esoterico.

7 days in Havana è un film tratto da una serie di racconti firmati dal famoso scrittore cubano Leonardo Padura che per l’occasione ha curato anche la sceneggiatura di alcuni episodi. Padura è uno dei principali esponenti della cultura cubana nel mondo, figlio della generazione che ha fatto la rivoluzione e che durante la rivoluzione è cresciuto.

Nei sette episodi che coincidono con i sette giorni della settimana, i personaggi così come le storie si intersecano e i protagonisti di un episodio li ritroviamo come personaggi secondari in uno successivo. 7 days in Havana è un film a tratti intenso e sicuramente eterogeneo, ogni regista ha voluto raccontare la sua Avana secondo il proprio punto di vista e sopratutto secondo il proprio stile. Quasi documentaristico il modo scelto da Pablo Trapero per il suo “Jam session” in cui racconta la visita di Emir Kosturica, in perenne stato di ebbrezza alcolica, a Cuba per ritirare un premio per il suo film “Maradona”.

Uno stile sempre oscillante tra l’ironico e il poetico per il bravissimo regista palestinese  Elia Suleiman, “Diary of beginner”, che presenta l’episodio forse migliore pur rinunciando a veri dialoghi ma affidandosi a splendide istantanee dal grande impatto visivo ed emotivo. Cantet e Noe’ puntano su un’Avana mistica e fortemente immersa in una religiosità estrema e disperata che spesso tende a cedere a reminiscenze pagane e tribali, figlie di antiche e radicate superstizioni. Quindi gli episodi probabilmente più toccanti, “La tentacion di Cecilia” di Medem e “Dulce Amargo” di Tabìo, in cui alla vitalità e alla passionalità che serpeggia per le caotiche vie della città si contrappone il desiderio della fuga, vista come unica soluzione e scelta possibile per sfuggire alla miseria di ogni giorno.

Benicio del Toro apre il film con il primo episodio, “El Yuma”, cui sceneggiatura è stata curata dallo stesso Padura, ma onestamente è il corto che ha suscitato meno interesse, quello che è oggettivamente piaciuto meno. Il bravissimo attore, all’esordio dietro la macchina da presa, racconta senza convincere molto una storia alquanto pigra e banale in cui si inquadra un’ Avana notturna e spregiudicata dove gli eccessi e le stravaganze si accompagnano ad una quotidiana caduta dei costumi.

7 days in Havana è un film che racconta e descrive una città incredibilmente viva e vitale, nonostante i palazzi fatiscenti e dagli intonaci scrostati e le auto sovietiche che si alternano alle splendide vetture americane anni ’50. Un’Avana che vive nonostante l’embargo, nonostante le mille difficoltà quotidiane, i balck-out continui e le acrobazie di ingegneri e dottori che si inventano pasticceri o meccanici per comprare le scarpe ai propri figli. Un film che ci permettere di conoscere meglio una città e sopratutto chi la abita, non con gli occhi del solito turista occidentale ma con gli occhi di chi osserva questi ultimi non senza un pizzico di fastidio.

La musica, il ballo, l’intensità degli affetti, la voglia di scappare e la paura di farlo, la fede e la superstizione, un insieme di immagini, suoni e sensazioni che meritano di essere vissuti in queste due ore che scorrono piacevolissime. 7 days in Havana è stato prodotto dalla Fullhouse e dalla Morena Films in collaborazione con l’Havana Club che dal 2007 promuove finanziariamente iniziative per diffondere la cultura cubana nel mondo. Distribuito in Italia dalla BIM distribuzione, uscirà nelle sale il prossimo 8 giugno.

 
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