Dopo che lo stalker ha quasi ucciso Emily (Shay Mitchell), le liars iniziano a prendere più seriamente le minacce ricevute, ma cercano ugualmente di non dirlo a nessuno per evitare conseguenze ben peggiori. Spencer, però, non è dello stesso avviso, soprattutto dopo che Toby (Keegan Allen) giudica in maniera errata il comportamento di Caleb (Tyler Blackburn). Nel frattempo Hanna (Ashley Benson) evita di affrontare i dubbi della sua vita privata, mentre Aria (Lucy Hale) e Ezra (Ian Harding) sono sempre più vicini.
Si intitola Burn This il diciottesimo episodio della sesta stagione di Pretty Little Liars, la serie televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e giallo, ideata da Marlene King e basata sugli omonimi romanzi di Sara Shepard per il network ABC Family. Pretty Little Liars 6×18 è il terzultimo episodio di questa sesta stagione divisa in due parti, iniziata con la rivelazione di “A” e proseguita con un salto temporale di ben cinque anni. In questa 6B, quindi, abbiamo assistito al cambiamento delle liars, della loro vita lavorativa e sentimentale, ma sempre con quel pizzico di mistero che ha 
contraddistinta la serie. Eppure le premesse sembravano diverse, con un appeal tutto nuovo e innovativo, che però ha lasciato il posto troppo presto alle sue vecchie abitudini. Così, anche questo episodio sembra un deja vu di alcuni già visti e rivisti perché Burn This è, almeno all’apparenza, l’ennesima conferma che più che fornire risposte Marlene King si diverte a porre domande. Le indagini sulla morte di Charlotte, per ora, sono ancora un buco nell’acqua e il nuovo “cattivo” non sembra avere un suo tratto caratteristico con cui identificarlo – come la felpa nera di “A”. In un continuo confronto tra passato e presente, Pretty Little Liars 6×18 continua a giocare con le vite e i cambiamenti delle liars, soffermandosi principalmente sulle questioni più sentimentali, con il confronto 
tra Caleb e Toby che ha reso felice più di qualche fan – che spera ancora nelle reunion delle coppie storiche. Questa componente amorosa, e di conseguenza più “quotidiana”, prende il sopravvento sull’azione vera e propria, che viene così allontanata momentaneamente: il che, di per se, non sarebbe un male, ma visto che ci sono ancora molte questioni irrisolte, sarebbe il caso di iniziare a stringere il cerchio. In fondo, anche i giochi più lunghi e complicati ad un certo punto intravedono una fine, che qui, però, non si è ancora vista.
