The Walking Dead 7×04 non lascia spazio ai dubbi, almeno per la prima parte di stagione: Rick (Andrew Lincoln) e il suo gruppo sono sottomessi sul serio a Negan (Jeffrey Dean Morgan) e ai suoi ‘Salvatori’, così come si fanno chiamare. Il nuovo episodio della seria AMC, intitolato Service, ci mostra Alexandria qualche giorno dopo i sanguinosi e dolorosi fatti della season premiere.
In The Walking Dead 7×04 Rick è spezzato
Il gioco di forze che sentivamo esserci all’inizio nell’incontro trai due personaggi, Rick e Negan, sembra adesso venire meno nel momento in cui il primo ha completamente ceduto campo al secondo. La combattiva popolazione di Alexandria, in particolare gli appartenenti a quello che è il gruppo originario, sembra però non andare molto d’accordo con quest’idea di sottomissione, che invece al loro leader, ormai spodestato, sembra l’unica via. Dal canto suo, Rick appare spezzato, sottomesso e profondamente spaventato: avverte su di sé la responsabilità per le perdite del gruppo e non vuole che nessun altro muoia, anche se questo dovesse significare perdere completamente la dignità e la fiamma del combattente che l’ha tenuto in vita, insieme ai suoi compagni, fino a questo momento. Non a caso, in un commovente monologo rivolto a Michonne (Danai Gurira), Rick ricorda per la prima volta Shane, suo partner e salvatore della sua famiglia, e poi suo rivale. Rick è sceso a patti con qualsiasi cosa, ed è sempre riuscito a sopravvivere con la testa alta e il comando in pugno.
The Walking Dead 7×04 accentua quello che avevamo solo intravisto nella presentazione di questo famigerato villain che è Negan. Morgan, seppure con un’ottima tecnica, mette in scena un personaggio che si avvicina molto all’eccesso, alla macchietta, risultando più ‘simpatico’ di quanto non dovrebbe e mettendo in ombra la gravitas di Andrew Lincoln che fino a questo momento era stata la vera leader dello show. Lincoln, come il suo personaggio, cede il passo a un nuovo interprete, più carismatico e vincente, ma scommettiamo che non sarà per sempre così.
Con Service, puntata dai ritmi atipici, lo show torna in città, a raccontare quello che è rimasto dei nostri eroi. La scelta di ‘intromettere’ due episodi tra il primo e il quarto, dove si ritrovano i testimoni del massacro iniziale, ha però impedito il tempo del cordoglio. Non abbiamo avuto il tempo di piangere i morti, che in un certo senso, chi segue lo show dall’inizio, sente anche un po’ suoi, e allo stesso tempo ci troviamo di fronte a certi interrogativi che potrebbero trovare risposta nella prossima puntata oppure no.
The Walking Dead 7×04 tenta un cambio nella struttura dello show
Le scelte narrative che segue questa settiman stagione di The Walking Dead sembrano portare lo show,divenuto schematico nelle ultime stagioni, verso una struttura differente, che potrebbe finalmente riscattare la serie da quella schematicità che gli viene imputata, giustamente, dai suoi detrattori.
Tornando però al sottomesso Rick, non sappiamo fino a che punto l’uomo che ha ucciso a morsi un suo simile sia capace di abbassare la testa e, biblicamente parlando, porgere l’altra guancia. Sappiamo che, per quanto Negan possa sentirsi ora al sicuro, il nostro eroe conserva ancora una scintilla di follia dentro di sé.