Con l’episodio di questa settimana dal titolo Heroes and Villains siamo arrivati all’attesissimo winter finale. Once Upon a Time riprenderà la sua programmazione a partire da Domenica 1 Marzo. L’episodio conclude definitivamente il capitolo riguardante Frozen e introduce quelli che saranno i possibili plot della seconda parte di stagione.
Con l’uscita di scena di Snow Queen gli effetti della maledizione sono svaniti e gli abitanti di Storybrook tornati alla normalità. Unico inconveniente però, sembra essere l’incantesimo lanciato per proteggere la città che a quanto pare non permette di attraversare due volte il confine: chi lascia Storybrook lo fa per sempre (?). Mentre quindi Emma (Jennifer Morrison) cerca un modo per far tornare Anna (Elizabeth Lail), Elsa (Georgina Haig) e Kristoff (Scott Michael Foster) ad Arendelle, Rumplestilskin (Robert Carlyle) porta avanti il suo piano di lasciare per sempre la città con i poteri intatti e Belle al suo fianco. Regina (Lana Parrila) e Robin (Sean Maguire), intanto, riescono finalmente a guarire Marian (Christie Laing) ma le cose poi non vanno esattamente come previsto.
L’episodio risulta pertanto composto da tre momenti diversi che riguardano, uno la conclusione del capitolo di Frozen, l’altro l’introduzione dei nuovi personaggi (per il momento solo negativi) e l’ultimo riguardante Belle (Emilie de Ravin) e il suo passato con Rumplestilskin. Questa volta i flashback mostrano l’incontro del “signore oscuro” e le tre regine del male: Ursula (Merrin Dungey), Maleficent (Kristin Bauer van Straten) e Crudelia (Victoria Smurfit). Personaggi che sembrano decisamente interessanti, date le loro storie personali e il filo da torcere che potrebbero dare ai nostri protagonisti. Se un solo villain per volta ha dato vita a quattro stagioni sarà interessante vedere come gli autori svilupperanno la storyline di un’alleanza tra le forze oscure. Elemento che lega quindi la chiusura di un capitolo e l’inizio di uno nuovo è, in questo episodio, il passato di Belle e la sua realizzazione dell’inganno perpetuato dal suo amato Rumple nel corso degli episodi precedenti. Le scene tra di loro sono ben costruite ed efficaci anche se è il caso di dire che forse il personaggio di Belle ne esce svalutato, visto quanto tempo ha impiegato ad aprire gli occhi. Altro filo conduttore di questo winter finale, e in generale di tutto lo show, sembra essere l’eterno opporsi del bene e del male, dei buoni e dei cattivi.
Grazie all’espediente del misterioso autore di Storybook, che gioca con le vite e i destini dei protagonisti, abbiamo visto che le storie si costruiscono giorno per giorno, non c’è nessun allineamento astrale o manuale del perfetto eroe da seguire, i libri non sono altro che un insieme di pagine bianche che attendono di essere riempite. Il gioco di metafore inserite nella narrazione con ironia e intelligenza sono il segreto del successo di Once Upon a Time, che ci aspetta quindi a Marzo con nuove avventure da condividere.