I film della saga di Rocky hanno come protagonista l’iconico pugile che supera ogni avversità, arrivando a guadagnarsi il rispetto di tutti nell’ambiente. Come ormai noto, l’ispirazione per questo personaggio e le vicende che lo vedono protagonista è stata tratta da Sylvester Stallone – almeno per il primo film – dal pugile Chuck Wepner, realmente esistito e il quale visse vicende simili a quelle raccontate nella prima pellicola della saga. Se Rocky è solo liberamente ispirato alla sua storia, il film del 2016 The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa (qui la recensione), diretto da Philippe Falardeau, è invece direttamente basato su di lui.
La trama e il cast di The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa
Il film ripercorre la vita di Chuck Wepner (Liev Schreiber) venditore di alcolici del New Jersey celebre per aver resistito 15 round contro il più grande pugile di ogni tempo, Muhammad Ali (Pooch Hall) . Nei suoi dieci anni sul ring Wepner subì due K.O., otto rotture del naso e 313 punti di sutura. Ma le sue lotte più dure furono fuori del ring, dove condusse una vita epica fatta di droghe, alcol, donne spregiudicate, incredibili successi e drammatiche cadute. Grazie alla moglie Linda Wepner (Naomi Watts) ha però sempre trovato la forza di rialzarsi.
La storia vera dietro il film
Partiamo da Rocky Balboa. Il franchise, come già riportato, ha debuttato nel 1976 con il semplice Rocky e il mondo ha così conosciuto il pugile di Filadelfia dal cuore d’oro e dalla tenacia imperitura. All’inizio è un pugile sfortunato che combatte per uno strozzino locale, ma una serie di vicissitudini lo portano ad acquisire sempre maggior popolarità, fino ad affrontare il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed (Carl Weathers) in un incontro per il titolo. Prendendo la palla al balzo per inseguire la grandezza della sua passione, Rocky Balboa deve dimostrare a se stesso e al mondo di essere un degno contendente per affrontare il famoso e stimato Creed.
Questa dinamica è ispirata a quella che ha per protagonista Chuck Wepner. Wepner è nato nel 1939 e ha iniziato a combattere per strada a Bayonne, nel New Jersey (un interesse che gli sarebbe valso il soprannome di “The Bayonne Bleeder”, poiché sanguinava molto durante i suoi combattimenti). Come Rocky, Wepner sembra provenire da un ambiente difficile. Nel 2007 ha raccontato all’Hudson Reporter di essere cresciuto nell’area di Bayonne: “Era una città dura, con un sacco di gente che veniva dal porto e dalla base navale e dovevi lottare per sopravvivere”.
Wepner aveva la reputazione di essere un avversario duro sul ring, tanto che prima del suo incontro più importante, quello con la leggenda del pugilato Muhammad Ali, aveva disputato 41 incontri senza essere messo al tappeto. Le qualità di Wepner attirarono così le mire di Don King, che il 24 marzo 1975 organizzò un incontro tra il pugile statunitense e il campione, Muhammad Ali: in palio il titolo mondiale dei pesi massimi. L’incontro cominciò all’insegna di Ali, che scaricava con forza tutti i suoi colpi, ma nonostante ciò Wepner resisteva. Passava il tempo, però gli attacchi di Ali non buttavano giù l’avversario, un ottimo incassatore.
Alla nona ripresa Wepner calpestò involontariamente il piede destro di Ali mentre lo colpiva con un destro al petto, causando lo sbilanciamento del campione che finì a terra. Ali si rialzò e per cinque riprese di seguito ricoprì incessantemente di colpi Wepner, che continuava incredibilmente a rimanere in piedi. A pochi secondi dal termine dell’ultima ripresa Ali mise finalmente Wepner al tappeto, il pugile si rialzò quando il conteggio era arrivato a sette, ma l’arbitro vedendo le condizioni di Wepner decise di interrompere l’incontro e Ali vinse per KO tecnico alla 15ª ripresa. Nonostante ciò Wepner fece una gran figura resistendo 15 riprese.
Fu proprio questo incontro del 1975 a far conoscere Wepner, soprattutto agli occhi di Sylvester Stallone. Come per Rocky, la maggior parte delle persone non aveva una grande opinione di Wepner mentre si accingeva ad affrontare Ali nell’incontro per il titolo, ma il trentacinquenne sfavorito sorprese tutti opponendo una resistenza impressionante. È facile vedere il parallelismo tra Wepner e Rocky. Pare che Stallone abbia assistito all’incontro e si sia dunque ispirato a ciò che ha visto e alla storia di Wepner, che lo ha preceduto. La storia di Wepner è certamente fonte di ispirazione per chiunque, non solo per Sylvester Stallone.
Sembra che abbia vissuto una vita ricca di esperienze colorate: dalla lotta per le strade, all’arruolamento nei Marines (e alla boxe durante il servizio), fino ad affrontare altri pugili di fama mondiale come Sonny Liston e George Foreman. Wepner, che ha oggi 85 anni, si ritirò poi dalla boxe nel 1978 e da quel momento ha iniziato ad avere alcuni problemi legali. Al 2010, Wepner lavorava da 10 anni con la terza moglie Linda nel settore delle vendite di liquori per Majestic Wines and Spirits a Carlstadt, nel New Jersey, ed era un esperto di liquori, vini e alcolici di largo consumo.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 9 novembre alle ore 21:45 sul canale Rai 3.