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Doctor Who - Season 8 posterGelida e paralizzante, la paura è una compagna fedele che non ci abbandona mai e che approfitta di ogni nostro prezioso momento di fragilità per riuscire a trionfare: questo il leitmotiv del quarto episodio dell’ottava stagione di Doctor Who, Listen, che abbandonate le atmosfere leggere del Robot of Sherwood di Mark Gatiss entra a buon diritto, grazie allo splendido script di Steven Moffat, nella lista degli episodi più terrificanti ed emozionanti di questa Nuova Era.

 
 

Più metodico e introverso, il Dodicesimo Dottore affronta i misteri che lo circondano senza la curiosità e l’entusiasmo dei suoi predecessori, preferendo un approccio razionale e quasi investigativo: certo dell’esistenza di strane creature pronte a tormentarci non viste nell’oscurità, il Dottore chiede subito l’aiuto di Clara per cercare di tornare a quel momento specifico della sua infanzia in cui queste avevano tormentato i suoi sogni di bambina. Distratta da un appuntamento finito malamente col Collega Danny Pink Clara ha però ben altro per la testa, finendo per condizionare il viaggio e  trascinare lei e il Dottore nel solitario orfanotrofio dove il piccolo Danny aveva trascorso l’infanzia.

Dopo una settima stagione che ci aveva costretto a dare spesso per scontata la grande intesa col Dottore e a fidarci dei suoi soufflè, Clara ha finalmente ottenuto lo spazio necessario per essere un personaggio a tutto tondo e imparare a farsi amare dagli spettatori: indipendente e felice di un’esistenza alla quale non sembra intenzionata a rinunciare, La Ragazza Impossibile si rivela più che mai materna e protettiva non solo nei confronti del piccolo Danny ma anche e soprattutto dello stesso Dottore, involontariamente condizionato da lei nell’infanzia a causa di una nuova distorsione temporale indesiderata.Doctor-Who-Listen8

Molti Whovian si sono detti scandalizzati dalla scelta di Moffat di rendere Clara così rilevante nella formazione personale del Dottore, ma Doctor Who non ha mai mancato di aggiungere e arricchire il substrato del personaggio trovando opportune soluzioni alla violazione delle sue stesse regole: la capacità della serie di riuscire a commuovere e a far riflettere esorcizzando ( senza mai rinunciare a una buone dose di genuino terrore) le paure che tormentano bambini e adulti è un dono prezioso che vale la pena incoraggiare e onorare, anche se questo significa mettere da parte logiche ferree e sacre tradizioni.

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Ottimo anche il lavoro svolto su Danny Pink: il suo passato militare era già stato fonte di speculazione, ma adesso abbiamo scoperto che era in missione di pace e che la sua malinconia è stata forse dettata da un’infanzia infelice e dalla lotta costante, condivisa col Dottore, per superare le proprie paure in solitudine: l’esistenza del suo discendente Orson Pink, viaggiatore nel tempo spinto da una tradizione di famiglia ( dobbiamo pensare che possa essere nipote della stessa Clara?) continua però a infittire il mistero intorno alla sua storyline.

Complesso e stratificato, Listen porta con sè il meglio della firma di Steven Moffat, trascinandoci in un vortice temporale di lacrime ed emozioni che difficilmente riusciremo a dimenticare.

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Alessia Carmicino
Nata a Palermo nel 1986 , a 13 anni scrive la sua prima recensione per il cineforum di classe su "tempi moderni": da quel giorno è sempre stata affetta da cinefilia inguaribile . Divora soprattutto film in costume e period drama ma può amare incondizionatamente una pellicola qualunque sia il genere . Studentessa di giurisprudenza , sogna una tesi su “ il verdetto “ di Sidney Lumet e si divide quotidianamente fra il mondo giuridico e quello cinematografico , al quale dedica pensieri e parole nel suo blog personale (http://firstimpressions86.blogspot.com/); dopo alcune collaborazioni e una pubblicazione su “ciak” con una recensione sul mitico “inception” , inizia la sua collaborazione con Cinefilos e guarda con fiducia a un futuro tutto da scrivere .