Paper Girls: recensione della serie fantascientifica su Prime Video

Disponibile sulla piattaforma Prime Video dal 29 luglio, la serie, adattamento dell'omonima graphic novel, si muove a metà tra un conflitto futuristico e riflessioni di stampo esistenzialista.

Paper Girls recensione serie tv prime video

Un gruppo di quattro ragazzine pedalano sulle loro biciclette nella notte di Halloween del 1988, quando all’improvviso un fenomeno che sfugge ad ogni logica le trasporta in una realtà che non è la loro, nella quale dovranno difendersi da misteriosi pericoli nel tentativo di capire come tornare a casa. Riassumendo così la vicenda alla base di Paper Girls, si potrebbe pensare di avere a che fare con una copia di Stranger Things firmata Netflix. Le somiglianze, fortunatamente, finiscono qui, perché la serie ideata da Stephany Folsom (sceneggiatrice di Toy Story 4 e di alcuni episodi dell’attesa Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere) è un prodotto che intraprende ben presto direzioni diverse, imprevedibili e accattivanti.

 

Adattamento dell’omonima graphic novel firmata da Brian K. Vaughan e illustrata da Cliff ChiangPaper Girls si concentra infatti sul gruppo di ragazze formato da Erin, Mac, Tiffany e KJ. Queste rimangono inconsapevolmente coinvolte in un conflitto tra due fazioni di viaggiatori del tempo: gli Anziani e i Teenager. Dal 1988 si vedono dunque trasportate nel futuro, più precisamente nel 2019, dove dovranno schierarsi con l’una o l’altra delle due fazioni. Qui avranno inoltre modo di incontrare le loro versioni del futuro e dovranno scegliere se abbracciare o rifiutare il proprio destino. Ad oggi la serie a fumetti è composta da 30 albi, il che lascia presupporre che questa prima stagione della serie non sia che l’inizio di una lunga e articolata avventura.

Benvenuti nel futuro, di nuovo!

Sulla carta l’idea alla base di Paper Girls è tutt’altro che originale. Negli ultimi anni si sono moltiplicati a dismisura i racconti incentrati sui viaggi nel tempo, affrontati attraverso generi e punti di vista sempre diversi. Questa nuova serie sembra dunque non raccontare nulla di nuovo a riguardo, presentandoci un futuro in guerra non dissimile da quello visto anche in un altro prodotto Amazon quale Future Man. Ciò che cambia sono però qui le motivazioni alla base della guerra, le quali hanno a che fare con la libertà o meno di alterare il passato e il futuro. Se gli Anziani sostengono la conservazione della linea temporale, i Teenager al contrario credono nella possibilità del suo cambiamento.

Lo scontro che ne scaturisce è dunque un elemento centrale nel racconto, ma più che le battaglie vere e proprie, ciò che risulta possedere un certo fascino sono le riflessioni etiche sollevate da questa guerra. È davvero possibile alterare il passato? Se sì, è possibile prevederne le conseguenze? E se no, è possibile accettare realmente il naturale corso degli eventi? Più che offrire elementi d’azione con cui intrattenere il proprio pubblico, Paper Girls trova maggior interesse nel riflettere su tali questioni, esplicitate dall’incontro tra le quattro protagoniste con le loro versioni adulte. Una situazione che spinge tutte loro a riflettere su ciò che erano e ciò che sono diventate.

Paper Girls Prime Video
Riley Lai Nelet e Ali Wong in una scena di Paper Girls.

Paper Girls, una serie dalle molteplici sfumature

Quella che inizialmente può sembrare una serie in cerca di una propria identità, specialmente considerando i tanti prodotti simili per genere e temi, svela a poco a poco molteplici sfumature, che diventano il suo carattere primario. Oltre ai diversi momenti malinconici, nei quali le quattro protagoniste riflettono su ciò che erano e ciò che saranno, non mancano infatti anche situazioni particolarmente comiche, che giocano in modo intelligente con l’assurda situazione vissuta dai personaggi primari. Si tratta di momenti costruiti con un certo gusto, che non risultano affatto discordanti con il tono più drammatico dato dal conflitto in corso.

C’è dunque tempo per divertirsi e tempo per preoccuparsi di ciò che, episodio dopo episodio, si scopre sul guerra temporale tra Anziani e Teenagers. In entrambi i casi, Paper Girls offre un buon intrattenimento, che suscita un crescente interesse nello spettatore. Nonostante alcuni cliché narrativi, presenti in particolare nella caratterizzazione di certi personaggi, la serie possiede dunque un buon potenziale che, seppur ancora non del tutto espresso con la prima stagione, lascia immaginare risvolti futuri sempre più accattivanti. Per un prodotto che, pur affrontando i viaggi temporali, punta così poco sugli effetti speciali (non che questo sia un male, anzi), la sua forza è da ritrovarsi nei personaggi.

Le quattro attrici protagoniste sfoggiano una buona chimica di gruppo, che rende i loro momenti insieme sempre piacevoli, arricchiti dal loro non cercare di essere eroine ma rimanendo semplici adolescenti alle prese con la paura di crescere. A guidarle, nel corso della stagione, vi è Ali Wong, celebre attrice comica che ha qui modo tanto di rubare la scena nei momenti più divertenti quanto di dar prova anche delle sue doti drammatiche con un personaggio estremamente fragile. A loro ci si affeziona episodio dopo episodio e per quanto ad ora non sembrano ancora possedere la forza dei grandi personaggi della serialità, questa sembra essere sufficiente a reggere Paper Girls, facendone un prodotto godibile e avvincente.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
Articolo precedenteSurface: recensione della serie Apple Tv+
Articolo successivoMs. Marvel: recensione dei primi due episodi della serie Disney+
Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
paper-girls-serie-prime-videoLa serie Paper Girls offre un nuovo racconto incentrato sui viaggi nel tempo e se anche alla base di tutto vi è una guerra intertemporale, il vero cuore è da ritrovarsi nelle riflessioni esistenzialiste sul valore del passato e del futuro. A partire da queste, la serie riesce ad essere sia divertente che malinconica, sfoggiando un potenziale non ancora del tutto espresso ma ugualmente affascinante.