In Preacher 1×04 “Monster Swamp” il protagonista Jesse Custer (Dominic Cooper) intende utilizzare il suo dono per convincere i fedeli di Annville, ormai lontani dal Signore, a tornare in chiesa. Per farlo è necessaria una guida della comunità, un soggetto ammirato da molti, Odin Quincannon (Jackie Earle Haley) a cui farà una proposta interessante.
Nel frattempo Tulip (Ruth Negga) si trova lontana dai valori guida della cittadina del Texas e cerca di farsi valere.
I due misteriosi cowboy provenienti dal Paradiso sono ancora alle prese con la cattura del dono di Jesse e il vampiro Cassidy (Joseph Gilgun) cerca costantemente di respingerli con la sua astuzia.
La quarta puntata di Preacher è ricca di flashback sul passato del protagonista che ci svelano un po’ di più le ragioni della sua personalità cupa ed enigmatica: il rapporto ambiguo con il padre. Non si scende ancora nei dettagli ma si pongono le basi per delle spiegazioni che arriveranno sicuramente nelle prossime puntate.
Il personaggio principale è infatti ancora lontano dall’essere compreso, rimane avvolto nel buio che lo caratterizza quasi disinteressato alla storia di per sé e concentrato piuttosto su un utilizzo positivo del suo nuovo dono, un utilizzo che lo faccia restare sostanzialmente “dalla parte dei buoni”.
Gli eventi più stimolanti in questo quarto episodio sono nuovamente quelli che comprendono il personaggio di Cassidy, ormai affermato come più interessante della serie. Divertente la negoziazione con gli uomini del Paradiso, in cui mostra la sua arguzia e la sua propensione al vizio, che lo porta per una serie di coincidenze ad incontrare anche Tulip che invece è alle prese con il tentativo di portare un po’ di giustizia nella città di Anville.
Personaggi fin ora solo nominati o appena accennati, come il magnate della città Odin Quincannon o il sindaco vengono introdotti nell’intreccio ma senza grandi spiegazioni e contestualizzazioni, di conseguenza si aggiungono grandi punti interrogativi alla trama già piuttosto complessa.
In Preacher 1×04 la storia prosegue ma ancora a rilento, la presentazione della trama principale e di tutte le sotto trame che si sviluppano da essa, occupa infatti moltissimo tempo che non può essere dunque utilizzato per un avanzare a ritmo incalzante. La struttura a più linee narrative aumenta la complessità della storia e inevitabilmente ne rallenta la narrazione. Probabilmente finché non si scoprirà come ogni singolo intreccio si collega con gli altri la successione rimarrà graduale.
Il lato positivo di un lento avanzare della storia è da ritrovarsi nella possibilità di comprendere ed entrare in contatto con l’atmosfera della serie e lo stile della storia, anche per i non lettori del fumetto che ne sono dunque totalmente estranei.
