Mercoledì: i 7 Easter Eggs più belli della Famiglia Addams

Mercoledì

L’universo degli Addams si è risvegliato con l’arrivo di Mercoledì, serie televisiva firmata da Tim Burton, approdata il 23 novembre sulla piattaforma Netflix. Obiettivo del regista era far rivivere uno dei personaggi più iconici e anticonformisti del piccolo schermo, quello dell’inquietante e gotica Mercoledì, adolescente sopra le righe e figlia di Morticia e Gomez Addams. Un outsider che porta in scena una outsider, questo il rapporto fra la Mercoledì e Tim Burton, e che “battezza” la sua protagonista.

Degli Addams, creati dalla fantasia di Charles Addams, sono state realizzate molte versioni in passato, ma è stato solo Barry Sonnenfeld con le sue pellicole del 1991 e del 1993 a conferire un taglio macabro e mortuario a Mercoledì, con l’impeccabile interpretazione di Christina Ricci, scatenandone il successo. Seppur Tim Burton abbia scelto di focalizzarsi sul coming of age di Mercoledì, la popolarità di questa stravagante famiglia non è mai scemata. Ecco perché nelle serie non potevano mancare degli Easter Eggs riconducibili agli adattamenti più famosi degli Addams, a partire proprio dalla sitcom degli anni Sessanta. Scopriamo insieme quali sono.

7Il nome Mercoledì

Il nome Mercoledì
 

Capita spesso, nella realtà, di avere un nome il cui bel suono non è l’unica ragione per cui si è stati chiamati così. A volte al suo interno si può celare una storia servita come fonte di ispirazione. Ed è proprio quello che accade con quello di Mercoledì. Uno dei primi Easter Eggs è da ricercare nel titolo dell’episodio “d’ingresso” della serie di Tim Burton, Wednesday’s Child Is Full of Woe.

Morticia, quando Mercoledì viene accompagnata alla Nevermore Academy, spiega alla preside Weems perché lei si chiami in quel modo così particolare, menzionando una filastrocca. Ma in realtà, il riferimento è a Charles Addams: quando creò la strampalata famiglia degli Addams, i suoi personaggi non avevano ancora un nome. Dopo i fumetti, il passo successivo era il piccolo schermo, per cui bisognava capire come si dovessero chiamare. Il “luogo” da cui Charles trasse ispirazione per Mercoledì fu una filastrocca di un autore anonimo, con una delle strofe che recitava proprio “Wednesday’s Child Is Full of Woe”. Essendo quella una descrizione più che azzeccata per la sadica ragazzina, decise che Mercoledì sarebbe stato il suo nome.

Indietro
Articolo precedenteBABYLON: nuovo trailer con Brad Pitt e Margot Robbie
Articolo successivoL’uomo sulla strada, la recensione del film di Gianluca Mangiasciutti
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.