Supergirl 2x06
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Introspezione. È questa la parola chiave della puntata di Supergirl 2×06, intitolata Changing, non a caso: in uno scenario più freddo del solito, questo nuovo episodio vede la Ragazza d’Acciaio combattere con un virus alieno proveniente dai ghiacciai a nord – e fa perno su un tema che specialmente ai giorni nostri è molto combattuto. I cambiamenti climatici.

 
 

L’episodio apre su un gruppo di ricercatori che studiano i cambiamenti climatici, imbattutisi nella carcassa di un lupo ancora ghiacciata e, si direbbe, conservatasi da circa 3000 anni. “Cosa sopravvive a 3000 anni di intemperie, se non una malattia o un virus?” Nel frattempo Kara (Melissa Benoist) e Mon-El (Chris Wood) stringono il rapporto tra un drink e l’altro, al “bar per alieni”, dove ritroviamo finalmente la pseudo coppia di marziani J’onn (David Harewood) e M’gann (Sharon Leal) in buoni rapporti. La trama è sempre identica: allarme dal DEO che riporta tutti alla base, qualcosa è successo su nei ghiacciai. Non è tanto il villain in sé però che coinvolge lo spettatore, in questa puntata, quanto più il ricorrente espediente di utilizzare la narrazione a sfavore dell’azione: c’è Alex (Chyler Leigh) al centro, ancora in lotta con sé stessa, che dovrà vedersela con Kara e Maggie (Floriana Lima) riguardo le sue preferenze sessuali a quanto pare non proprio di ultima generazione.

Supergirl 2×06 recensione

Supergirl 2x06Ciò che piace in questa stagione di Supergirl è senz’altro la varietà di contenuti, e questa è una cosa ormai risaputa. Anche in questa 2×06 ritroviamo la volontà degli sceneggiatori di raccontare – più che far volare schiaffi – una serie di problematiche più o meno vicine al nostro mondo odierno. Il racconto, sui cambiamenti climatici, esasperato fino al massimo possibile, si trasforma nel cattivo principale della puntata che però non è la colonna portante; c’è poca scena, poco combattimento, in favore invece di una Alex che non ci saremmo mai aspettati così fragile e sola. Quella degli omosessuali è una battaglia che anche noi, tutt’oggi, combattiamo a denti stretti e in Supergirl ci lascia la vera speranza che forse noi non riusciamo a trovare. Questo è piacevole, perché raccontato in maniera cruda, diretta. Senza far intendere nulla. James (Mehcad Brooks) inoltre non è più solo il reporter fidato amico di Clark Kent, utile quando è dietro la sua camera: colpi di scena per lui e per noi, finalmente, dopo aver ricoperto un ruolo oltremodo marginale a inizio season. Altri tasselli mossi nella giusta direzione, per Supergirl, anche questa settimana.

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