Quando due realtà diverse si incrociano lo scontro diventa inevitabile, e anche quando la volontà comune è quella di far funzionare la convivenza, spesso alcune differenze emergono in maniera prorompente, rischiando di mandare all’aria tutti i buoni propositi.
Quello che The Walking Dead 5×14 ci vuole raccontare è che forse i nostri non sono poi tanto buoni, o meglio, è quello che alla fine potremmo cominciare a credere. L’episodio è pieno di vittime, feriti e azione, e se da una parte lottiamo insieme a chi cerca di sopravvivere, rimaniamo con il fiato sospeso quando scopriamo a che punto di degenerazione sono arrivati alcuni membri del gruppo. Forse, a ben vedere, non si tratta di deterioramento, ma di capacità, istinto se volgiamo, sviluppato nella vita all’aperto, costantemente esposti al pericolo. Il problema, una volta individuato, va eliminato, non aggirato.
The Walking Dead 5×14 resterà probabilmente nella storia dello show per l’incredibile quantità di sangue e budella che ci vengono propinati, con minuziosa e chirurgica precisione, esposti all’occhio ingordo dell’obbiettivo, che sembra chiederne sempre di più.
La puntata ci mostra anche che il gruppo, la famiglia ormai, è qualificata, capace, caparbia, adatta più di chiunque altro a prendersi cura di una comunità più ampia. 
I nostri sanno combattere, tutti, sanno cosa vuol dire guardarsi le spalle e si proteggono a vicenda, meglio di chiunque altro, tenendo sempre presente che se il gruppo è al sicuro lo sono tutti i suoi componenti. Questo elemento, l’altruismo, che i protagonisti hanno sviluppato, paradossalmente, nella maniera più brutale possibile, li ha sempre contraddistinti dagli altri gruppi che si sono trovati sul loro cammino, e continuerà a farlo per molto tempo, fino a che tutti rimarranno fedeli alla famiglia.
Per chi invece deciderà di tradire, le conseguenze, lo immaginiamo, potrebbero essere davvero terribili.
