{"id":18927,"date":"2012-03-10T17:31:53","date_gmt":"2012-03-10T16:31:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.cinefilos.it\/?p=18927"},"modified":"2017-05-28T10:53:18","modified_gmt":"2017-05-28T08:53:18","slug":"il-gattopardo-film-luchino-visconti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.cinefilos.it\/rubriche\/cinema-e-storia\/il-gattopardo-film-luchino-visconti-18927","title":{"rendered":"Il Gattopardo: il film capolavoro di Luchino Visconti"},"content":{"rendered":"
Il Gattopardo<\/strong> \u00e8 il film<\/strong> capolavoro di Luchino Visconti<\/strong> del 1963 con protagonisti Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli, Mario Girotti, Pierre Cl\u00e9mence, Lucilla Morlacchi, Giuliano Gemma, Ida Gallo, Ottavia Piccolo.<\/strong><\/p>\n <\/strong>Palermo, 1860. La preghiera del pomeriggio che insinua nelle calde e silenziose stanze del palazzo un leggero e sommesso brusio, \u00e8 bruscamente interrotta dalle grida della servit\u00f9.<\/p>\n Il corpo esanime di un giovane soldato borbonico \u00e8 stato rinvenuto nel giardino, tra i roseti. Sono i giorni dello sbarco a Marsala dei mille prodi agli ordini del gen. Garibaldi e per un distaccato ma fedele suddito di re Franceschiello come il principe Fabrizio Salina (Burt Lancaster) la situazione non \u00e8 facile da comprendere.<\/p>\n Per evitare che la famiglia venga coinvolta nei tumulti di Palermo, il principe Fabrizio decide di trasferirsi anzitempo e con tutto il parentado nella dimora estiva di Donnafugata, nell’agrigentino. Da l\u00ec osserver\u00e0 impassibile e disilluso il passaggio da un regno ad un altro e da uomo saggio e sagace comprender\u00e0 prima degli altri l’inizio di un lento quanto inevitabile tramonto di quel mondo aristocratico di cui si ritiene uno degli ultimi leoni, uno degli ultimi \u201cgattopardi\u201d.<\/p>\n Luchino Visconti<\/strong> dirige questo film che esce nelle sale cinematografiche italiane nel 1963 conquistando critica e consensi ma sopratutto la palma d’oro al Festival di Cannes<\/strong><\/a> oltre ad una nomination per l’Oscar ai costumi l’anno successivo.<\/p>\n Il Gattopardo<\/strong> \u00e8 un maestoso ed elegantissimo affresco storico di un mondo che con l’Unit\u00e0 d’Italia inizia il suo lento declino: il mondo dell’antica nobilt\u00e0 terriera. Il protagonista del film, il principe Fabrizio Salina, interpretato magistralmente da un grande Burt Lancaster, \u00e8 il simbolo di questo passaggio tra due mondi e due generazioni che si passano il testimone della storia.<\/p>\n Egli \u00e8 un disilluso esponente di una nobilt\u00e0 destinata a lasciare campo ad una borghesia cinica e avida di danaro e potere. Nel film essa prende il volto di uno straordinario Paolo Stoppa<\/strong> che, nei panni di don Calogero Sedara, raffigura egregiamente lo stereotipo del borghese in ascesa politica e sociale, capace di sfruttare a suo vantaggio la confusa contigenza storica. Il principe di Salina lo disprezza ma capisce che \u00e8 su uomini come lui che si dovr\u00e0 contare per rimanere attaccati al denaro e al potere. Sar\u00e0 cos\u00ec che spinger\u00e0 il nipote prediletto Tancredi (Alain Delon<\/strong><\/a>) tra le braccia della bella Angelica (Claudia Cardinale<\/strong><\/a>) figlia di Sedara, e il tutto a scapito della timida Concetta (Lucilla Morlacchi<\/strong>) perdutamente innamorata del cugino.<\/p>\n\n
Il Gattopardo, trama<\/h2>\n
L’analisi del film Il Gattopardo<\/h2>\n