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Dal Centro Sperimentale al Saltarello<\/span><\/strong><\/p>\nintervista a Enrico Melozzi<\/span><\/strong><\/p>\ndi Alice Vivona<\/span><\/strong><\/p>\nEnrico Melozzi \u00e8 un compositore di colonne sonore, ma anche un musicista con un gruppo e uno studio di registrazione, in cui realizza prevalentemente musica elettronica.<\/span><\/p>\nHa realizzato le colonne sonore di diversi film e documentari tra cui Fratelli d’Italia di Claudio Giovannesi, il cortometraggio di Adriano Giannini Il Gioco e L’uomo fiammifero di Marco Chiarini, grazie al quale ha recentemente vinto un premio al festival di Sulmona.<\/span><\/p>\nCome sei arrivato a realizzare colonne sonore?<\/span><\/strong><\/p>\nSono partito dalla mia piccola Teramo 9 anni fa, e gi\u00e0 da piccolino sognavo di diventare un compositore di colonne sonore. Era un mondo che mi affascinava tantissimo, ed ero un fan scatenato di Ennio Morricone e Bernard Herrmann. Ed effettivamente ancora oggi il cinema per un compositore \u00e8 il luogo ideale dove sperimentare e arrivare contemporaneamente al grande pubblico. E’ uno dei mezzi culturalmente pi\u00f9 evoluti. E’ divertente concepire la musica anche sfruttando i mezzi tecnologici che la sala cinema ti mette a disposizione. Come ad esempio il surround. Scrivere una musica sapendo che il suono verr\u00e0 dalle spalle dell’ascoltatore ti cambia un po’ la prospettiva! Poi ho iniziato lentamente lo studio di questa materia frequentando i corsi di Morricone e Franco Piersanti. La cosa mi piaceva tantissimo e un giorno ho incontrato Marco Chiarini, anche lui teramano, e mi propose di comporre la musica per un suo corto in pellicola (Lo spazzolino da denti, 2001). Accettai immediatamente,e grazie a lui sono entrato in contatto con il Centro Sperimentale, dove registravamo insieme al grande Federico Savina (fonico di Nino Rota, Mina, etc). Ancora frequento il Centro, la sento un po’ come un posto di famiglia. Sono passati 9 anni dal mio primo lavoro, ne sono seguiti tanti altri. Il sogno si \u00e8 fatto realt\u00e0.<\/span><\/p>\n <\/p>\n
Quanto \u00e9 diverso dallo scrivere la propria musica?<\/span><\/strong><\/p>\nComporre per il cinema e comporre cose “proprie” pu\u00f2 essere radicalmente diverso ma anche la stessa cosa.<\/span><\/p>\nIl mio desiderio \u00e8 quello di servire sempre il film cercando sempre di scrivere un pezzo che possa funzionare anche separato dall’immagine per cui \u00e8 stato composto. In questo modo c’\u00e8 la fusione delle arti, e cos\u00ec un film \u00e8 davvero di qualit\u00e0. E’ molto triste scrivere musica “di commento”, di “sottofondo”…preferisco allora scrivere musica da ascensori o roba finta elettronica o Electro-Ikea. <\/span><\/p>\n <\/p>\n
Hai realizzato le musiche per Fratelli d’Italia di Claudio Giovannesi e L’ Uomo fiammifero di Marco Chiarini, con il quale hai recentemente vinto un premio al festival di Sulmona. Sono due tipi di film molto diversi tra loro: il film di Giovannesi ha un approccio documentario con una realt\u00e1 variegata e dura come quella della periferia romana, il film di Chiarini \u00e9 una favola.<\/span><\/strong><\/p>\nCome ti sei posto nella realizzazione delle musiche? Hai letto i soggetti o le sceneggiature cercando di creare dei temi musicali?<\/span><\/strong><\/p>\nClaudio Giovannesi \u00e8 anche musicista oltre che regista, e abbiamo firmato insieme la musica del suo primo film, La Casa Sulle Nuvole, mentre nel suo secondo Fratelli d’Italia, ho avuto pi\u00f9 la funzione di arrangiatore e direttore musicale, firmando anche un paio di brani. Quindi Giovannesi, che si affida a me per la realizzazione delle sue musiche in uno scambio interessantissimo di idee musicali, \u00e8 padrone della parte musicale, la domina. <\/span><\/p>\nCon lui il lavoro \u00e8 pi\u00f9 facile apparentemente, perch\u00e8 sappiamo gi\u00e0 perfettamente quando inizia una musica e quando finisce, il carattere il sapore e lo stile. Il difficile sta nel realizzare poi il prodotto perfettamente come lo pensa lui. E l\u00ec ci vuole olio di gomito! <\/span><\/p>\nCon Chiarini invece , come con tutti gli altri, che non sono musicisti, il discorso \u00e8 pi\u00f9 complesso nella comunicazione tecnica, anche se dopo anni di esperienza ho imparato il vocabolario dei registi. Non si sa di preciso dove entra una musica, dove finisce…ma questo rende il gioco interessante. Io sono convinto che la musica \u00e8 gi\u00e0 nel film che sto lavorando. Si deve lavorare come uno scultore, il suono, scavando dentro come la pietra, e liberare la musica gi\u00e0 impressa nel film da tutto il resto che la copre e la imprigiona. E non si pu\u00f2 prescindere dall’immagine. Una sceneggiatura ti dice il sapore generale, ma l’organico musicale e il suono, aldil\u00e0 dei suoi contenuti armonici e melodici, lo stabilisce solo il peso della fotografia e la potenza della scena. Un altro regista con cui mi diverto moltissimo \u00e8 Adriano Giannini. Con il suo “Gioco” abbiamo vinto il Nastro D’Argento e il Grifone D’Argento a Giffoni. Un’esperienza unica!<\/span><\/p>\n <\/p>\n
“Il saltarello pi\u00fa veloce del mondo” come ti \u00e9 venuta l’idea?<\/span><\/strong><\/p>\nPer la musica dell’Uomo Fiammifero si \u00e8 reso indispensabile l’uso dell’organetto diatonico, che rappresenta il folklore abruzzese. Argomento a cui sia io che Chiarini siamo molto legati. La mia collaborazione con il pluricampione del mondo di organetto, Danilo Di Paolonicola, un talento esplosivo, mi ha fatto scattare questa idea. Ho pensato: visto che Danilo \u00e8 davvero il pi\u00f9 bravo del mondo…facciamo un record! Lo costrinsi a suonare cos\u00ec veloce che lui stesso che ha girato il mondo col suo organetto (e parla molto poco) mi ha detto: questo effettivamente cos\u00ec veloce non l’ho mai sentito! Da l\u00ec “il saltarello pi\u00f9 veloce del mondo”, e sfido chiunque…dico chiunque a suonare tutte quelle note in meno tempo di Danilo! E sanza sbagliare un colpo!<\/span><\/p>\nI tuoi progetti futuri?<\/span><\/strong><\/p>\nSto componendo un balletto classico sul tema di Pinocchio, per la compagnia di ballo australiana WAB, con la coreografia di Ivan Cavallari e le scene di Edoardo Sanchi. Cercavano un compositore italiano per una fiaba…hanno visto l’Uomo Fiammifero…e il resto \u00e8 venuto da s\u00e8.<\/span><\/p>\n<\/div>\n <\/p>\n
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Il Labirinto del Fauno \u00e8 il film del 2006 diretto da Guillermo del Toro e con protagonisti Ivana Baquero, Doug Jones, Sergi Lopez, Maribel Verdu e Alex Angulo. Il Labirinto del Fauno trama Spagna 1944: Francisco Franco ha ormai vinto con le sue truppe la guerra civile, scatenando repressioni e persecuzioni. La piccola Ofelia va a vivere con […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":338102,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"_jetpack_memberships_contains_paid_content":false,"footnotes":"","jetpack_publicize_message":"","jetpack_publicize_feature_enabled":true,"jetpack_social_post_already_shared":false,"jetpack_social_options":{"image_generator_settings":{"template":"highway","enabled":false}}},"categories":[31],"tags":[],"jetpack_publicize_connections":[],"acf":[],"yoast_head":"\n
Il Labirinto del Fauno: film culto di Guillermo del Toro - Cinefilos.it<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n