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Gomorra – La SerieSi conclude nel sangue la seconda stagione di Gomorra – La Serie. Niente di nuovo per uno show che racconta con crudo realismo la camorra a Scampia e Secondigliano, ma tante sorprese per i fan che hanno atteso con trepidazione il finale di un ciclo desiderato per due anni, il tempo trascorso tra la fine della prima stagione e l’inizio della seconda.

 
 

Il cerchio si stringe, mentre gli Stati Uniti di Scampia si rivelano sempre più fragili. Dopo il tradimento di Scianel, visto nelle puntate precedenti, in molti sono pronti a unirsi a Pietro Savastano, la cui ombra mette ancora molta paura, nonostante il boss sia costretto nell’ombra dal suo essere latitante. Ciro l’Immortale è così sempre più solo e in fuga, si rende conto che il pericolo è vicino ma non vuole fare nessun passo in dietro. Da lontano, Genny guarda tutto con atteggiamento apparentemente disinteressato. Che il suo sia davvero un addio a Scampia verso i verdi pascoli degli appalti truccati romani?

I due episodio conclusivi di Gomorra  – La Serie seconda stagione sono stati affidati a Claudio Cupellini che si dimostra all’altezza del racconto. Anche le vicende, come dicevamo, crude e violente, si confermano all’altezza delle aspettative, mettendo la parola fine a un ciclo che ha travolto il pubblico italiano come un uragano, con ascolti record e con una terza stagione già all’orizzonte, pronta per l’evolversi delle storie.

Gomorra – La Serie  2Se abbiamo l’ennesima (forse superflua?) conferma che i personaggi con i quali potremmo simpatizzare si rivelano tutti, allo stesso modo, dei mostri, ci rendiamo anche conto che con la scomparsa di personaggi dal grande carisma, la serie ha risentito di uno sbilanciamento che non ha giovato al prodotto finale. L’esempio lampante è l’assenza di una figura femminile davvero importante. Senza nulla togliere alle brave interpreti che hanno portato in vita Scianel, Marinella e la pivotale Patrizia, la mancanza di Donna Imma nel bilanciamento trai sessi, o meglio, tra visioni diverse della malavita, ha appiattito leggermente un racconto che per la parte centrale della stagione ha faticato a procedere.

Merito importante della serie, confermato alla seconda stagione, è quello di aver creato, ancora, un prodotto non solo esportabile, ma soprattutto caratterizzato da una chiara definizione dell’immagine, una riconoscibilità formale propria soltanto dei grandi prodotti esteri, che si distanzia dalla produzione media (per non dire mediocre) italiana e spicca il volo verso un altro tour di successo nei Paesi stranieri.

Il cast, guidato da Marco D’Amore, Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito, si conferma ricco di sfumature, di emozioni, di facce da strada che incarnano perfettamente la fauna locale che si prefiggono di rappresentare.

Alla fine del giorno resta questo: le storie, la violenza, i volti con i quali, pur volendolo, non riusciamo a simpatizzare, perché sono brutti di realtà e sangue. E questo Gomorra – La Serie lo fa molto bene, senza santificare o innalzare, ma mostrando, in tutta la sua crudeltà insensata, la faccia cattiva del nostro mondo.Gomorra – La Serie

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RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
gomorra-la-serie-2x11-2x12-recensioneAlla fine del giorno resta questo: le storie, la violenza, i volti con i quali, pur volendolo, non riusciamo a simpatizzare, perché sono brutti di realtà e sangue. E questo Gomorra – La Serie lo fa molto bene, senza santificare o innalzare, ma mostrando, in tutta la sua crudeltà insensata, la faccia cattiva del nostro mondo.