Tron

Tron è il film culto del 1982 di Steven Lisberger e con Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner, Cindy Morgan.

 

Anno: 1982

Regia: Steven Lisberger

Cast: Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner, Cindy Morgan.

TronLa Trama di Tron: La storia vede protagonista Kevin Flynn, interpretato da un giovane Jeff Bridges, geniale programmatore di software eterno “Peter Pan” che cerca vendetta contro la società Encom e il capo, signor Dillinger, colpevole di avergli sottratto, e usato a nome della sua azienda, alcuni brevetti di videogames da lui ideati.

Con l’aiuto di due complici, (a loro volta “trasformati” nei software Yori e Tron), tenta ripetutamente di introdursi come un hacker all’interno del super pc che ha l’assoluto controllo della realtà virtuale/reale. Per cercare di sabotare il sistema dall’interno e recuperare i dati dei suoi brevetti, Kevin entra furtivamente nella sede della Encom e viene digitalizzato da un razzo sperimentale del Master Control Program e trasformato in una sorta di avatar.

Tron, il film di fantascienza prodotto dalla Disney

Analisi: Tra tutti i film di fantascienza sicuramente Tron è il primo che ha aperto la strada al genere diventando un cult per i cinefili appassionati di effetti speciali. Quando nel 1982 uscì nelle sale, (lo stesso anno del geniale capolavoro Blade Runner), per la regia di uno sconosciuto Steven Lisberger, nessuno si aspettava che sarebbe stato ricordato anche oggi. Costato 17 milioni di dollari, sei nomination agli Oscar tra cui migliori costumi e miglior sonoro, prodotto dalla Disney, è stato il primo film in cui si è utilizzata la computer-grafica per ricreare una realtà virtuale che prima apparteneva soltanto ai videogames e ai pc.

Tron filmTron è un film innovativo perché cattura l’attenzione del pubblico attraverso un vero e proprio macro-universo comandato da un despota, il Master Control Program, un supercomputer che annichilisce le menti umane e le menti virtuali. L’idea più interessante e funzionale nel film viene maturata con spettacolari scene di animazione computerizzate (ispirato alle dinamiche spaziali dei videogiochi anni ’80), popolato da software umani che vengono schiavizzati dalla mente artificiale.

L’ambientazione virtuale realizzata con wireframe, (immagini filmate su fondo nero e pellicola 70 mm attraverso la tecnica del rendering digitale). Tra gli animatori citiamo il fumettista francese Jean Giraud (Moebius) e Tim Burton, mentre tra i celebri camei ricordiamo personaggi come Pac-Man e Mickey Mouse. Lo scontro del finale è chiaramente ispirato al film di George Lucas, Star Wars. Riuscite le scene avventurose che coinvolgono lo spettatore nella suspence (come non ricordare la spettacolare sequenza della sfida sulle moto, capolavoro di progettazione/design realizzato dal genio di Syd Mead che realizzò l’ambientazione della futuristica Los Angeles di “Blade Runner”).

Bellissimi i futuristici cyber costumi, le luci e gli ambienti scenografici che la storia riconosce come pietre miliari del cinema al pari dei colossal di Spielberg, di Lucas e di Cameron, ispiratori di migliaia di videogames, videoclip (Strokes, Dire Straits, Caparezza) e serie cartoon cult come Simpson, Griffin, South Park e Scooby Doo. “Tron” ha il merito di aver anticipato l’era della globalizzazione digitale e per moltissimi critici “Tron” dovrebbe esser considerato come un genere ibrido di “fantasy” che esalta la visione virtuale attraverso l’estetica futurista, rispetto ad una regia latente e una sceneggiatura semplice che segue il viaggio dell’eroe di Vogler.

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