Arrow 5x03
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Non si stava affatto esagerando dopo il primo episodio della season 5 quando era stato detto che Arrow stava tentando di tornare ai fasti delle prime stagioni, tant’è che Arrow 5×03 presenta una trama analoga  ad una della stagione 1: c’è una nuova droga in città e non si tratta ancora della Vertigo (si, quella del Conte Vertigo di 4 anni fa) bensì di qualcosa di molto peggio, la Stardust.

 
 

Ovviamente l’analogia di cui si parlava riguarda solo quest’ultimo particolare, quindi si prenda la frase di apertura come una simpatica provocazione.

Arrow 5×03 riparte da questo nuovo incipit per continuare a mostrarci l’addestramento del nuovo team del protagonista e le dinamiche all’interno di questo acerbo nuovo gruppo di vigilanti, per poi proseguire la narrazione, anche in questo terzo episodio, delle altre due storyline: non solo quella del passato, ma anche quella riguardardante il vecchio John Diggle (David Ramsey).

Arrow 5×03: recensione dell’episodio “A Matter of Trust”

Per il secondo episodio consecutivo viene totalmente accantonato il personaggio di Tobias Church, questa volta soltanto nominato, tanto che qualche spettatore potrebbe iniziare a dubitare della sua reale importanza e rilevanza all’intero dello show, ma si è solamente al terzo episodio e non varrebbe la pena togliere subito fiducia agli sceneggiatori.

Gregory Smith, alla sua quarta direzione di un episodio del Vigilante Incappucciato, con  Arrow 5×03  mette in scena  un episodio sì gradevole, con momenti corali in puro stile supereroistico (presente anche una piccola “citazione” al Batman di Tim Burton) grazie anche a notevoli coreografie di combattimento, ma che nulla di nuovo aggiunge alle storyline.

Attraverso l’ormai assodato stile didascalico della serie, sia nei dialoghi che nella sceneggiatura,  ci si rende conto a fine puntata che nulla (o molto poco) è cambiato dopo la visione della puntata e che forse è necessario qualcosa di più di belle scene d’azione “spazza-noia” per realizzare un discreto episodio.  Arrow 5×03 è un episodio senza infamia e senza lode, che si lascia guardare con piacere ma che decisamente lascerà molto poco  negli spettatori, se non l’impressione che si sarebbe potuto osare qualcosa in più ai fini della storia.

Si è ancora ai preamboli della stagione, questo è chiaro, ma di pari passo ai giusti approfondimenti non sarebbe affatto male inserire qualche piccolo nuovo elemento per solleticare i fan e tentar di raggiungere il giusto livello di hype.

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