Road 47: recensione del film con Sergio Rubini

Road 47

Durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di genieri facente parte della Forza di spedizione brasiliana inviata in Italia a sostegno degli alleati, si trova intrappolato nel territorio e nell’inverno dell’Appennino Tosco – Emiliano. Le loro difficoltà aumentano quando una mina esplode uccidendo due di loro e facendo disperdere il contingente. Per salvarsi dovranno raggiungere il paese di San Giusto, in cui sono attesi gli Americani, ma per arrivarci dovranno sminare la strada 47.

 

Sono molti gli aspetti noti della seconda guerra mondiale, e a questi vengono dedicate molte pellicole, per mantenere viva la memoria. Di aspetti collaterali, come la presenza di soldati afroamericani assegnati ad un unico battaglione come viene raccontato in Miracolo di Sant’Anna di Spike Lee, o dei contingenti brasiliani, come racconta questo film di Vicente Ferraz, si sa poco, ma sono anche questi elementi essenziali per la costruzione e il mantenimento della memoria storica collettiva.

Road 47, il film

Da Road 47 emergono molti aspetti dell’evento che ha cambiato il volto dell’Europa 70 anni fa: primo fra tutti, il disagio e l’assurdità dell’evento stesso.

A testimoniare questo si può citare una battuta del film, detta da Sergio Rubini, che interpreta un soldato italiano disertore, che indica ai soldati brasiliani la strada per San Giusto: “Ci siamo messi in guerra anche contro i Brasiliani”, a voler dire quanto il fascismo fosse giunto al suo picco di impopolarità, interna al paese e anche internazionale. Lo stesso battaglione, i cui soldati si chiamano secondo il nome dello stato di provenienza, è fuori posto nell’inverno del centro Italia, e lo è ancora di più nel dover specificare ad ogni altro soldato o civile incontrato che no, non sono americani, ma brasiliani.

Questa sensazione di essere fuori luogo in una guerra di altri è affermata dalla voce narrante del protagonista, che descrive, in una lettera indirizzata al padre, quegli ultimi giorni prima della liberazione del paese di San Giusto. Il soldato racconta della sua sensazione di inadeguatezza, che poi cambia nel momento in cui i genieri brasiliani riescono a far passare gli americani per la strada precedentemente minata.

Qui il protagonista capisce il suo ruolo nella guerra di altri: fare qualcosa per il bene di un popolo che non si conosce, di cui si capisce poco la lingua, ma che ha bisogno di essere liberato da un oppressore. Road 47 è stato coprodotto dalla Verdeoro film di Daniele Mazzocca, è stato girato nel Friuli Venezia Giulia ed esce in sala il prossimo 23 Aprile, giusto in tempo per l’anniversario della Liberazione.

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