Il secondo episodio di Game of Thrones 5 ci porta a Braavos e si apre sul viso di Arya (Maisie Williams), la piccola Stark che, senza più una casa e una famiglia, cerca di trovare un suo posto nel mondo. Non sappiamo da chi è diretta, nè se lo troverà, ma qualcosa ci dice che la giovane riuscirà a cavarsela. L’odio per chi ha diviso per sempre la sua famiglia la tiene in piedi, e non viene cacciato via nemmeno dalla bellezza e dalla novità di una delle città su cui ha sempre fantasticato quando era una piccola Lady. Intanto Brienne (Gwendoline Christie) e Pod (Daniel Portman) fanno un inaspettato incontro sulla strada del Re, incontro che cambia radicalmente i loro scopi e la loro direzione. Ad Approdo del Re, Jaime (Nikolaj Coster-Waldau) e Cersei (Lena Headey) ricevono una minaccia da Dorne: il principe Oberyn è morto mentre era ospite del Re, e adesso i Martell chiamano sangue e ricordano ai gemelli/amanti che hanno in custodia la loro secondogenita Myrcella (Nell Tiger Free). Conosciamo così un altro dei Sette Regni, quello più a sud, dove è sempre estate. Conosciamo anche il cauto Doran Martell (Alexander Siddig) e ritroviamo Ellaria Sand (Indira Varma), l’amante della Vipera Rossa. 
Dall’altra parte del Mare Stretto, Dany (Emilia Clarke) deve vedersela con i Figli dell’Arpia, che sono contrari al suo clamoroso gesto di abolizione della schiavitù. Intanto Tyrion (Peter Dinklage) e Varys (Conleth Hill) sono sulla strada verso Meereen, per offrie i loro servigi all’ultima Targaryen, pa persona che con il giusto nome e diritto può sedere sul Trono di Spade. Intanto alla Barriera Jon Snow (Kit Harington) riceve una proposta che lo tenta enormemente, mentre i Guardiani della Notte devono eleggere il loro nuovo Lord Comandante.
Ricca di emozioni, di momenti elettrizzanti ma anche di una certa dose di commozione, Game of Thrones 5×02, The House of Black and White, alza il tiro e ci porta dentro alla storia. L’episodio, a differenza di quello che è stata la passata stagione, racconta molti avvenimenti e sono diverse le decisioni che vengono prese nell’arco dei sui 50 minuti. La differenza fondamentale di questa stagione rispetto alla precedente sembra essere infatti che se nella quarta tutti gli episodi erano costruiti intorno a una morte programmata, che avveniva nel finale di episodio in genere, qui sembra avere più spazio l’azione e lo sviluppo dei personaggi. Se questo orientamento dovesse essere mantenuto per tutta la stagione, potremmo sperare in un prodotto televisivo che torna a diventare di qualità. 
Elemento fondamentale di questo episodio è l’introduzione, a dire il vero molto breve, di personaggi e luoghi (Dorne e i dorniani) che avremo modo di conoscere più avanti, si spera, e che rappresentano un ulteriore ampliamento degli orizzonti della serie.
Mantenendosi su toni cadenzati da un discreto ritmo e presentandoci già alcuni degli elementi che potrebbero caratterizzare i principali fili conduttori della stagione, Game of Thrones 5×02 riesce a coinvolgere lo spettatore e a raccontare interessanti sviluppi narrativi.
Voto: 3,5/5 stelle
