Dopo una prima parte di stagione sicuramente sottotono rispetto agli standard dei cicli precedenti, The Walking Dead 7×08 riporta un po’ di ritmo e soprattutto di emozione nello show AMC. Non a caso l’episodio si intitola Hearts Still Beating, ‘I Cuori battono ancora’ e quindi è il momento di rimboccarsi le maniche.
L’episodio vede i personaggi separati, così come era accaduto alla fine della puntata precedente. Daryl (Norman Reedus) incerto, nell sua cella, Maggie (Lauren Cohan), Sacha (Sonequa Martin-Green) e Enid (Katelyn Nacon) a Hilltop, Rick (Andrew Lincoln) e Aaron (Ross Marquand) in cerca di provviste, Negan (Jeffrey Dean Morgan) a imperversare su Alexandria, Michonne (Danai Gurira) a caccia del covo dei Salvatori, Carol (Melissa McBride) e Morgan (Lennie James) ancora isolati nel Regno. Per tutta la prima parte, la puntata segue pigramente i personaggi convergere su Alexandria. La maggior parte dei nostri protagonisti si ritrova di nuovo faccia a faccia con Negan, in una scena che ricorda vagamente la dinamica della prima puntata di stagione. Anche qui ci sarà del sangue ma le conseguenze saranno ben diverse.
The Walking Dead 7×08 recensione
Il finale di metà stagione di The Walking Dead ci regala di nuovo un battito cardiaco, letteralemnte parlando. Infonde nuova linfa al gruppo e mette finalmente in tavola il significato degli episodi slegati e apparentemente riempitivi di questa prima infelice metà di stagione. Senza scendere troppo nei dettagli, finalmente riscopriamo nuovamente la natura di chi fino a questo momento ci ha tenuti incollati allo show, i caratteri, i legami, le emozioni e la caratteristica principale di tutti gli amati protagonisti ancora in vita: loro sono quelli che sopravvivono, e troveranno un modo per continuare a farlo.
The Walking Dead 7×08 ha mostrato ancora una volta la forza e la debolezza dello show, le stesse caratteristiche che la serie porta avanti dalla seconda stagione. Da una parte c’è la bellissima tentazione di realizzare uno show lungo tutto una stagione televisiva a discapito della qualità costante di ogni singolo episodio, dall’altra invece c’è la forza dei personaggi, i legami umani tra di loro e tra loro con lo spettatore stesso. Sarebbe cieco definire ancora The Walking Dead il miglior show in circolazione, nonostante resti comunque uno dei più seguiti, ma sarebbe altrettanto sbagliato dichiarare che la serie AMC non ha nient’altro da dire. Il suo cuore batte ancora forte e ce lo dimostrerà sicuramente nella seconda parte di stagione. Se dalla parte degli showrunner ci fosse anche il coraggio di dare al viaggio post-apocalittico di Rick e compagni una degna conclusione, allora The Walking Dead potrebbe effettivametne essere uno dei migliori show mai realizzati.
