Downton Abbey
- Pubblicità -

Set. Game. Match. Julian Fellowes porta a casa con stile ed eleganza la partita con i fan di Downton Abbey e per una volta, risparmia i cuori dei suoi fedelissimi spettatori da traumi irreparabili e ferite che sarebbero state comunque profonde e amare, dal momento che l’addio questa volta è definitivo e lo speciale di Natale della sesta stagione dello show iTv chiude davvero le porte di Casa Crawley.

 
 

downton abbey finaleRicoprendo un lasso di tempo piuttosto esteso, l’episodio dall’insolita durata raccoglie tutte le linee narrative che, in quello che era parso un frettoloso finale di stagione dello scorso 8 novembre, erano state lasciate in sospeso. Servi, padroni, nobili per nascita e per matrimonio, ereditieri e nuova borghesia, vecchi e giovani sposi, nuovi amori e storie lunghe una vita, tutti trovano un posticino, un finale lieto, una conclusione soddisfacente al percorso lungo e molte volte oltremodo doloroso che ha visto nascite, morti, litigi e riappacificazioni, sia ai piani alti che nelle stanze della servitù.

Per una volta Fellowes diventa prevedibile e rassicurante e ci accompagna per mano attraverso i 90 minuti finali della serie con una narrazione che va a pescare tutti i capi e riannoda i fili sospesi. La scrittura dell’autore mantiene la sua impeccabile qualità e riesce a sistemare ogni relazione anche quando le situazioni sono spinose e delicate. Tutto l’episodio, piuttosto che sugli accadimenti veri e propri, si basa sull’onda emotiva che travolge i personaggi fotografati nelle ultime loro ore dello show, mentre sono intenti a sistemare la loro vita e a lasciare per sempre il posto nel cuore dello spettatore.

downton abbey finale 3Perché per quanto si possa assumere un atteggiamento critico e distaccato nei confronti dell’ultima parte della serie che non ha brillato come l’inizio di quest’avventura, il legame affettivo che si instaura con i personaggi, anche quelli insospettabili, diventa autentico e saldo, e così nel momento dell’addio, l’unica cosa a cui si riesce a pensare è proprio la fine, Il Finale, così come si intitola, in maniera semplice ma inevitabile, l’episodio.

La stella più splendente è ovviamente Lady Edith (Laura Carmichael), personaggio che ha maggiormente sofferto nell’arco di sei stagioni e che rappresenta un notevole spiraglio di modernità in un panorama di personaggi che si adattano allo scorrere del tempo, chi più chi meno, in maniera egregia. Con lei anche Anna e John Bates (Joanne Froggatt e Brendan Coyle), gli infelici amanti della serie, trovano la serenità tanto cercata e finalmente ottenuta ma soprattutto Thomas Barrow (Rob James-Collier), trai caratteri più complessi dipinti da Fellowes, trova il suo riscatto.

downton abbey finale 2Apertasi tra le cucine e le stanze della servitù, in un turbinio di tazzine e piatti, con una terribile notizia, l’affondamento del Titanic, a dare origine alle sventure della casa, Downton Abbey si chiude ai piedi del grande albero di Natale del salone, con canti, sorrisi, un futuro roseo a cui brindare e una pungente e immancabile battuta di Nonna Violet (Maggie Smith). Una conclusione perfetta alla romantica, difficile, sontuosa avventura con la famiglia Crawley.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
Articolo precedenteLegends of Tomorrow: new entry nel cast della nuova serie DC
Articolo successivoLimitless 1×11 recensione dell’episodio con Desmond Harrington
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
downton-abbey-the-finale-recensione-del-christmas-specialApertasi tra le cucine e le stanze della servitù, in un turbinio di tazzine e piatti, con una terribile notizia, l’affondamento del Titanic, a dare origine alle sventure della casa, Downton Abbey si chiude ai piedi del grande albero di Natale del salone, con canti, sorrisi, un futuro roseo a cui brindare e una pungente e immancabile battuta di Nonna Violet