Arrow 5x09
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Arrow 5×09 – What We Leave Behind – Dimenticate gli Alieni, dimenticate l’invasione, dimenticate lo spazio profondo: dopo lo straordinario crossover che ha visto Green Arrow leader anche tra gli altri eroi DC, si torna sulla Terra, si torna a Starling City per la rituale puntata a sfondo natalizio prima della lunga sosta invernale.

 
 

Con Arrow 5×09 riprende la caccia a Prometheus e con essa si ha anche la rivelazione (non per gli spettatori) della “talpa”, o per meglio dire del traditore, all’interno del Team Arrow.; iniziano ad emergere rilevanti indizi sull’identità del villain di stagione, indizi che si mescolano al passato del protagonista (non che questa sia una novità) e che forse permetteranno a tutti di iniziare a giocare a carte scoperte.

Arrow 5×09 accantona completamente i flashback in Russia e permette di creare un inaspettato filo conduttore tra gli avvenimenti presenti e quelli del più recente passato, ovvero all’inizio della “carriera” come vigilante di Oliver Queen; a quel tempo l’Incappucciato non era solito farsi scrupoli nell’uccidere, e le sue azioni potrebbero aver avuto delle conseguenze del tutto impreviste.

Quest’ultima tematica non è nuova in Arrow, come non lo è quella del “statemi lontano perché a chiunque stia vicino a me capitano cose brutte” ma Antonio Negret, alla regia dell’episodio, riesce a dare un certo spessore a queste, rendendo il tutto emotivamente più credibile. Come se non bastasse, oltre ai dialoghi e alle belle parole questa volta saranno i fatti e le azioni a rendere reali le paure del protagonista; infatti non manca di certo l’azione in Arrow 5×09, ma menzione particolare va fatta alle interazioni e dialoghi tra  i personaggi, che risultano ben gestiti, scorrevoli, non convenzionali e molto utili ai fini del plot.

Insomma, Arrow 5×09 non rappresenterà affatto il miglior Natale per i protagonisti della serie, ma è senza dubbio un buon augurio ricco di colpi di scena per i fan di Green Arrow, che adesso dovranno impazientemente aspettare febbraio per capire quanto ci sia di vero nell’ultima sconvolgente sequenza di chiusura!

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