La sesta puntata di Masters of Sex gravita intorno alle teorie di Freud sulla sessualità umana. La sceneggiatura scritta da Lyn Greene e Richard Levine, si concentra nell’adattare a ogni personaggio una delle teorie o dei saggi del famoso psicanalista austriaco, così da rendere omaggio a uno dei padri della neurologia e soprattutto introdurre numerose svolte narrative nei personaggi della serie. Pur vedendo quasi tutti i personaggi che compongono la serie, le tre protagoniste indiscusse dell’episodio sono Libby (Caitlin Fitzgerald), Virginia (Lizzy Caplan) e Margaret (Allison Janney).
Libby è ancora fortemente provata per l’aborto, e i sussurri e gli sguardi dei vicini non l’aiutano a superare il trauma che l’ha segnata fin nel profondo. La donna cerca di trovare la forza per sentirsi di nuovo femminile e tentare un nuovo inizio, ma molto presto si scontrerà con Bill (Michael Sheen). Difatti in questa puntata emerge il problema del loro matrimonio, che rientra perfettamente nelle affermazioni che fece il noto psicologo, “Quando amano non desiderano, quando desiderano non sanno amare” mentre lei desidera suo marito e l’immagine della potenziale famiglia che vorrebbe avere con lui, egli è troppo preso dal suo Ego e dal suo studio, portando quest’ultima ad affermare la propria indipendenza, o almeno a tentare di farlo, con maldestri e ingenui tentativi. Nel mentre, Virginia è sempre più proiettata all’interno dello studio clinico, la sua determinazione l’ha portata a fare domande sempre giuste e a suscitare l’invidia nella dottoressa DePaul (Wendi McLendon-Covey) che non perde l’occasione per umiliarla nello stato di “segretaria” e sopraelevarsi nell’etichetta di “dottoressa”. Virginia sta dimostrando spirito d’osservazione e iniziativa, inoltre vengono rimarcate le sue doti di autosufficienza e indipendenza che oltre ad essere la chiave del personaggio si collegano anche alla storyline principale e al suo rapporto con Bill, intriso dal desiderio ma limitato ad essere una tentazione, un illusione della mente. Nella puntata viene dato più margine al carattere di Margaret, già vista in altre puntate, che riesce a far emergere la sua sfera privata. Donna di un uomo facoltoso con tendenze omosessuali, che non le ha mai permesso di esplorare la sua sessualità, rappresentando così tutte le caratteristiche della donna frigida; ma nella figura del Dr. Austin (Teddy Sears), delineato con il classico complesso di Edipo, riuscirà ad affermare il suo lato femminile.
Brave new world prende il titolo da una delle frasi di Virginia, e anche se può sembrare una puntata ricca di cliché narrativi, poiché prevedibili, riesce a cogliere il segno portando in ottica femminile il giusto contrappeso in una serie di uomini-protagonisti. La puntata mescola sapientemente lo storicismo, la pratica medica e la finzione, confermandosi completa ed esauriente che grazie al colpo scena finale che riesce ad aumentare l’attesa per il prossimo episodio.
