Disney: 10 cambiamenti nascosti nelle uscite in digitale

È da tempo che la Disney ha cambiato la sua politica in materia di riedizioni destinate al mercato home video. Attraverso 10 punti, abbiamo provato ad analizzare il fenomeno.

Prima dell’arrivo di Disney+, numerose sono state le edizioni speciali o addirittura le riedizioni dei Classici Disney destinatie all’home video, tant’è che in passato venne addirittura coniato un termine apposito per descrivere il fenomeno, “Disney Vault”. Se da un punto di vista di marketing la strategia può essersi rivelata vincente, da un punto di vista meramente fruitivo, lo spettatore è spesso incappato in edizioni DVD o Blu-ray che – quasi sicuramente – non rispecchiavano l’originale versione destinata alle sale.

È da un po’ di tempo che la Disney ha cambiato leggermente la sua politica in materia di riedizioni destinate al mercato home video. Di seguito, attraverso 10 punti, abbiamo provato ad analizzare questo bizzarro fenomeno:

9Variazioni regionali

 

Adesso, qualcosa di più evidente nei classici più moderni. Forse non tutti sanno che alcuni film Disney sono stati montati per adattarsi a determinate norme e/o pratiche culturali. In alcuni casi si tratta di qualcosa di molto semplice, come cambiare un’ambientazione o una battuta, altre volta si è trattato, invece, di aggiungere un personaggio completamente nuovo. Gli esempi più importanti in tal senso provengono da Zootropolis e Inside Out. I fan della Pixar sapranno certamente che i broccoli del capolavoro di Pete Docter sono stati cambiati in peperoni verdi per il pubblico asiatico perché sono i primi sono i vegetali che i bambini disprezzano di più in quell’area geografica. Zootropolis, invece, si è spinto addirittura oltre, cambiando la specie di uno dei conduttori del notiziario a seconda dei paesi in cui il film sarebbe stato rilasciato.