Crocifissi (Crossed), bloccati, impossibilitati a procedere. Ma soprattutto sofferenti. I protagonisti di The Walking Dead 5×07 sono in una posizione complicata, difficile da gestire, devono riuscire a riunirsi ma il cammino non è così semplice e le loro possibilità d’azione limitate.
Dopo episodi monotematici in cui ci venivano raccontati gruppi di personaggi nel loro contesto contingente, in questo settimo episodio gli sceneggiatori decidono di farci dare uno sguardo ad ogni gruppo: Glenn, Maggie e gli altri, dopo la scioccante rivelazione di Eugene cercano di fare rifornimento di provviste per tornare indietro, alla Chiesa; lì intanto Rick prepara l’irruzione all’ospedale, dove Beth e Carol sono prigioniere; intanto all’ospedale Beth trova il modo di fare qualcosa per la sua amica in situazioni critiche.
La quinta stagione di The Walking Dead, partita con il piede sull’acceleratore, ha rallentato bruscamente con lo svolgersi del racconto, ma se nei due episodi precedenti il ritmo era lento e meditabondo, quasi, per dare spazio alla dimensione più intima dei personaggi, in questo episodio ci troviamo ad osservare dei grossi nuvoloni scuri che si addensano all’orizzonte, aspettando il temporale che sicuramente travolgerà i nostri nella prossima puntata, il midseason finale.
The Walking Dead 5×07 riporta al centro della scena Rick, il suo essere leader e condottiero di un branco che ormai somiglia più ad un battaglione militare che ad un gruppo di superstiti. Ma la scena è equamente divisa trai diversi membri del gruppo: su Sasha e Tyreese che cercano insieme di superare la dipartita di Bob; su Daryl, che si sente coinvolto in prima persona nella missione di salvataggio di Beth e Carol; dello stessa Carl, che anche se messo un po’ ai margini, sembra aver finalmente capito che ‘nessuno è al sicuro’.
Accompagnati da questa certezza e intenzionati a ritornare insieme, i nostri si preparano a combattere per ritornare ad essere uniti, per ritornare ad essere un branco, soli contro il mondo.
